Asseverazione congruità prezzi Infissi
Moderatore: Edilclima
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Asseverazione congruità prezzi Infissi
Come fate ad asseverare la sostituzione di infissi se nel prezziario Dei viene riportato il costo di fornitura e posa, mentre in fattura è esplicitato il valore dei Beni finiti e il valore dei servizi al 10%? Che Iva applicate al computo metrico? O asseverate i costi esclusa Iva?
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Costi esclusa iva. C è nelle note al prezziario.
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Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
ti pongo il caso pratico:
fattura per sostituzione infissi pari a 26710 euro IVA esclusa, 22400 euro IVA al 10%, 4310 euro IVA al 22%
computo metrico con prezziamo DEI 23355 euro IVA esclusa, significa che il cliente potrà portare in detrazione solo una parte della spesa pari a 23355 euro oltre IVA, il problema è come calcolare l'IVA sui 23355 euro del computo metrico, essendo i prezzi degli infissi nel listino DEI comprensivi di posa e fornitura.
fattura per sostituzione infissi pari a 26710 euro IVA esclusa, 22400 euro IVA al 10%, 4310 euro IVA al 22%
computo metrico con prezziamo DEI 23355 euro IVA esclusa, significa che il cliente potrà portare in detrazione solo una parte della spesa pari a 23355 euro oltre IVA, il problema è come calcolare l'IVA sui 23355 euro del computo metrico, essendo i prezzi degli infissi nel listino DEI comprensivi di posa e fornitura.
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Si potrebbe arrivare a definire una cifra compreso iva considerando l'incidenza della manodopera in %.
Cioè: totale imponibile fattura 26710€, di cui 22400€ (83.86%) al 22% di iva e 4310 (16,14%) al 10% di IVA. Quindi, per la congruità si considera l'83.86% di 233355 € con iva al 22% e la parte restante (16,14%) con iva al 10%, per un totale di circa 28040,76 €
Cioè: totale imponibile fattura 26710€, di cui 22400€ (83.86%) al 22% di iva e 4310 (16,14%) al 10% di IVA. Quindi, per la congruità si considera l'83.86% di 233355 € con iva al 22% e la parte restante (16,14%) con iva al 10%, per un totale di circa 28040,76 €
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
non capisco il problema se parliamo di una verifica di congruità
abbiamo la fattura
verifichiamo che l'imponibile sia congruo con il prezzario
poi l'applicazione dell'Iva e il calcolo del bene significativo non ci riguarda (almeno quello..)
mi sfugge qualcosa?
abbiamo la fattura
verifichiamo che l'imponibile sia congruo con il prezzario
poi l'applicazione dell'Iva e il calcolo del bene significativo non ci riguarda (almeno quello..)
mi sfugge qualcosa?
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Stavo per dire lo stesso....ponca ha scritto: ↑mar feb 01, 2022 13:05 non capisco il problema se parliamo di una verifica di congruità
abbiamo la fattura
verifichiamo che l'imponibile sia congruo con il prezzario
poi l'applicazione dell'Iva e il calcolo del bene significativo non ci riguarda (almeno quello..)
mi sfugge qualcosa?
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Cio' che si detrae è comprensivo di IVA, quindi se viene imputata al 10 ed al 22 in qualche modo ne devo tenere cont,o nel caso in cui ci sia solo una parte dell'importo detraible
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Ne devo tenere conto "chi"? Non sei tu a stabilire l'iva.
Se tu sei l'asseveratore che verifica la congruità e inserisce la pratica ENEA non dovrai fare altro che verificare l'imponibile della fattura degli infissi e confrontare quella cifra con il computo. Poi, se l'imponibile supera tale cifra allora si dovrà fare in modo (secondo me) di fatturare a parte ciò che eccede il tuo imponibile da computo: avrai così 2 fatture, una che metti nel 110%, e l'altra che rimane extra, ciascuna fattura avrà un suo imponibile e una sua iva, che sarà il serramentista a calcolare in entrambi i casi.
Non è tua responsabilità calcolare l'iva per gli altri. Tu secondo me dovrai semplicemente dire al serramentista (o al cliente per suo tramite) che l'importo massimo da fatturare per quanto riguarda la quota che val al 110% è 23355 euro (più iva), tutto il resto è escluso (e faranno una fattura per differenza).
Teoricamente, potrebbe anche esserci una sola fattura, ma io sconsiglio di avere fatture maggiori delle cifre congrue, perchè il sito ENEA non è in grado di distinguere in automatico gli importi congrui da quelli non congrui, perciò devi essere tu a inserire come importi di progetto solo quelli derivanti da importi congrui. L'unico modo per farlo secondo me è con fatture distinte, in modo tale da avere la coincidenza tra gli importi di progetto e quelli delle fatture allegate a ENEA (le somme devono tornare ovviamente). E siccome non puoi inserire importi non congrui come importi di progetto, non puoi neppure avere importi fatturati non congrui (o magari sì, però dovrebbe comunque esserci scritto sulla fattura quali sono gli importi congrui e quali no, perchè tu come asseveratore dichiari che gli importi che hai inserito sono tutti congrui)
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Ne abbiamo parlato diverse volte, concordo di fare fatture diverse, al 110 con imponibile congruo, escluso dal 110 il resto.
Normalmente queste valutazioni si fanno sin dall'inizio, dunque è tutto pianificato.
Non sono divisi gli importi, ma le lavorazioni: ex 8 finestre al 110, 3 al 50 (ADE in un interpello ha chiarito che si può).
Normalmente queste valutazioni si fanno sin dall'inizio, dunque è tutto pianificato.
Non sono divisi gli importi, ma le lavorazioni: ex 8 finestre al 110, 3 al 50 (ADE in un interpello ha chiarito che si può).
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Concordo, ma se ti capita il caso dell'esempio di asarchitetture? Prezzo congruo 23355, fattura da 26710, di cui 4310 ivata al 10% (manodopera + parte di bene significativo di pari importo) ed il restante ivato al 22%, tu che fai? Che inserisci nell'asseverazione ENEA?boba74 ha scritto: ↑mar feb 01, 2022 15:50Ne devo tenere conto "chi"? Non sei tu a stabilire l'iva.
Se tu sei l'asseveratore che verifica la congruità e inserisce la pratica ENEA non dovrai fare altro che verificare l'imponibile della fattura degli infissi e confrontare quella cifra con il computo. Poi, se l'imponibile supera tale cifra allora si dovrà fare in modo (secondo me) di fatturare a parte ciò che eccede il tuo imponibile da computo: avrai così 2 fatture, una che metti nel 110%, e l'altra che rimane extra, ciascuna fattura avrà un suo imponibile e una sua iva, che sarà il serramentista a calcolare in entrambi i casi.
Non è tua responsabilità calcolare l'iva per gli altri. Tu secondo me dovrai semplicemente dire al serramentista (o al cliente per suo tramite) che l'importo massimo da fatturare per quanto riguarda la quota che val al 110% è 23355 euro (più iva), tutto il resto è escluso (e faranno una fattura per differenza).
Teoricamente, potrebbe anche esserci una sola fattura, ma io sconsiglio di avere fatture maggiori delle cifre congrue, perchè il sito ENEA non è in grado di distinguere in automatico gli importi congrui da quelli non congrui, perciò devi essere tu a inserire come importi di progetto solo quelli derivanti da importi congrui. L'unico modo per farlo secondo me è con fatture distinte, in modo tale da avere la coincidenza tra gli importi di progetto e quelli delle fatture allegate a ENEA (le somme devono tornare ovviamente). E siccome non puoi inserire importi non congrui come importi di progetto, non puoi neppure avere importi fatturati non congrui (o magari sì, però dovrebbe comunque esserci scritto sulla fattura quali sono gli importi congrui e quali no, perchè tu come asseveratore dichiari che gli importi che hai inserito sono tutti congrui)
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Se dobbiamo dare retta all'allegato I (per quello che vale, o, meglio, non vale), l'IVA è TUTTA detraibile, nei limiti di spesa complessiva.
Senno' la stessa spesa per un privato (pr-ivato) e una Partita Iva sarebbero ingiustamente diverse.
La congruità è dimostrata prezzo di listino contro prezzo di fornitura (entrambe al netto dell'IVA); la spesa da portare in detrazione è il costo del contribuente (con iva se è un privato, senza iva se è una piva); ovviamente entrambe nei limiti dei 54540 euri di spesa complessiva.
Senno' la stessa spesa per un privato (pr-ivato) e una Partita Iva sarebbero ingiustamente diverse.
La congruità è dimostrata prezzo di listino contro prezzo di fornitura (entrambe al netto dell'IVA); la spesa da portare in detrazione è il costo del contribuente (con iva se è un privato, senza iva se è una piva); ovviamente entrambe nei limiti dei 54540 euri di spesa complessiva.
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Spero non mi capiti... Nel dubbio metterei imponibile congruo + IVA al 10 cautelativamente... e se non gli sta bene si fanno rifare la fattura.caputese ha scritto: ↑mar feb 01, 2022 18:21Concordo, ma se ti capita il caso dell'esempio di asarchitetture? Prezzo congruo 23355, fattura da 26710, di cui 4310 ivata al 10% (manodopera + parte di bene significativo di pari importo) ed il restante ivato al 22%, tu che fai? Che inserisci nell'asseverazione ENEA?boba74 ha scritto: ↑mar feb 01, 2022 15:50Ne devo tenere conto "chi"? Non sei tu a stabilire l'iva.
Se tu sei l'asseveratore che verifica la congruità e inserisce la pratica ENEA non dovrai fare altro che verificare l'imponibile della fattura degli infissi e confrontare quella cifra con il computo. Poi, se l'imponibile supera tale cifra allora si dovrà fare in modo (secondo me) di fatturare a parte ciò che eccede il tuo imponibile da computo: avrai così 2 fatture, una che metti nel 110%, e l'altra che rimane extra, ciascuna fattura avrà un suo imponibile e una sua iva, che sarà il serramentista a calcolare in entrambi i casi.
Non è tua responsabilità calcolare l'iva per gli altri. Tu secondo me dovrai semplicemente dire al serramentista (o al cliente per suo tramite) che l'importo massimo da fatturare per quanto riguarda la quota che val al 110% è 23355 euro (più iva), tutto il resto è escluso (e faranno una fattura per differenza).
Teoricamente, potrebbe anche esserci una sola fattura, ma io sconsiglio di avere fatture maggiori delle cifre congrue, perchè il sito ENEA non è in grado di distinguere in automatico gli importi congrui da quelli non congrui, perciò devi essere tu a inserire come importi di progetto solo quelli derivanti da importi congrui. L'unico modo per farlo secondo me è con fatture distinte, in modo tale da avere la coincidenza tra gli importi di progetto e quelli delle fatture allegate a ENEA (le somme devono tornare ovviamente). E siccome non puoi inserire importi non congrui come importi di progetto, non puoi neppure avere importi fatturati non congrui (o magari sì, però dovrebbe comunque esserci scritto sulla fattura quali sono gli importi congrui e quali no, perchè tu come asseveratore dichiari che gli importi che hai inserito sono tutti congrui)
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Riprendo questa discussione.
Il portale Enea consente ormai da tempo di indicare spese in progetto diverse da quelle ammesse.
In teoria è dunque possibile considerare nel quadro economico le reali spese seppur non congrue a cui corrisponderà una fattura non completamente detraibile, e sarà poi l'asseveratore ad indicare come ammissibile solo la quota congrua (dico in teoria perchè dipende anche dal commercialista).
Ritorno quindi sull'argomento del topic: se l'IVA è al 10% non ci sono problemi. ma se ci sono beni significativi?
Oggi come vi comportate?
1 cercate di far dividere le fatture così la palla passa all'impresa
2 applicate iva al 10% come diceva boba in via cautelativa
3 fate una proporzione come diceva caputese
4 date di matto e mandate tutti affancxxx
Il portale Enea consente ormai da tempo di indicare spese in progetto diverse da quelle ammesse.
In teoria è dunque possibile considerare nel quadro economico le reali spese seppur non congrue a cui corrisponderà una fattura non completamente detraibile, e sarà poi l'asseveratore ad indicare come ammissibile solo la quota congrua (dico in teoria perchè dipende anche dal commercialista).
Ritorno quindi sull'argomento del topic: se l'IVA è al 10% non ci sono problemi. ma se ci sono beni significativi?
Oggi come vi comportate?
1 cercate di far dividere le fatture così la palla passa all'impresa
2 applicate iva al 10% come diceva boba in via cautelativa
3 fate una proporzione come diceva caputese
4 date di matto e mandate tutti affancxxx
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
confesso che preferirei la quarta via ma per esigenze di semplificazione impieghiamo la 1 in "combinato disposto" della 2, una volta confermato dai fiscalisti. Anche perchè detto tra noi: la corretta pplicazione dell'iva compete al soggetto che emette fattura, non credo che possiamo essere ritenuti "colpevoli" di imperizia se riportiamo quanto ci viene reso.vinz75 ha scritto: ↑ven nov 04, 2022 13:53 Riprendo questa discussione.
Il portale Enea consente ormai da tempo di indicare spese in progetto diverse da quelle ammesse.
In teoria è dunque possibile considerare nel quadro economico le reali spese seppur non congrue a cui corrisponderà una fattura non completamente detraibile, e sarà poi l'asseveratore ad indicare come ammissibile solo la quota congrua (dico in teoria perchè dipende anche dal commercialista).
Ritorno quindi sull'argomento del topic: se l'IVA è al 10% non ci sono problemi. ma se ci sono beni significativi?
Oggi come vi comportate?
1 cercate di far dividere le fatture così la palla passa all'impresa
2 applicate iva al 10% come diceva boba in via cautelativa
3 fate una proporzione come diceva caputese
4 date di matto e mandate tutti affancxxx
blog: www.archiparlare.it | giornale di un architecnico
Re: Asseverazione congruità prezzi Infissi
Però questa è una situazione nuova secondo me.
Nel senso che l'impresa può fare la fattura indipendentemente da quanto poi sarà detratto, sempre col benestare del commercialista.
Quindi lui applicherà l'IVA in base al suo importo reale, nella maniera corretta.
Il problema passa all'asseveratore, che individua un imponibile minore per la congruità (e fin qui è facile), ma poi si deve inventare lui l'applicazione dell'IVA. Non so se sono stato chiaro. Ritengo che sia un vuoto normativo.
In un lavoro ho conosciuto un commercialista a mio giudizio molto preparato. A fronte di eccedenza non richiede distinzione di fatture (che semplifica molto), così come in caso di non congruità ha indicato all'impresa di fatturare l'intero importo senza problemi.
Naturalmente sentirò anche lui, come dice di fare. Ma mi interessava prima sapere l'opinione qui sul forum.
Credo che questo sia un problema comune per le finestre, con lavori post 14/04, derivante dall'applicazione dell'All.A.