Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Agevolazioni previste, documentazione richiesta, ecc.

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Tom Bishop
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Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Tom Bishop »

Mi trovo nella situazione di dover gestire un bel problema di incongruità su molti cantieri che sto seguendo e che dovrò asseverare. Io mi occupo dello studio energetico e termotecnico, non faccio i computi metrici, ma li verifico e li assevero.
Il 100% usa le voci del cappotto DEI dove è esplicitamente descritto che il prezzo esposto è per sistema a cappotto certificato ETA.
Bene, io nella documentazione finale di asseverazione, a fronte delle voci riportate nel computo chiedo la certificazione ETA e non tutti l'hanno. Che fare? Salta l'asseverazione? Si potrebbe pensare ad uno sconto sul prezzo per sistema non certificato.
Tom Bishop
vinz75
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da vinz75 »

Personale opinione: queste cose non saranno controllate. Non esistono voci dei perfettamente corrispondenti specie negli impianti. Allora bisognerebbe sempre fare analisi. Invece io credo che sia meglio al contrario e cioè adottare voci dei o di prezzario anche se nom perfettamente corrispondenti piuttosto che fare analisi. Queste sì danno all'occhio e su queste credo sia più probabile dover renderne conto.

OT Io non faccio computi edili ma solo degli impianti, come è sempre stato e come sempre sarà dopo il 110.
Tom Bishop
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Tom Bishop »

È anche un problema di conformità del sistema venduto con quello realizzato nel rapporto con il cliente. Contrattualizzi un prodotto ETA e poi assembli come ti pare. Io lo contesterei. In caso di contestazioni future mica gli puoi dire, che glielo hanno regalato e che deve starsene zitto. Si tratta di un problema che può andare oltre i controlli degli enti preposti. Molti fanno finta di non saperlo.
Tom Bishop
Terminus
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Terminus »

Si il problema potrebbe essere questo.
Ma ci sono altri documenti nel rapporto cliente/progettista/impresa oltre al computo metrico: sulle tavole di progetto che faranno parte del contratto si può sempre indicare che il pacchetto cappotto potrà anche non essere certificato come sistema.
Anzi se si sà già cosa verrà messo in opera, sarebbe bene dettagliarlo in modo esplicito sugli elaborati e farlo controfirmare al cliente per accettazione, per esempio anche riguardo alla non incombustibilità dell'isolante (se non necessaria per legge), in quanto un domani potrebbero sorgere contestazioni in merito a questo aspetto.
vinz75
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da vinz75 »

Tom Bishop ha scritto: dom ott 31, 2021 10:02 È anche un problema di conformità del sistema venduto con quello realizzato nel rapporto con il cliente. Contrattualizzi un prodotto ETA e poi assembli come ti pare. Io lo contesterei. In caso di contestazioni future mica gli puoi dire, che glielo hanno regalato e che deve starsene zitto. Si tratta di un problema che può andare oltre i controlli degli enti preposti. Molti fanno finta di non saperlo.
Chiaro.
All'inizio penavo ed avevo iniziato a fare il "doppio" lavoro.
Computo tradizionale per imprese con marche e modelli dei prodotti.
Computo estimativo utilizzato solo ed esclusivamente per la verifica di congruità.
Sappiamo come è andata.

Condivido l'impostazione di Terminus.
La L.10 la lascio generica, con l'indicazione delle prestazioni, cercando di essere più coerente possibile al DEI.
Poi faccio l'esecutivo di cantiere che faccio allegare al contratto delle imprese, con indicazione di marche ben precise, che fanno da riferimento di qualità, oltre che di prestazione.

Ma sappiamo come è andata anche su questo fronte. Ormai faccio dare il mio riferimento al fornitore dell'impresa con cui si cerca di trovare una soluzione in base alle disponibilità.
Attenzione a non dare risposte rapide telefoniche. Prendere tempo, perchè a sbagliare ci vuole un secondo!
Tom Bishop
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Tom Bishop »

Terminus ha scritto: dom ott 31, 2021 12:32 Ma ci sono altri documenti nel rapporto cliente/progettista/impresa oltre al computo metrico: sulle tavole di progetto che faranno parte del contratto si può sempre indicare che il pacchetto cappotto potrà anche non essere certificato come sistema.
Anzi se si sà già cosa verrà messo in opera, sarebbe bene dettagliarlo in modo esplicito sugli elaborati e farlo controfirmare al cliente per accettazione
Sono del tuo stesso parere, con l'aggiunta che il prezzo deve essere minore di quello del DEI in quanto non offro un sistema certificato che, ovviamente, costa di più di un sistema non certificato.

Mi sorge però un altro dubbio. Un sistema a cappotto senza certificazione ETA rispetta la UNI TR 11715 che rappresenta la regola dell'arte nella fornitura e posa degli ETICS? IL cappotto non certificato è definibile ETICS?

Va bene fargli firmare al cliente che non si tratta di un ETICS, ma se poi qualcosa va storto? Che consapevolezza ha lui su cosa sta firmando? Sto pensando alle eventuali controversie che possano emergere tra qualche anno a fronte di questa corsa a completare i lavori che probabilmente qualche strascico lascerà.
Tom Bishop
Terminus
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Terminus »

Un eventuale contenzioso potrebbe nascere in caso di difetti/danni che dovessero venire fuori nel tempo e questo ovviamente vale sia nel caso in cui si siano usati sistemi certificati che non.
I difetti possono essere causati più facilmente da una posa in opera non corretta piuttosto che da vizi di prodotto o da problemi di accoppiamento tra componenti, e per questo ne risponderà sempre e comunque la ditta in solido con il DL.
Terminus
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Terminus »

Tom Bishop ha scritto: lun nov 01, 2021 06:32 Mi sorge però un altro dubbio. Un sistema a cappotto senza certificazione ETA rispetta la UNI TR 11715 che rappresenta la regola dell'arte nella fornitura e posa degli ETICS? IL cappotto non certificato è definibile ETICS?
La UNI TR definisce sistema ETICS: "Sistema di prodotti definiti dal detentore del sistema composto da collante e/o fissaggio meccanico, isolante termico, intonaco di base, rete di rinforzo, intonaco di finitura con eventuale strato di fondo e/o finitura decorativa."
ma non prevede necessariamente sistemi certificati secondo ETA, anzi nel paragrafo scopo e campo di applicazione si riporta che "L'applicazione di questo rapporto tecnico è consigliato per i materiali che fanno parte di un sistema ETICS certificato secondo normativa...."
Ogni componente ha le proprie norme di prodotto armonizzate per il CPR e pertanto sarà certificato, ma il sistema non deve essere necessariamente conforme all'ETAG004, essendo questa una certificazione volontaria.
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da giotisi »

Corretto.
Però se in capitolato hai usato la voce DEI, il cappotto deve essere ETA, su questo non ci sono dubbi.
Se hai indicato uno sconto per 'non ETA', contrattualmente sei a posto.

99 casi su 100 vanno bene.
Poi ti capita il centesimo dove si vede la rugiada sui tasselli; o dove si crepa l'imbotte delle finestre; o dove ti filtra acqua dal bancale (tanto per citare tre casi che ho visto direttamente).

E qui il perito di parte avversa dirà che 'non è stata seguita la regola dell'arte' e non vedo per nulla semplice smontare questa tesi, perchè la 'regola dell'arte' c'è ed è l'ETA.
Quantomeno, parti fortemente svantaggiato, perchè dovrai dimostrare che nemmeno l'eta ti avrebbe scongiurato il pericolo.
Terminus
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Terminus »

Se c'è un difetto è palese che qualcosa è andato storto.
I casi sono due: scorretta posa in opera o vizio dei prodotti.
Nel primo caso ETA o non ETA la ditta ed il DL ne rispondono (la UNI TR è da applicarsi comunque); solo nel secondo caso, a mio parere molto difficile da dimostrare, potrebbe essere chiamata a rispondere la ditta fornitrice del sistema certificato.
Sarebbe opportuno per installazioni non ETA ottenere e mettere da parte le DoP dei singoli componenti posti in opera, non solo del pannello isolante.
vinz75
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da vinz75 »

Il primo post poneva l'attenzione sull'asseverazione e quindi sulle possibili problematiche relative alle detrazioni fiscali/cessione/sconto in fattura.
Continuo a pensare che i controlli non saranno così specifici. Spero di non sbagliare, altrimenti di casi come questo ne salteranno fuori molti altri.

Poi l'attenzione si è spostata sul costruito e sulle possibili future problematiche con la committenza, che nulla ha a che vedere con il 110.
Nota più che giusta. A questo punto oltre ad indicare marche e modelli nelle tavole, proporrò di fare altrettanto nei computi allegati ai contratti, che ricordiamolo, non sono quelli da inviare ad Enea. Togliendo ogni riferimento all'ETA.

Che ne pensate?
Tom Bishop
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Tom Bishop »

vinz75 ha scritto: lun nov 01, 2021 12:04 Il primo post poneva l'attenzione sull'asseverazione e quindi sulle possibili problematiche relative alle detrazioni fiscali/cessione/sconto in fattura.
I miei dubbi permangono anche su questo aspetto. In questo caso il contratto è stipulato con lo Stato. Gli stai vendendo un sistema certificato e poi ne posi uno non certificato. Io mi inc4zzerei. La responsabilità è in capo esclusivamente all'asseveratore che attesta con un giuramento che quanto progettato e computo corrisponde a quanto realizzato. È risaputo che la certificazione ha un valore e se lo attesto me ne rendo responsabile.
Tom Bishop
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da Terminus »

La soluzione quale potrebbe essere ?
Prevedere uno sconto sul prezzario regionale ? Ammesso che le ditte lo concedano di questi tempi. Poi occorrerebbe riferirlo alla questione NO ETA, piuttosto che ad altro.
Fare nuovo prezzo decurtando una percentuale dal prezzario ? Si, ma di che importo (1-2-3%) e con quali pezze di appoggio ?
SuperP
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da SuperP »

Tom Bishop ha scritto: mar nov 02, 2021 06:30La responsabilità è in capo esclusivamente all'asseveratore che attesta con un giuramento che quanto progettato e computo corrisponde a quanto realizzato.
Se hai inserito la voce del prezzario DEI come capitolato, si. Altrimenti se usi il DEI come congruità del prezzo, no.

Per lo stato dichiari che il prezzo che hanno applicato è congruo e/o che ha sforato, come accade sempre e quindi riconosci solo quanto previsto da un prezzario.

Puoi sempre fare l'analisi prezzi del cappotto non ETA prendendo i materiali dal DEI e stimando le ore... diventa impegnativo.
Per_Corsi su LEGGE 10 + bozza DM REQUISITI minimi, Termotecnica, VMC, Ponti termici https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
vinz75
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Re: Il cappotto del prezzario DEI è certificato ETA

Messaggio da vinz75 »

Tom Bishop ha scritto: mar nov 02, 2021 06:30
vinz75 ha scritto: lun nov 01, 2021 12:04 Il primo post poneva l'attenzione sull'asseverazione e quindi sulle possibili problematiche relative alle detrazioni fiscali/cessione/sconto in fattura.
I miei dubbi permangono anche su questo aspetto. In questo caso il contratto è stipulato con lo Stato. Gli stai vendendo un sistema certificato e poi ne posi uno non certificato. Io mi inc4zzerei. La responsabilità è in capo esclusivamente all'asseveratore che attesta con un giuramento che quanto progettato e computo corrisponde a quanto realizzato. È risaputo che la certificazione ha un valore e se lo attesto me ne rendo responsabile.
Aggiungo una banalità, ma importante. L'asseveratore non è il Direttore dei Lavori.
Perciò a meno tu non abbia anche quell'incarico, non possono essere imputato all'asseveratore eventuali difetti di costruzione.

Altra considerazione. Nel portale Enea è possibile inserire altro tecnico che non sia asseveratore, sia per APE convenzionale che per computo.
A mio avviso il tecnico indicato nel portale deve essere chi ha redatto il computo, che automaticamente assumerà parte della responsabilità della congruità.
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