SMpi ha scritto: ven giu 04, 2021 06:13
Anche io ho a che fare con un caso del genere. Sostanzialmente in un lotto di terra sono presenti una abitazione con annesso magazzino di pertinenza e staccato ulteriore edificio interamente pertinenziale. E' prevista la demolizione di tutto e poi viene ricostruito con volumetria e sagoma diversa, restando però al di sotto della volumetria complessiva dell'intero "lotto"; nella ricostruzione però la parte abitativa e quindi riscaldata sarà maggiore dello stato iniziale. L'intervento si configura come ristrutturazione, perchè nell'insieme non si creano aumenti di volumetria "edilizia".
Per il supersismabonus nessun problema, mentre per il superecobonus, ho aumento di volumetria riscaldata e quindi mi trovo costretto a definire una quota non ammessa al superecobonus. Io come parametro ho utlizzato volume lordo riscaldato, in quanto la normativa regionale/nazionale in materia di ampliamenti fa riferimento a tale valore. In sostanza:
Se unità abitativa stato di fatto Volume lordo risc. = 700 mc e unità abitativa stato di progetto Volume lordo risc. = 1000 mc, a tutte le opere relative all'Ecobonus applico un 70% in detrazione al 110% ed il restante come bonus casa al 50% se amissibile.
Quindi tu fai un calcolo in percentuale proporzionale al volume riscaldato pre-esistente in modo uniforme per tutti gli interventi nel loro complesso, non stai a valutare intervento per intervento?
Cioè, al di là del volume lordo riscaldato iniziale, se modifichi la forma modificherai anche le singole superfici di interventi (pareti verticali, coperture, pavimenti, infissi) che in generale saranno ciascuna in quantità diversa rispetto alle rispettive superfici precedenti. Io in un caso di demolizione con ampliamento che mi sta capitando valuto dapprima tutte le superfici "ante" intervento (suddividendole tra pareti verticali, coperture, pavimenti, infissi), poi valuto le stesse superfici nella situazione POST e per ciascun elemento faccio la differenza, portando in detrazione solo fino alla rispettiva superficie che avevo prima.
Esempio:
situazione ANTE:
Pareti verticali esterne: 200 m2
Coperture: 150m2
PAvimenti 150m2
Infissi: 10 m2
Nella
situazione POST: avrò:
Pareti verticali esterne: 300 m2 (di cui metto al 110% solo 200 m2 che avevo prima)
Coperture: 200m2 (di cui 150 vanno al 110%)
PAvimenti 200m2 (di cui 150 vanno al 110%)
Infissi: 20 m2 (di cui 10 vanno al 110%)
Mettiamo che l'ampliameto di volume sia del 30%, se facciamo come dici tu sarebbe come mettere nel 110 il 70% delle superfici POST, ossia:
Pareti verticali esterne: 300 m2 (di cui metto al 110% solo il 70% del totale, ossia 210 m2)
Coperture: 200m2 (di cui 140 vanno al 110%)
PAvimenti 200m2 (di cui 140 vanno al 110%)
Infissi: 20 m2 (di cui 14 vanno al 110%)
Rispetto alla situazione ANTE in questo secondo caso metterei in detrazione al 110% una superficie di infissi maggiore di quella che avevo prima, e una superficie di cappotto maggiore, e una superficie di tetto minore di quella che avrei potuto fare se non avessi fatto l'ampliamento.
Ora, laddove la superficie detraibile risultasse maggiore della situazione ANTE a mio avviso potrebbe esserci una contestazione, (in base al criterio secondo cui nell'APE post dovrei considerare le stesse superfici che avevo nella situazione ANTE) mentre laddove risulta minore io ho una "perdita" rispetto al caso in cui non avessi fatto l'ampliamento. Non so se è chiaro il mio ragionamento...