Consumo anomalo gas metano
Moderatore: Edilclima
Consumo anomalo gas metano
Buongiorno a tutti,
ho una situazione che mi sta allarmando e sto cercando di capirne i motivi.
Premessa:
- contatore nuovo installato meno di un anno fa
- impianto a pavimento nuovo
- caldaia a condensazione nuova
- appartamento 110mq.
Lettura contatore ai primi di dicembre -> 144 mc.
Lettura contatore al 31 gennaio (quindi dopo 2 mesi) -> 360 mc.
Lettura contatore al 16 febbraio (16 giorni dopo la precedente lettura) -> 760 mc.
Com'è possibile?
Cioè tra dicembre ed il 31 gennaio, l'impianto è stato acceso almeno 500 ore (ha dei programmi preimpostati quindi riesco a calcolare quanto è stato acceso) mentre dal 31 gennaio al 16 febbraio, al massimo proprio a tenersi larghi sarà stato acceso non più di 250 ore.
Com'è possibile che stando acceso la metà del tempo consumi il doppio?
I termostati sono stati impostati sempre alla stessa temperature, negli impianti di questo tipo l'acqua in caldaia dovrebbe stare sui 38°circa quindi il consumo non dovrebbe essere proporzionale alle ore di utilizzo?
Sbaglio qualcosa?
Ho chiesto spiegazioni all'idraulico ma me ne ha date poche e confuse...
Grazie per qualsiasi info in merito
ho una situazione che mi sta allarmando e sto cercando di capirne i motivi.
Premessa:
- contatore nuovo installato meno di un anno fa
- impianto a pavimento nuovo
- caldaia a condensazione nuova
- appartamento 110mq.
Lettura contatore ai primi di dicembre -> 144 mc.
Lettura contatore al 31 gennaio (quindi dopo 2 mesi) -> 360 mc.
Lettura contatore al 16 febbraio (16 giorni dopo la precedente lettura) -> 760 mc.
Com'è possibile?
Cioè tra dicembre ed il 31 gennaio, l'impianto è stato acceso almeno 500 ore (ha dei programmi preimpostati quindi riesco a calcolare quanto è stato acceso) mentre dal 31 gennaio al 16 febbraio, al massimo proprio a tenersi larghi sarà stato acceso non più di 250 ore.
Com'è possibile che stando acceso la metà del tempo consumi il doppio?
I termostati sono stati impostati sempre alla stessa temperature, negli impianti di questo tipo l'acqua in caldaia dovrebbe stare sui 38°circa quindi il consumo non dovrebbe essere proporzionale alle ore di utilizzo?
Sbaglio qualcosa?
Ho chiesto spiegazioni all'idraulico ma me ne ha date poche e confuse...
Grazie per qualsiasi info in merito
Re: Consumo anomalo gas metano
Il consumo dipende dalle temperature esterne che nel 2022 sono state molto più alte. Cerca "gradi giorno" in Google per maggiori informazioni
Re: Consumo anomalo gas metano
Grazie per la risposta ma è questo che vorrei capire.Ronin ha scritto: ven feb 17, 2023 08:23 Il consumo dipende dalle temperature esterne che nel 2022 sono state molto più alte. Cerca "gradi giorno" in Google per maggiori informazioni
In che modo il consumo dipende dalle temperature esterne?
Cioè, la temperatura influenzerà i tempi di accensione della caldaia, o no?
Mi spiego:
- la caldaia deve portare l'acqua a 38/40 gradi
- l'acqua sarà ad una temperatura + bassa se la temperatura esterna è maggiore, ok
- ma la caldaia inizierà a scaldare l'acqua (ad aprire il rubinetto del metano) quando il termostato gli chiede una certa temperatura, giusto?
- quindi il consumo dipenderà dalle ore che è accesa la caldaia stessa
- la temperatura esterna potrà influire sul numero delle ore in cui questa è accesa ma alla fine è cmq il numero di ore di funzionamento, mi viene da pensare, che decide quanto consumi.
Cos'è sbagliato in questo ragionamento?
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Re: Consumo anomalo gas metano
Puoi benissimo comprendere che se fuori fa più freddo, devi consumare più energia per il riscaldamento, perché il tuo appartamento avrà necessità di maggiore energia per mantenere la temperatura di comfort.Anatoli ha scritto: ven feb 17, 2023 08:31 Grazie per la risposta ma è questo che vorrei capire.
In che modo il consumo dipende dalle temperature esterne?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Consumo anomalo gas metano
Questo lo comprendo ma quello che scrivi non si traduce in maggiori o minori ore di funzionamento? (è questo che non capisco).NoNickName ha scritto: ven feb 17, 2023 08:59 Puoi benissimo comprendere che se fuori fa più freddo, devi consumare più energia per il riscaldamento, perché il tuo appartamento avrà necessità di maggiore energia per mantenere la temperatura di comfort.
Oppure mi stai dicendo che in un'ora di funzionamento continuo (con la fiamma della caldaia accesa giusto per capirci), questo tipo di impianto, può consumare quantità diverse di energia in funzione delle temperature esterne?
PS: la tua firma m'ha fatto passare 20 secondi di felicità
Re: Consumo anomalo gas metano
pressochè tutto
il consumo di energia dipende dal fatto che l'appartamento non è un sistema chiuso, ma è in contatto con l'ambiente esterno, attraverso le pareti, i solai e le finestre (lambite dall'aria fredda esterna e irraggianti parte del calore interno, oppure in contatto col terreno), e le rientrate di aria fredda dalle tenute (inevitabilmente non perfette non essendo uno shuttle, e poi ogni tanto le finestre le aprirai anche).
queste dispersioni dipendono dalla temperatura esterna e devono essere compensate dall'impianto per mantenere la temperatura interna al valore richiesto. il numero di ore di accensione è solo uno dei parametri perchè le dispersioni in un'ora di funzionamento dipendono dalla differenza tra Tinterno e Testerno, quindi se dentro ci sono 20°C, un'ora di funzionamento con Testerno=10°C consumerà la metà di un'ora di funzionamento con Testerna=0°C (la differenza passa da 10 a 20°C).
la temperatura dell'acqua dell'impianto non rimane costante, ma se fa più caldo verrà inviata acqua a temperatura più bassa, aumentando il rendimento della caldaia (e viceversa), quindi l'effetto si amplifica ulteriormente. ad ogni modo, anche se rimanesse costante, questa "costanza" sarebbe ottenuta appunto a spese del consumo di gas, che dipende da quanto calore l'impianto cede all'ambiente interno.
la caldaia non è un componente on-off, a potenza costante (come una lampadina): può modulare la potenza che eroga all'impianto nel tempo: quando "accendi" l'impianto le pompe fanno circolare l'acqua, e la caldaia cede all'impianto l'energia che l'ambiente richiede: se l'ambiente disperde meno perchè fuori fa più caldo, la caldaia funzionerà a potenza ridotta, e poi si spegnerà proprio (ripartendo quando la temperatura interna sarà scesa di uno o due gradi).
prova a pensare di tenere l'impianto acceso per tutto il periodo da maggio a settembre, con temperature regolarmente superiori ai 20°C che vuoi dentro: starebbe acceso per migliaia di ore, ma il consumo sarebbe comunque molto più basso di quello invernale (pari solo alle dispersioni delle tubazioni stesse, che verrebbero mantenute calde dalla caldaia, che si accederebbe solo pochi minuti ogni qualche ora).
questo concetto viene condensato nel parametro "gradi-giorno", che sono la somma delle differenze di temperature medie cumulate per un periodo, e sono un modo per avere un unico parametro che misura sia la durata della stagione invernale che l'intensità del freddo.
Re: Consumo anomalo gas metano
Grazie per la spiegazione, sto mettendo insieme i pezzi...Ronin ha scritto: ven feb 17, 2023 09:12 la caldaia non è un componente on-off, a potenza costante (come una lampadina): può modulare la potenza che eroga all'impianto nel tempo: quando "accendi" l'impianto le pompe fanno circolare l'acqua, e la caldaia cede all'impianto l'energia che l'ambiente richiede: se l'ambiente disperde meno perchè fuori fa più caldo, la caldaia funzionerà a potenza ridotta, e poi si spegnerà proprio (ripartendo quando la temperatura interna sarà scesa di uno o due gradi).
Nel frattempo dal libretto di istruzioni della caldaia ne vedo i consumi in base alla potenza.
Ed effettivamente vedo che, ad esempio, alla potenza di 28kWh consumerebbe 3 mc/h di gas metano.
Quindi cambio la domanda e chiedo: come viene gestita questa potenza?
Faccio un esempio terra terra molto banale ma giusto per capire... cioè se io imposto il termostato (estremizzo) a 30° la caldaia lavorerebbe alla massima potenza finchè il termostato non segna quella temperatura?
Re: Consumo anomalo gas metano
nì. il regolatore ha una cosiddetta curva di isteresi, che "smorza" l'uso on-off perchè non è il modo più efficiente di lavorare, quindi se "di colpo" gli alzi il set-point di temperatura, avrà una fase in cui salirà alla massima potenza, che manterrà finchè la temperatura non si è avvicinata a 30°C, e poi "rallenterà" (diminuirà la potenza) progressivamente per evitare che l'inerzia del sistema lo spinga "oltre".
un po' come farebbe un ascensore che da terra va diretto su al ventesimo piano: parte, accelera fino al massimo, poi rallenta e per arrivare esattamente al pianerottolo va al minimo
un po' come farebbe un ascensore che da terra va diretto su al ventesimo piano: parte, accelera fino al massimo, poi rallenta e per arrivare esattamente al pianerottolo va al minimo
Re: Consumo anomalo gas metano
Piano piano ci arrivo...Ronin ha scritto: ven feb 17, 2023 09:59 nì. il regolatore ha una cosiddetta curva di isteresi, che "smorza" l'uso on-off perchè non è il modo più efficiente di lavorare, quindi se "di colpo" gli alzi il set-point di temperatura, avrà una fase in cui salirà alla massima potenza, che manterrà finchè la temperatura non si è avvicinata a 30°C, e poi "rallenterà" (diminuirà la potenza) progressivamente per evitare che l'inerzia del sistema lo spinga "oltre".
un po' come farebbe un ascensore che da terra va diretto su al ventesimo piano: parte, accelera fino al massimo, poi rallenta e per arrivare esattamente al pianerottolo va al minimo![]()
Cercando di ricostruire la mia esperienza per capirne un pò di più (e magari è utile a qualcun'altro) il funzionamento dell'impianto è stato questo:
- da inizio dicembre a fine gennaio era attivo un programma pre-impostato sul termostato che gestiva le temperature in questa maniera:
dalle 00.00 alle 06.00 -> 17°
dalle 06.00 alle 08.00 -> 21°
dalle 08.00 alle 16.00 -> 17°
dalle 16.00 alle 23.00 -> 21°
La temperatura nel termostato non faceva fatica a raggiungere i 20° e le stanze perimetrali (non coibentate :/) erano un pò troppo freddine.
- lo stesso programma è stato in uso nella prima settimana di febbraio.
- la seconda settimana di febbraio, visti i risultati qui sopra, abbiamo "provato" ad impostare i termostati in manuale a temperatura fissa di 23°.
Qui il termostato dopo 4/5 giorni di funzionamento continuo ha raggiunto i 23°.
Conclusione:
- da quello che mi hai scritto sopra, se ho fatto lavorare la caldaia alla massima potenza per 4/5 giorni per raggiungere i 23° e se alla max potenza di 28Kw consuma 3 mc/h... ecco come ho consumato tutto quel gas metano.
Corretto fino qui?
Quello che mi spiego meno è come ho fatto a consumare molto meno per 2 mesi usando quel programma preimpostato di "accendi/spegni" riportato sopra (che dovrebbe essere proprio inefficiente per un impianto di questo tipo).
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Re: Consumo anomalo gas metano
A seconda della tipologia di caldaia, le stesse ore di funzionamento della caldaia possono dare origine a differenti consumi di metano in funzione del fatto che:
1) le temperature di mandata seguono la curva climatica. A temperature esterne più basse corrispondono temperature dell'acqua più alte
2) le caldaie modulanti possono agire sulla quantità di metano consumata nell'unità di tempo e ridurre la loro potenza istantanea.
3) le caldaie a condensazione, all'aumentare della temperatura di mandata, rendono progressivamente meno poiché non riescono a ricondensare i vapori
Inoltre, dal punto di vista contingente, c'è da considerare che nel 2023 Gennaio è stato mediamente più caldo di Febbraio.
1) le temperature di mandata seguono la curva climatica. A temperature esterne più basse corrispondono temperature dell'acqua più alte
2) le caldaie modulanti possono agire sulla quantità di metano consumata nell'unità di tempo e ridurre la loro potenza istantanea.
3) le caldaie a condensazione, all'aumentare della temperatura di mandata, rendono progressivamente meno poiché non riescono a ricondensare i vapori
Inoltre, dal punto di vista contingente, c'è da considerare che nel 2023 Gennaio è stato mediamente più caldo di Febbraio.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Consumo anomalo gas metano
Prova a pensare anche in termini più "brutali".
Chi garantisce che la lettura del contatore (elettronico, vero?), sia corretta?
E chi garantisce che il gas abbia sempre lo stesso potere calorifico?
All'inizio della metanizzazione, il colore della fiamma dei bruciatori variava da blu (metano) a rosso (metano+aria): per mantenere la pressione in rete iniettavano aria compressa. Quante corse per proteste degli inquilini perché l'impianto non scaldava! Ma erano anche anni molto più freddi. E ora? Ci si lamenta non del caldo che manca, ma della bolletta che cresce.
Ma per chi vende metano, dato che la materia prima manca, perché non iniettare aria nella rete?
Dal punto di vista tecnico, puoi fare una prova molto facilmente: riesci a vedere il colore della fiamma? Se la caldaia è a condensazione, no, ma se la caldaia è tradizionale, sì (quindi, quasi mai).
Che c'entra il colore della fiamma?
Ti serve a capire se ti forniscono metano oppure metano+aria.
Se la fiamma è blu: metano. Se la fiamma è rossa: metano + aria.
Oppure: misura il consumo di combustibile e, nello stesso tempo, il calore prodotto dalla caldaia.
Complicato e costoso. Ne vale la pena?
Non ti conviene pagare qualche centinaia di euro in più e restare con il dubbio?
Chi garantisce che la lettura del contatore (elettronico, vero?), sia corretta?
E chi garantisce che il gas abbia sempre lo stesso potere calorifico?
All'inizio della metanizzazione, il colore della fiamma dei bruciatori variava da blu (metano) a rosso (metano+aria): per mantenere la pressione in rete iniettavano aria compressa. Quante corse per proteste degli inquilini perché l'impianto non scaldava! Ma erano anche anni molto più freddi. E ora? Ci si lamenta non del caldo che manca, ma della bolletta che cresce.
Ma per chi vende metano, dato che la materia prima manca, perché non iniettare aria nella rete?
Dal punto di vista tecnico, puoi fare una prova molto facilmente: riesci a vedere il colore della fiamma? Se la caldaia è a condensazione, no, ma se la caldaia è tradizionale, sì (quindi, quasi mai).
Che c'entra il colore della fiamma?
Ti serve a capire se ti forniscono metano oppure metano+aria.
Se la fiamma è blu: metano. Se la fiamma è rossa: metano + aria.
Oppure: misura il consumo di combustibile e, nello stesso tempo, il calore prodotto dalla caldaia.
Complicato e costoso. Ne vale la pena?
Non ti conviene pagare qualche centinaia di euro in più e restare con il dubbio?
Re: Consumo anomalo gas metano
Pensa alla macchina. Incidono sul consumo sia il tempo di percorrenza che quanto premi sull'acceleratore, cioè quanta potenza chiedi al motore.
Stessa cosa per la caldaia: a parità di tutte le altre condizioni, più bassa è la temperatura esterna più potenza è richiesta alla caldaia per conservare gli stessi gradi in ambiente, maggiori saranno i consumi. Considerando che il freddo è arrivato proprio da metà gennaio l'aumento dei consumi che hai rilevato è strettamente correlato a questo fenomeno. In sintesi non mi pare ci sia alcuna anomalia.
Stessa cosa per la caldaia: a parità di tutte le altre condizioni, più bassa è la temperatura esterna più potenza è richiesta alla caldaia per conservare gli stessi gradi in ambiente, maggiori saranno i consumi. Considerando che il freddo è arrivato proprio da metà gennaio l'aumento dei consumi che hai rilevato è strettamente correlato a questo fenomeno. In sintesi non mi pare ci sia alcuna anomalia.
Re: Consumo anomalo gas metano
Ok, il concetto mi sta passando.vinz75 ha scritto: ven feb 17, 2023 10:31 Pensa alla macchina. Incidono sul consumo sia il tempo di percorrenza che quanto premi sull'acceleratore, cioè quanta potenza chiedi al motore.
Stessa cosa per la caldaia: a parità di tutte le altre condizioni, più bassa è la temperatura esterna più potenza è richiesta alla caldaia per conservare gli stessi gradi in ambiente, maggiori saranno i consumi. Considerando che il freddo è arrivato proprio da metà gennaio l'aumento dei consumi che hai rilevato è strettamente correlato a questo fenomeno. In sintesi non mi pare ci sia alcuna anomalia.
A questo punto visto che questa stangata me la devo tenere... quale sarebbe il modo più corretto per gestire l'impianto?
L'accendi/spegni che veniva gestito da quel programma di accensioni giornaliere (che ho riportato sopra) o meglio settarne il cronotermostato ad una temperatura FISSA (tipo 19 o 20°) e stop o ancora è gestibile anche una doppia temperatura, tipo impostare 18° nelle ore notturne e 20° in quelle diurne?
Ad ogni modo, ora è impostato a 20° e per i prossimi giorni ne controllerò giornalmente i consumi...