Sono interventi trainati su parti comuni.
Difficilmente le trovi nei condomini veri e propri, dove le parti comuni sono in genere non riscaldate e quindi non ammesse al 110%.
Più facile trovarle negli edifici bifamiliari (tipica casa padre-figlio) dove ad esempio hai 2 UI distinte e una UI in comune (taverna, lavanderia, o altra pertinenza riscaldata) che è ad uso comunue di entrambi i sub e quindi va inserita come parte comune, anche perchè generalmente ha un sub distinto.
Da non confondere con le UI ad uso esclusivo ma non riscaldate (ad esempio i garage) che partecipano alla "conta" del numero di UI per i massimali, ma vanno comunque inserite sul portale ENEA come unità immobiliari private e non riscaldate (su queste ultime non si inserisce nessun intervento, ma vanno inserite ugualmente).
Sto seguendo proprio un caso simile ed è un casino, soprattutto per quanto riguarda la fatturazione, dato che gli importi dei lavori sulla parte comune va suddivise a millesimi tra i vari proprietari, e se i proprietari sono più di uno si devono dividere spese e detrazioni in modo equo, specie se fanno la cessione del credito con una banca visto che non c'è un condominio costituito....
Nei condomini possono esserci locali ad uso comune riscaldati (sale riunione, gabbiotto del custode, casa del custode, zone ludiche, ecc...) anche se è piuttosto raro perchè onde evitare problemi si preferisce lasciarle non riscaldate anche laddove in origine magari lo erano.