Rete idranti protezione esterna

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ponca
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Rete idranti protezione esterna

Messaggio da ponca »

Nella progettazione di una rete idranti, nel caso di attività non normate ma che presumibilmente ricadono nel livello 2 o 3 della uni 10779, è obbligatoria la protezione esterna? O È una scelta del professionista?
Leggendo la norma mi sembra di intuire che la protezione esterna è richiesta, leggendo il codice invece mi sembra che sia una scelta del professionista sulla base sella sua valutazione. Il codice specifica solo che in assenza di protezione esterna va garantita l'accessibilità ai mezzi e almeno un idrante esterno.
Ultima modifica di ponca il mer gen 18, 2023 10:39, modificato 1 volta in totale.
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travereticolare
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da travereticolare »

Ciao,
ponca ha scritto: mer gen 18, 2023 09:03
Nella progettazione di una rete idranti, nel caso di attività non normate ma che presumibilmente ricadono nel livello 2 della uni 10779, è obbligatoria la protezione esterna? O È una scelta del professionista?
Nelle attività non normate e non dotate di RTV la protezione esterna è sempre una scelta del professionista, così come anche riportato nel Codice.
La UNI 10779 per attività di livello 1, 2, o 3 riporta "La protezione esterna, qualora necessaria, può essere realizzata con [omissis...].
Il codice specifica solo che in assenza di protezione esterna va garantita l'accessibilità ai mezzi e almeno un idrante esterno.
Esatto, lo riporta al paragrafo § S.9.4.2 p.to 3. Attenzione però che l'idrante citato in tale passaggio non sostituisce la protezione esterna, che si rende necessaria per attaccare l'incendio dall'esterno e/o per raffreddare le strutture evitandone il crollo.
L'idrante citato al capitolo S.9 serve per la presa acqua, ovvero, per il rifornimento delle autobotti VVF. Di fatti, non è menzionata alcuna pressione, ma solamente portata pari a 300 l/min.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da ponca »

Grazie sei stato molto chiaro
travereticolare ha scritto: mer gen 18, 2023 10:01 L'idrante citato al capitolo S.9 serve per la presa acqua, ovvero, per il rifornimento delle autobotti VVF. Di fatti, non è menzionata alcuna pressione, ma solamente portata pari a 300 l/min.
Ma per quello non bastava il normale attacco vvf che prevediamo sempre anche con la sola protezione interna?
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travereticolare
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da travereticolare »

L'attacco autopompa di cui al p.to 6.6 della UNI 10779, serve per immettere acqua all'interno dell'impianto al fine di pressurizzarlo, tramite le APS dei VVF.

L'idrante di presa acqua citato dal codice ed ora anche nella nuova edizione della UNI (per aree di livello di pericolosità 2 e 3), serve per il carico delle autobotti.

Con l'attacco autopompa immetti acqua, con l'idrante la prendi.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
ponca
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da ponca »

travereticolare ha scritto: mer gen 18, 2023 10:45 L'attacco autopompa di cui al p.to 6.6 della UNI 10779, serve per immettere acqua all'interno dell'impianto al fine di pressurizzarlo, tramite le APS dei VVF.

L'idrante di presa acqua citato dal codice ed ora anche nella nuova edizione della UNI (per aree di livello di pericolosità 2 e 3), serve per il carico delle autobotti.

Con l'attacco autopompa immetti acqua, con l'idrante la prendi.
ok mi era sfuggita questa cosa
grazie di nuovo
mmaarrccoo
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da mmaarrccoo »

travereticolare ha scritto: mer gen 18, 2023 10:01 Ciao,
ponca ha scritto: mer gen 18, 2023 09:03
Nella progettazione di una rete idranti, nel caso di attività non normate ma che presumibilmente ricadono nel livello 2 della uni 10779, è obbligatoria la protezione esterna? O È una scelta del professionista?
Nelle attività non normate e non dotate di RTV la protezione esterna è sempre una scelta del professionista, così come anche riportato nel Codice.
La UNI 10779 per attività di livello 1, 2, o 3 riporta "La protezione esterna, qualora necessaria, può essere realizzata con [omissis...].
Il codice specifica solo che in assenza di protezione esterna va garantita l'accessibilità ai mezzi e almeno un idrante esterno.
Esatto, lo riporta al paragrafo § S.9.4.2 p.to 3. Attenzione però che l'idrante citato in tale passaggio non sostituisce la protezione esterna, che si rende necessaria per attaccare l'incendio dall'esterno e/o per raffreddare le strutture evitandone il crollo.
L'idrante citato al capitolo S.9 serve per la presa acqua, ovvero, per il rifornimento delle autobotti VVF. Di fatti, non è menzionata alcuna pressione, ma solamente portata pari a 300 l/min.
Effettivamente la protezione esterna sembrerebbe essere sempre a scelta del professionista (cosa che si legge tra le righe sia del COPI sia della UNI 10779), tuttavia è anche vero che il COPI rimanda sempre alla UNI e questa fa anche intendere che per livello 2 e livello 3 (prospetto B.1) la protezione normalmente sarebbe prevista. Quindi: ritieni ad esempio che sia fattibile non fare la protezione esterna anche se ho un livello 3? Capisci che ci si va ad infilare in valutazioni molto soggettive.
Infine: sei sicuro che un'attività soggetta al COPI sia definibile non normata?
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travereticolare
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da travereticolare »

mmaarrccoo ha scritto: mer gen 18, 2023 12:38
travereticolare ha scritto: mer gen 18, 2023 10:01 Ciao,
ponca ha scritto: mer gen 18, 2023 09:03
Nella progettazione di una rete idranti, nel caso di attività non normate ma che presumibilmente ricadono nel livello 2 della uni 10779, è obbligatoria la protezione esterna? O È una scelta del professionista?
Nelle attività non normate e non dotate di RTV la protezione esterna è sempre una scelta del professionista, così come anche riportato nel Codice.
La UNI 10779 per attività di livello 1, 2, o 3 riporta "La protezione esterna, qualora necessaria, può essere realizzata con [omissis...].
Il codice specifica solo che in assenza di protezione esterna va garantita l'accessibilità ai mezzi e almeno un idrante esterno.
Esatto, lo riporta al paragrafo § S.9.4.2 p.to 3. Attenzione però che l'idrante citato in tale passaggio non sostituisce la protezione esterna, che si rende necessaria per attaccare l'incendio dall'esterno e/o per raffreddare le strutture evitandone il crollo.
L'idrante citato al capitolo S.9 serve per la presa acqua, ovvero, per il rifornimento delle autobotti VVF. Di fatti, non è menzionata alcuna pressione, ma solamente portata pari a 300 l/min.
Effettivamente la protezione esterna sembrerebbe essere sempre a scelta del professionista (cosa che si legge tra le righe sia del COPI sia della UNI 10779), tuttavia è anche vero che il COPI rimanda sempre alla UNI e questa fa anche intendere che per livello 2 e livello 3 (prospetto B.1) la protezione normalmente sarebbe prevista. Quindi: ritieni ad esempio che sia fattibile non fare la protezione esterna anche se ho un livello 3? Capisci che ci si va ad infilare in valutazioni molto soggettive.
Infine: sei sicuro che un'attività soggetta al COPI sia definibile non normata?
Ciao,

Il prospetto B.1 dice come dimensionarla nel caso dovesse essere presente/prevista.

Io nella UNI leggo § B.3.1.3 :"Nelle aree di livello 3 può essere prevista sia la protezione interna sia la protezione esterna in relazione all'analisi di rischio eseguita (vedere punto B.2.1.1 )."
B.2.1.1 "La necessità di installazione, in funzione delle caratteristiche dell'attività e dei livelli di pericolo definiti, di una protezione interna, di una protezione esterna o di entrambe, deve essere stabilita dal progettista dell'impianto a seguito dell'analisi di rischio effettuata, in modo indipendente dal contenuto della presente norma [omissis...]".
Non è scritto proprio tra le righe.
Quindi: ritieni ad esempio che sia fattibile non fare la protezione esterna anche se ho un livello 3? Capisci che ci si va ad infilare in valutazioni molto soggettive.
La Valutazione del Rischio è soggettiva. Io potrei prevedere impianti e misure che un altro tecnico non farebbe. Nelle aree di livello 3 è generalmente presente, ma non per forza...

Infine: sei sicuro che un'attività soggetta al COPI sia definibile non normata?
Per il caso che ha espresso ponca direi di sì. Non ha detto di che attività si tratta è ho dedotto che non fosse normata.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
mmaarrccoo
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da mmaarrccoo »

Si la norma effettivamente dice come scrivi tu, è che ho la sensazione che molti funzionari interpretino il prospetto B.1 in modo restrittivo. Anche perchè se ci pensi perchè per il livello 1 hanno specificato "generalmente non prevista"? Avrebbero dovuto forse dare dei parametri anche lì (ad esempio 2 bocche DN 70...)? Poi sarà che sono deformato che lavoro molto nell'industriale (e spesso con logistiche) da cui difficile pensare che una fabbrica o un deposito (quindi livello 2 o 3) non abbia rete esterna e quindi vedo solo questo...

Per il secondo quesito mi riferivo al COPI nel senso di sola RTO (no RTV). Siamo sicuri che ad oggi, per come è complesso il COPI è corretto dire che un'attività che fai solo con tale RTO sia definibile non normata?
gigafra
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da gigafra »

Una domanda sull'argomento ma che si discosta dalle ultime domande/risposte.

Se ho sia protezione interna che esterna, come intendete voi la nota 4 del prospetto B.1 della UNI 10779?
"Le prestazioni idrauliche richieste, si riferiscono a ciascun apparecchio in funzionamento contemporaneo con il numero di apparecchi previsti in tabella. Si deve considerare il contemporaneo funzionamento solo di una tipologia di protezione (interna o esterna)."

Secondo voi, nel dimensionamento della rete, la nota da la possibilità di considerare o una o l'altra protezione? Anche se le portate in gioco sono parecchio diverse? Oppure sto fraintendendo la nota?

Grazie.
Terminus
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da Terminus »

Se hai una protezione che chiede 100 e l'altra protezione che chiede 200, su quale basi il tuo dimensionamento ?
gigafra
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da gigafra »

Terminus ha scritto: gio mag 30, 2024 17:07 Se hai una protezione che chiede 100 e l'altra protezione che chiede 200, su quale basi il tuo dimensionamento ?
200...ma quindi non capisco il senso della nota 4 del prospetto B1
dorinag
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da dorinag »

Beh ci sono molti casi in cui la protezione esterna non la prevedo proprio...quindi nel tuo caso dimensioni su quella interna perché è l'unica che hai (da qui la possibilità di "scelta").
Sarebbe troppo comodo dimensionare sulla protezione interna quando hai entrambe...
gianlun
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da gianlun »

gigafra ha scritto: gio mag 30, 2024 17:11
Terminus ha scritto: gio mag 30, 2024 17:07 Se hai una protezione che chiede 100 e l'altra protezione che chiede 200, su quale basi il tuo dimensionamento ?
200...ma quindi non capisco il senso della nota 4 del prospetto B1
probabilmente la più severa delle due
gigafra
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Re: Rete idranti protezione esterna

Messaggio da gigafra »

mmaarrccoo ha scritto: mer gen 18, 2023 19:45 Si la norma effettivamente dice come scrivi tu, è che ho la sensazione che molti funzionari interpretino il prospetto B.1 in modo restrittivo. Anche perché se ci pensi perché per il livello 1 hanno specificato "generalmente non prevista"? Avrebbero dovuto forse dare dei parametri anche lì (ad esempio 2 bocche DN 70...)? Poi sarà che sono deformato che lavoro molto nell'industriale (e spesso con logistiche) da cui difficile pensare che una fabbrica o un deposito (quindi livello 2 o 3) non abbia rete esterna e quindi vedo solo questo...

Per il secondo quesito mi riferivo al COPI nel senso di sola RTO (no RTV). Siamo sicuri che ad oggi, per come è complesso il COPI è corretto dire che un'attività che fai solo con tale RTO sia definibile non normata?
Buongiorno, le chiedo una opinione diretta e specifica: secondo lei, per un impianto di produzione idrogeno da elettrolisi acqua, tutto all'aperto e fatto sostanzialmente da piping che collega serbatoi e container di processo (elettrolizzatori, compressori), senza accumulo di idrogeno in loco, può essere sufficiente la sola protezione interna (livello di pericolosità 3)?
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