buongiorno,
ho dei dubbi su un impianto cosi' progettato:
- caldaia/pdc che lavorano su un accumulo inerziale che funge anche da separatore idraulico;
- pompa (circolatore) a portata variabile (automatica) sul secondario;
- ventilconvettori idronici per caldo e freddo sul secondario, con valvola a tre vie (per la precisione 6 ventil).
Il dubbio e' questo: avendo una pompa a portata variabile, che quindi regola in modo automatico la portata, ha senso avere valvole a tre vie su tutti i ventil? Non sarebbe meglio avere valvole a 2 vie, cosi' quando chiudono la pompa riduce i giri mantenendo la portata sugli altri ventil e risparmiando corrente (lasciando al piu' una singola valvola a tre vie per lasciare un minimo sfogo in caso chiuda tutto)?
consideriamo anche che l'elettronica gestisce il sistema spegnendo pompa/caldaia se tutti i ventil sono spenti, quindi a dirla tutta un bypass non servirebbe neanche.
o ci sono comunque dei vantaggi nell'usare valvole a 3 vie che non capisco? 
spero di essermi spiegato bene, grazie a chi vorra' rispondere :)
valvole a tre vie e pompa a portata variabile
Moderatore: Edilclima
Re: valvole a tre vie e pompa a portata variabile
Quale sarebbe la potenza massima della pompa sul secondario?
50 W? 500 W?
50 W? 500 W?
Re: valvole a tre vie e pompa a portata variabile
da scheda tecnica potenza variabile 8W - 140W ( quindi massima 140W )
Re: valvole a tre vie e pompa a portata variabile
sarebbe senz'altro meglio dal punto di vista dell'efficienza.aleph ha scritto: gio dic 16, 2021 11:11 Non sarebbe meglio avere valvole a 2 vie ...
o ci sono comunque dei vantaggi nell'usare valvole a 3 vie che non capisco?
ma le 3 vie danno vantaggi molto importanti: nessuna telefonata all'assistenza con il cliente che dice che la batteria è fredda, ad esempio