ho una casa di circa 200 MQ (piano terra, I piano, mansarda abitabile) in classe A+ (tetto isolato 22 cm fibra di legno, cappotto 16 cm lana di roccia, serramenti ad alto isolamento, eccetera) e impianto fotovoltaico (10 KW di genrazione e 40 KW di accumulo): ho rifatto interamente l'impianto termico, sostituito i termosifoni vecchi con nuovi in acciaio e valvole regolabili, e installato una Pdc Wamak AIWA 14 EVI H OUT (14 KWatt), il tutto fatto con il 110: la PdC è del tipo ON/OFF e l'impianto è stato così progettato dal termotecnico come previsto per legge.
La PdC ha sonda termica esterna, nessun termostato interno alla casa, e al momento sta funzionando in climatica in modalità "automatica": c'è un unico accumulo da 800 litri (sia x riscaldamento, sia x ACS).
Il risultato è quello che vedete nel grafico allegato, con infinite attivazioni e disattivazioni in ogni momento della giornata, a prescindere dall'uso dell'ACS dalla temperatura esterna, interna o altra variabile, con consumi attorno ai 35 - 40 Kwatt/gg senza docce (solo acqua calda per lavare i piatti una volta al giorno per due persone).
La temperatura all'intermo dell'immobile è ingestibile, nel senso che al piano terra ho 20 gradi circa e in mansarda 23-24 e nonostante le regolazioni tentate dall'installatore la situazine è questa da inizio novembre 2022, quando hanno acceso la PdC.
Mi dicono che potrebbe essere un problema di sovradimensionamento della PdC: può esser vero?
Che devo fare?
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