Come si modella l'alluminio nelle verifiche termoigrometriche?
Perchè l'alluminio di per sè viene indicato sugli abachi come un materiale di fatto impermeabile (fattore di resistenza al vapore 1.000.000 o giù di lì), il che, messo come rivestimento esterno a un tetto che sotto ha 15-20cm di isolamento, mi da spesso verifica di glaser negativa (oppure, verifica positiva ma con formazione di condensa che rievapora nei mesi estivi).
Ma è corretto questo risultato? A mio avviso il rivestimento in alluminio non sarebbe comunque da considerarsi del tutto impermeabile al vapore, se non altro perchè la posa del rivestimento non è un unico pezzo, ma sarà composta da fasce sovrapposte, opportunamente incastrate che però non credo siano a perfetta tenuta all'aria (si sovrapporranno solo quel tanto che basta a impedire che la pioggia finisca sotto).
Come risolvere il problema? E' un risultato "reale"? Perchè in tal caso credo che l'unico modo per risolvere sia inserire un'intercapedine d'aria ventilata sotto l'alluminio, ossia di fatto tenere il lamierino metallico fisicamente separato dalla guaina sottostante, oppure eliminare del tutto la guaina (in tal caso glaser verifica anche, ma poi entra la pioggia...
Un problema simile si ha per esempio nei tetti piani a terrazzo, dove inserendo piastrelle in ceramica, mi risulta per questo materiale un valore di mu molto elevato, ma nella realtà un pavimento in ceramica comprende anche le fughe di cls che sono tutt'altro che impermeabili al vapore: in tal caso quindi non sarebbe corretto considerare il rivestimento esterno totalmente impermeabile al vapore ma che valore di mu adottare?...