Ma a vostro avviso.
Attività commerciale su 3 piani fuori terra e un interrato, esodo anche su scala condominiale a tutti i piani per dare via d'esodo alternativa.
Previsto come soluzione conforme compartimentazione e filtro a prova di fumo tra la mia attività e la scala condominiale in quanto consentito da RTV per il mio tipo di attività commerciale.
Mi devo porre il problema che una volta sulla scala condominiale non sono in luogo sicuro come da definizione del Codice, ma è invece un luogo sicuro temporaneo?
Cioè fino a ieri una volta raggiunta la scala condominiale (e cioè dopo un filtro) ero in luogo sicuro (DM 30.11.1983), non mi ponevo problemi sulla lunghezza, ma solo sulla larghezza.
Ora non solo la mia scala condominiale non sbarca sulla pubblica via, ma sbarca pure nel cortile interno che non è luogo sicuro.
Vi è mai capito di gestire l'esodo con il Codice su una scala condominiale?
Codice - Esodo su scala condominiale
Moderatore: Edilclima
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- Iscritto il: gio lug 30, 2009 09:49
Re: Codice - Esodo su scala condominiale
Condomini mai trattati, giusto un paio col DM 1987.
Però vediamo un po'.
G.1.9 Esodo
1. Sistema d'esodo: insieme delle misure di salvaguardia della vita che consentono agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro o permanere al sicuro.
Va bene anche solo permanere al sicuro.
2. Luogo sicuro: luogo in cui è permanentemente trascurabile il rischio d'incendio per gli occupanti che vi stazionano o vi transitano; tale rischio è riferito ad un incendio nell'attività.
S.4.5.1 Luogo sicuro
1. Si considera luogo sicuro per l'attività almeno una delle seguenti soluzioni:
a. la pubblica via,
b. ogni altro spazio a cielo libero sicuramente collegato alla pubblica via in ogni condizione d'incendio, che non sia investito dai prodotti della combustione, in cui il massimo irraggiamento dovuto all'incendio sugli occupanti sia limitato a 2,5 kW/m2, in cui non vi sia pericolo di crolli, che sia idoneo a contenere gli occupanti che lo impiegano durante l'esodo.
2. Si ritengono soddisfatte le condizioni del comma 1, lettera b applicando tutti i seguenti criteri:
i. la distanza di separazione che limita l'irraggiamento sugli occupanti è calcolata con i metodi previsti al capitolo S.3; tale distanza è da ritenersi cautelativa anche nei confronti dei prodotti della combustione;
ii. qualora all'opera da costruzione sia attribuito livello di prestazione per la resistenza al fuoco inferiore a III (capitolo S.2), a meno di valutazioni più approfondite da parte del progettista, la distanza minima per evitare il pericolo di crollo è pari alla sua massima altezza;
iii. la minima superficie lorda è calcolata tenendo in considerazione le superfici minime per occupante di tabella S.4-36.
Nel tuo caso mi pare di capire che i requisiti qui sopra non li rispetti, col cortile condominiale? E che dal cortile non raggiungi la pubblica via?
Però vediamo un po'.
G.1.9 Esodo
1. Sistema d'esodo: insieme delle misure di salvaguardia della vita che consentono agli occupanti di raggiungere un luogo sicuro o permanere al sicuro.
Va bene anche solo permanere al sicuro.
2. Luogo sicuro: luogo in cui è permanentemente trascurabile il rischio d'incendio per gli occupanti che vi stazionano o vi transitano; tale rischio è riferito ad un incendio nell'attività.
S.4.5.1 Luogo sicuro
1. Si considera luogo sicuro per l'attività almeno una delle seguenti soluzioni:
a. la pubblica via,
b. ogni altro spazio a cielo libero sicuramente collegato alla pubblica via in ogni condizione d'incendio, che non sia investito dai prodotti della combustione, in cui il massimo irraggiamento dovuto all'incendio sugli occupanti sia limitato a 2,5 kW/m2, in cui non vi sia pericolo di crolli, che sia idoneo a contenere gli occupanti che lo impiegano durante l'esodo.
2. Si ritengono soddisfatte le condizioni del comma 1, lettera b applicando tutti i seguenti criteri:
i. la distanza di separazione che limita l'irraggiamento sugli occupanti è calcolata con i metodi previsti al capitolo S.3; tale distanza è da ritenersi cautelativa anche nei confronti dei prodotti della combustione;
ii. qualora all'opera da costruzione sia attribuito livello di prestazione per la resistenza al fuoco inferiore a III (capitolo S.2), a meno di valutazioni più approfondite da parte del progettista, la distanza minima per evitare il pericolo di crollo è pari alla sua massima altezza;
iii. la minima superficie lorda è calcolata tenendo in considerazione le superfici minime per occupante di tabella S.4-36.
Nel tuo caso mi pare di capire che i requisiti qui sopra non li rispetti, col cortile condominiale? E che dal cortile non raggiungi la pubblica via?
Re: Codice - Esodo su scala condominiale
Il cortile è collegato alla pubblica via, il problema è la lunghezza dei percorsi per raggiungere luogo sicuro.