VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
Moderatore: Edilclima
VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
Devo progettare una sostituzione di caldaie, in cascata,in una CT, con potenzialità complessiva di 300 kW
Il mio dubbio riguarda il dimensionamento e la posizione del vaso di espansione.
La centrale è vecchissima, e ovviamente non è disponibile alcun documento di progetto.
1 - Calcolo volume vaso
Il vaso presente, da sostituire in quanto in pessimo stato di conservazione, mi pare piccolo rispetto alla dimensione dell'impianto.
Tuttavia, non sapendo nulla della rete di distribuzione in quanto totalmente incassata, mi chiedevo come potrei calcolare il contenuto d'acqua dell'impianto. Esistono delle formule della tecnica che danno un possibile volume in funzione della potenza delle caldaie, magari distinguendo per tipologia dei corpi scaldanti?
Non avendo nulla in mano ho fatto delle ipotesi sulla rete di distribuzione e sul contenuto d'acqua dei terminali, arrivando ad un risultato. Mi piacerebbe vedere se ho centrato almeno l'ordine di grandezza.
2 - Posizione di collegamento del vaso
Ho studiato le norme ISPESL e ho letto (Fascicolo R3b, art. 3) che il tubo che collega i vasi di espasione alle tubazioni dell'impianto non deve essere intercettabile. Questo significa che il tubo di collegamento vaso-impianto non deve avere nessuna valvola di inerecettazione o che il vaso deve essere necessariamente installato appena a valle dei generatori? Io ho visto molti impianti in cui il vaso di espansione è collegato al collettore di centrale termica e quindi in base alla prima interpretazione sarebbe ovviamente intercettabile da tutte le valvole a sfera a monte del collettore e non conforme alla norma.
Mi viene da pensare che l'unico rischio potrebbe essere dato se il tubo di collegamento vaso-impianto avesse una valvola di intercettazione che venisse accidentalmente chiusa. Se venisse sezionato tramite altre valvole di impianto..... significherebbe che nel punto in cui è il vaso non arriverebbe acqua riscaldata dai generatori.
Il mio dubbio riguarda il dimensionamento e la posizione del vaso di espansione.
La centrale è vecchissima, e ovviamente non è disponibile alcun documento di progetto.
1 - Calcolo volume vaso
Il vaso presente, da sostituire in quanto in pessimo stato di conservazione, mi pare piccolo rispetto alla dimensione dell'impianto.
Tuttavia, non sapendo nulla della rete di distribuzione in quanto totalmente incassata, mi chiedevo come potrei calcolare il contenuto d'acqua dell'impianto. Esistono delle formule della tecnica che danno un possibile volume in funzione della potenza delle caldaie, magari distinguendo per tipologia dei corpi scaldanti?
Non avendo nulla in mano ho fatto delle ipotesi sulla rete di distribuzione e sul contenuto d'acqua dei terminali, arrivando ad un risultato. Mi piacerebbe vedere se ho centrato almeno l'ordine di grandezza.
2 - Posizione di collegamento del vaso
Ho studiato le norme ISPESL e ho letto (Fascicolo R3b, art. 3) che il tubo che collega i vasi di espasione alle tubazioni dell'impianto non deve essere intercettabile. Questo significa che il tubo di collegamento vaso-impianto non deve avere nessuna valvola di inerecettazione o che il vaso deve essere necessariamente installato appena a valle dei generatori? Io ho visto molti impianti in cui il vaso di espansione è collegato al collettore di centrale termica e quindi in base alla prima interpretazione sarebbe ovviamente intercettabile da tutte le valvole a sfera a monte del collettore e non conforme alla norma.
Mi viene da pensare che l'unico rischio potrebbe essere dato se il tubo di collegamento vaso-impianto avesse una valvola di intercettazione che venisse accidentalmente chiusa. Se venisse sezionato tramite altre valvole di impianto..... significherebbe che nel punto in cui è il vaso non arriverebbe acqua riscaldata dai generatori.
Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
Per il calcolo del contenuto, se non vi sono disegni dell'impianto, l'unico modo è riempire totalmente l'impianto e procedere allo svuotamento dello stesso con valutazione del contenuto effettivo; tutti gli altri metodi sono del tutto teorici e quasi certamente sbagliati (il contenuto di un impianto non è commisurabile a nessun elemento dell'impianto stesso, ne generatori, ne terminali).
Per il discorso dei vasi ti dico che l'ottimale (consigliato ed apprezzato da ISPESL) è avere vari vasi d'espansione che siano direttamente correlati alle varie parti d'impianto in modo che sezionando certe parti si sezioni anche il loro contenuto di espansione.
Pertanto si consiglia vivamente di mettere vasi sui ritorni dei vari circuiti secondari e vasi per ogni caldaia con collegamento nel primo tratto di uscita dalla caldaia stessa (nel tronchetto con tutte le regolazioni e le sicurezza).
Per il discorso dei vasi ti dico che l'ottimale (consigliato ed apprezzato da ISPESL) è avere vari vasi d'espansione che siano direttamente correlati alle varie parti d'impianto in modo che sezionando certe parti si sezioni anche il loro contenuto di espansione.
Pertanto si consiglia vivamente di mettere vasi sui ritorni dei vari circuiti secondari e vasi per ogni caldaia con collegamento nel primo tratto di uscita dalla caldaia stessa (nel tronchetto con tutte le regolazioni e le sicurezza).
Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
Grazie MAX
Quello che scrivi è interessante, e rigoroso secondo logica tecnica.
Tuttavia distribuendo l'espansione dell'impianto su più vasi per caldaie e per zone, occorrerebbe formulare delle ipotesi di funzionamento.
Inoltre i vasi più a valle dell'impianto sarebbero sezionabili (ma come di ci tu per la loro quota parte di espansione..... se seziono quella parte di impianto non mi interessa la sua dilatazione.
Mhh. ci devo ragionare sopra.....
Quello che scrivi è interessante, e rigoroso secondo logica tecnica.
Tuttavia distribuendo l'espansione dell'impianto su più vasi per caldaie e per zone, occorrerebbe formulare delle ipotesi di funzionamento.
Inoltre i vasi più a valle dell'impianto sarebbero sezionabili (ma come di ci tu per la loro quota parte di espansione..... se seziono quella parte di impianto non mi interessa la sua dilatazione.
Mhh. ci devo ragionare sopra.....
Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
comunque nella raccolta R vecchia era specificato relativamente alla quota parte di impianti secondari sezionati dalle valvole di regolazione....non vorrei dire una boiata.
Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
Il discorso di dividere l'espansione risponde anche alle indicazioni per cui non puoi avere un vaso con espansione superiore a quella del circuito.
Per dividere le varie espansioni non servono discorsi di funzionamento di impianto, basta mettere una serie di vasi per ogni secondario ed una per ogni primario di circuito.
Per dividere le varie espansioni non servono discorsi di funzionamento di impianto, basta mettere una serie di vasi per ogni secondario ed una per ogni primario di circuito.
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Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
Parli di vecchia e nuova e quindi credo ti riferisci a quella dell 1982 e del 2005; ma quest'ultima è effettivamente in vigore e recepita? esiste qualche documento in merito?Kalz ha scritto:comunque nella raccolta R vecchia era specificato relativamente alla quota parte di impianti secondari sezionati dalle valvole di regolazione....non vorrei dire una boiata.
Andrea Diqui
Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
gurda sinceramente per il dimensionamento dei vasi di espansione se proprio non hai altre possibilità molte volte si usano delle formule di ""praticaccia" che non hanno alcun valore teorico ma ti forniscono un ordine di grandezza...
se gli impianti sono a radiatori (diciamo un medio volume) ipotizza un 20 litri / kW se invece hai estemsioni maggiori, 25 litri/kW
premetto nessun fondamento teorico, però nella stragrande maggioranza dei casi i valori sono accettabili
se gli impianti sono a radiatori (diciamo un medio volume) ipotizza un 20 litri / kW se invece hai estemsioni maggiori, 25 litri/kW
premetto nessun fondamento teorico, però nella stragrande maggioranza dei casi i valori sono accettabili
Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
Ciao Andrea. Per il volume dell'acqua contenuta nell'impianto una circolare ANCC diceva, nei casi incogniti, (Potenza Kcal)/100=litri.
Le formule per il calcolo del vaso di espansione sono quelle riportate nella circolare R (quelle devi usare).
Sulla posizione del vaso di espansione non esiste molto in letteratura, una trattazione interessante è riportata su uno dei volumi sugli impianti dell'autore "Coniglio" (testo molto usato 30 anni fa).
Tieni conto che noto il posizionamento del vaso d'espansione e quello dei circolatori, è possibile risalire al regime (grafico) di pressione che vi è all'interno dell'impianto.
Ti consiglio come regola generale di posizionare le pompe sulla mandata del generatore e il vaso sul ritorno; in questo modo tutto l'impianto dei terminali è sicuramente a pressione maggiore di quella atmosferica, e questo è preferibile.
Tra il vaso d'espansione e il generatore non devono esserci organi di intercettazione (è ovvio altrimenti sarebbe impedita la dilatazione).
La circolare R impone inoltre che si preveda un vaso per ogni circuito intercettabile. Anche il diametro del tubo di collegamento è normato. Ricordati che è praticamente obbligatorio usare la valvola di intercettazione del combustibile.
Le formule per il calcolo del vaso di espansione sono quelle riportate nella circolare R (quelle devi usare).
Sulla posizione del vaso di espansione non esiste molto in letteratura, una trattazione interessante è riportata su uno dei volumi sugli impianti dell'autore "Coniglio" (testo molto usato 30 anni fa).
Tieni conto che noto il posizionamento del vaso d'espansione e quello dei circolatori, è possibile risalire al regime (grafico) di pressione che vi è all'interno dell'impianto.
Ti consiglio come regola generale di posizionare le pompe sulla mandata del generatore e il vaso sul ritorno; in questo modo tutto l'impianto dei terminali è sicuramente a pressione maggiore di quella atmosferica, e questo è preferibile.
Tra il vaso d'espansione e il generatore non devono esserci organi di intercettazione (è ovvio altrimenti sarebbe impedita la dilatazione).
La circolare R impone inoltre che si preveda un vaso per ogni circuito intercettabile. Anche il diametro del tubo di collegamento è normato. Ricordati che è praticamente obbligatorio usare la valvola di intercettazione del combustibile.
Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
danilo2 ha scritto:Ciao Andrea. Per il volume dell'acqua contenuta nell'impianto una circolare ANCC diceva, nei casi incogniti, (Potenza Kcal)/100=litri.
il valore è leggermente inferiore a quello che ho sempte usato...quindi andavo in sicurezza...

senti ma hai gli estremi di questa circolare??? sarebbe interessante leggerla
Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
La raccolta R/2005 non mi risulta sia stata pubblicata nella gazzetta ufficiale quindi ufficialmente continua ad essere valida la raccolta R/1982. Una circolare ISPESL del novembre 2006 consente comunque l'utilizzo della R/2005 in attesa della sua pubblicazione. Secondo la R/1982 in presenza di valvola di intercettazione del combustibile (o di scarico termico) non è obbligatoria la suddivisione del volume di espansione totale in funzione dei circuiti intercettabili. Per la R/2005 la valvola di intercettazione del combustibile (o di scarico termico) deve essere obbligatoriamente presente; anche in questo caso non è necessario ripartire il volume di espansione totale su più vasi in presenza di più circuti.
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Re: VASO DI ESPANSIONE IN SOSTITUZIONE IMPIANTO e SUA POSIZIONE
Confermo quello scritto da megaing... ho chiamato l'ISPESL di Padova e mi hanno detto che si può indifferentemente usare la raccolta R del 1982 oppure del 2005, basta farlo presente in relazione
Andrea Diqui