ambiti...cosa fare?

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

Moderatore: Edilclima

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buge
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ambiti...cosa fare?

Messaggio da buge »

Come da titolo...in sostanza, non riesco a inquadrarli bene, nel progetto antincendio, forse perchè non ne colgo l'utilità.
ho un edificio diviso in 4 compartimenti, per dire.
Faccio un unico ambito? ne faccio 4 coincidenti con i compartimenti?
Non capisco a cosa servono...mi facilitano in qualcosa?
Per gli ambiti posso avere Rbeni e Rambiente diversi...ma quando mai mi serve questa cosa?
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weareblind
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Re: ambiti...cosa fare?

Messaggio da weareblind »

Ti faccio un esempio pratico appena capitato. Comparto costituito da due campate, nella prima, 600 mq, solo piano terra, una officina meccanica. Nella seconda un assemblaggio con soppalco.
Manifestamente due ambiti, con carichi di incendio disomogenei. Ho calcolato i due carichi, poi prendo il più conservativo.
Poi, se mi dici quanto spesso mi capita... Quasi mai. Di norma 1 comparto = 1 ambito.
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travereticolare
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Re: ambiti...cosa fare?

Messaggio da travereticolare »

Non ne esiste una definizione precisa nel CoPI. Io posso dirti che lo utilizzo spesso, utile soprattutto nel caso di percorsi monodirezionali. Si può far coincidere un ambito con un locale inserito all'interno di un comparto.

Es.
Se in un comparto classificato A2 / A3 l'affollamento è superiore alle 100 persone e si ha un locale (es. ufficio) dove per uscire si ha un CC, l'uso dell'ambito torna comodo. Si può dire che il percorso cieco (se ovviamente rispetta il limite della lunghezza) è ammesso, perchè nonostante ci siano più di 100 persone nell'intero comparto, nell'ambito ufficio ce ne sono meno, rispettato quanto riportato nel paragrafo S.4.8.2.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
buge
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Re: ambiti...cosa fare?

Messaggio da buge »

eh...però il COPI è chiaro...il rischio Rvita lo attribuisci al compartimento, mica all'ambito... (G.3.1)
Come ho detto sopra, il COPI agli ambiti dà diversi Rbeni e Rambiente...
Quindi la lunghezza del CC essendo dipendente da Rvita non cambia, a mio parere
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travereticolare
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Re: ambiti...cosa fare?

Messaggio da travereticolare »

buge ha scritto: sab apr 02, 2022 14:34 eh...però il COPI è chiaro...il rischio Rvita lo attribuisci al compartimento, mica all'ambito... (G.3.1)
Come ho detto sopra, il COPI agli ambiti dà diversi Rbeni e Rambiente...
Quindi la lunghezza del CC essendo dipendente da Rvita non cambia, a mio parere
Attenzione, non ho mai scritto che cambia la lunghezza o che attribuisco Rvita all'ambito...

Esempio pratico:

Mettiamo caso che devi progettare un'autorimessa privata con 101 posti auto (Rvita A2 --> Lcc 30m) che costituisce un compartimento unico.
Ti ritrovi ad avere un affollamento di 101 persone.
Inevitabilmente dal fondo del box al corsello (dove si spera poi si crei una bidirezione) hai, seppur corto, un CC.
Per come dici, secondo la tabella S.4-18 non potresti avere un corridoio cieco, perchè se fai coincidere l'ambito con l'intero compartimento antincendio autorimessa avresti un affollamento maggiore di 100 persone e quindi non puoi avere CC.
Io dico invece che l'ambito servito, che in questo caso faccio coincidere con il singolo box, ha un affollamento ovviamente < alle 100 persone e quindi il corridoio cieco può esistere.
È una sottigliezza, ma in questo modo si capisce la "potenza" dell'ambito.

Ora immagina altre attività e altre situazioni. Magari una sala riunioni non compartimentata con affollamento proprio pari a 100 persone presente all'interno di un piano di un albergo. La somma degli affollamenti della sala riunioni e dell'albergo sarà certamente superiore alle 100 persone, ma nonostante ciò la sala potrà avere una sola uscita di emergenza (salvo verifica rispetto lunghezza). Cambia l'attività, ma il ragionamento alla base è il medesimo dell'autorimessa.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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