NoNickName ha scritto: sab mag 06, 2023 18:47
Marcus ha scritto: sab mag 06, 2023 18:37
questa cosa mi sembra impossibile da realizzare
Ti sembra... invece esiste già da anni. I terminali ambiente ricevono i dati dalle termostatiche elettroniche montate sui caloriferi e calcolano il loro fabbisogno.
La somma dei fabbisogni di tutti gli appartamenti modula la potenza del generatore.
ho approfondito il discorso dei sistemi BACS, ma i dubbi sono tutt'altro che diminuiti, anzi forse è il contrario.
Anzitutto: dal punto di vista tecnico, non è affatto detto che un sistema BACS in classe B che controlla la temperatura di mandata di una caldaia e dell'impianto con sistemi costosissimi e sofisticatissimi, sia più efficiente di un sistema di regolazione standard, costituito da caldaia a condensazione con bruciatore modulante, pompa inverter sul primario comandata dalla caldaia, pompa inverter sul secondario regolata a pressione proporzionale, e valvole termostatiche stand alone.
Infatti la logica del sofisticatissimo sistema BACS è quella di abbassare il più possibile la temperatura di mandata in base ai feedback dei locali serviti, in modo da diminuire le dispersioni si linea al minimo. Obiettivo nobile, ma il semplice sistema standard prima descritto fa la stessa cosa e meglio del BACS, quindi a mio avviso con maggiore efficienza.
Infatti il sistema BACS nel diminuire la temperatura di mandata, commette l'errore di non diminuire il DT del circuito di distribuzione, e le dispersioni di linea non dipendono dalla sola temperatura di mandata ma anche da quella di ritorno, ossia dipendono dalla temperatura media di tutta la linea (mandata + ritorno). Il semplice sistema standard invece che fa? La temperatura di mandata resta immutata in quanto compensata con la temperatura esterna, ma nel momento in cui gli ambienti sono serviti e le valvole termostatiche iniziano a chiudere, diminuisce, anche di molto, il valore della temperatura di ritorno. Per cui quello che accade è che aumenta il DT tra mandata e ritorno, e quindi diminuisce la temperatura media della linea esattamente come fa il sistema BACS.
Delle semplici simulazioni di calcolo, mostrano poi che la diminuzione della temperatura media di linea è identica nei 2 casi (sistema BACS e sistem standard) in quanto l'energia da fornire in ambiente è la medesima. Ma il sistema standard ha un ulteriore plus, che è quello di avere una temperatura di ritorno più bassa rispetto a quella ottenuta con la regolazione BACS, quindi con minor portata d'acqua in circolo, minore consumo elettrico, e maggiore condensazione da parte della caldaia a condensazione.
In secondo luogo, 'articolo 11 dell'allegato del decreto mise 6/8/20 dice:
"
11 Interventi di installazione di sistemi di building-automation
11.1 Nel caso di sistemi di building automation di cui all'articolo 2, comma 1, lettera f), installati nelle unita' abitative congiuntamente o indipendentemente dagli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, l'asseverazione, o idonea
documentazione prodotta dal fornitore degli apparecchi, specifica che la suddetta tecnologia afferisce almeno alla classe B della norma EN 15232 e consente la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di
climatizzazione estiva in maniera idonea a..... ecc:
La legge parla quindi di tecnologia (e non di sistema) installato esclusivamente nelle singole abitazioni e anche indipendentemente dagli interventi di sostituzione dell'impianto centralizzato. Sarebbe quindi esclusa la necessità di qualunque modifica o adeguamento a livello di impianto centralizzato. Sembrerebbe quindi che, nella sezione riscaldamento, alcune funzioni tipiche dei sistemi bacs, ad esempio la regolazione della temperatura di mandata in base alla richiesta in ambiente, non siano in realtà richieste ai fini della presente asseverazione. Penso che questo punto andrebbe chiarito tramite interpello in quanto di fondamentale importanza