(in realtà la tendenza proposta oggi dai costruttori è opposta, e cioè eliminare pure il primario e lavorare con frigo in serie a portata variabile con limite inferiore e circuito unico; non sono del tutto convinto, però, sono vecchio stampo

Moderatore: Edilclima
sei l'unico che mi capisceEsa ha scritto: lun mag 03, 2021 11:51 Mi sembra un'idea interessante quella di ingpignolo della circolazione differenziata su un serbatoio grande: alta/bassa in inverno/estate.
A questa cosa ci avevo pensato pure io qualche volta (ma non l'ho mai fatto), cioè regolare in n° di giri della pompa per mantenere costante il dT sulla PDC...
Ma no!!! La pdc lavora per i fatti suoi. Non puoi regolare la portata sulla pdc. La portata va cambiata solo sulle utenze.ingpignolo ha scritto: mar mag 04, 2021 08:24 A questa cosa ci avevo pensato pure io qualche volta (ma non l'ho mai fatto), cioè regolare in n° di giri della pompa per mantenere costante il dT sulla
Per un agriturismo ne ho progettata una identica però tutta manuale senza automatismi, su suggerimento di un collega che ne ha fatte molte così con grande soddisfazione. Il primario lavorerà a portata sempre maggiore o uguale al secondario.ingpignolo ha scritto: ven apr 30, 2021 15:05 Tornando sull'argomento, come lo vedete un collegamento puffer/pdc fatto in questo modo?
Con le deviatrici si potrebbe gestire il discorso della commutazione E/I sul puffer...
grundfos fa alcune serie di pompe con questa regolazione già a bordo volendo. sarebbe la regolazione ottimale per l'efficienza energetica (cioè regolare a dT costante sui secondari, non sulla pdc, e T di mandata sul primario ritarata periodicamente in base alla posizione delle due vie). negli impianti grossi si dovrebbe fare sempre così, ma siamo abituati diversamente e quindi ogni volta è una battaglia, il più delle volte persa.ingpignolo ha scritto: mar mag 04, 2021 08:24 A questa cosa ci avevo pensato pure io qualche volta (ma non l'ho mai fatto), cioè regolare in n° di giri della pompa per mantenere costante il dT
funzionerà benissimo, e il proprietario, non avendo la misura di quanto avrebbe potuto risparmiare senza miscelare i circuiti, sarà contento.vinz75 ha scritto: mar mag 04, 2021 09:17 Per un agriturismo ne ho progettata una identica però tutta manuale senza automatismi, su suggerimento di un collega che ne ha fatte molte così con grande soddisfazione. Il primario lavorerà a portata sempre maggiore o uguale al secondario.
In queste settimane sarà tutto installato e giugno/luglio il collaudo.
E anche il suo fornitore luce-gas. Win-Win.Ronin ha scritto: mar mag 04, 2021 10:17 funzionerà benissimo, e il proprietario, non avendo la misura di quanto avrebbe potuto risparmiare senza miscelare i circuiti, sarà contento.
Nel caso in cui non ci sia inversione degli attacchi, nell'estivo ci sarebbe ci sarebbe un decadimento importante delle prestazioni.Ronin ha scritto: mar mag 04, 2021 10:17 funzionerà benissimo, e il proprietario, non avendo la misura di quanto avrebbe potuto risparmiare senza miscelare i circuiti, sarà contento.
Condivido.Esa ha scritto: mar mag 04, 2021 13:43 Molto meglio una pompa a velocità fissa: ci si dimentica dell'impianto.
[...] Se ha un ottimo comfort (anzi, se ha molto caldo o molto freddo) dirà che sono un ottimo progettista. Potrebbe forse lamentarsi del consumo? Sì, ma vallo a dimostrare.
hai un componente di sezione elevata che da un lato ha acqua a temperatura alta, dall'altro bassa. qualunque cosa tu faccia, lì dentro si genera una corrente parassita a circolazione naturale per semplice differenza di temperatura (una volta era sufficiente a far girar l'acqua negli impianti a radiatori, anche senza pompe), che provoca miscelazione, cioè spreco di parte dell'energia che hai speso per generare quella temperatura alta.
non voglio fare lo spezzatino. sintesi:Esa ha scritto: mar mag 04, 2021 13:43 Dopo questo lungo dibattito (che segue ad altrettanto lunghe discussioni passate), ho concluso che
EsattoRonin ha scritto: mar mag 04, 2021 14:24 - scambiatore e separatore non potrebbero essere componenti più diversi (ne abbiamo discusso per mesi, almeno questo...)
Quasi esatto, diciamo che dipende. I fasci tubieri hanno una resa fortemente dipendente dalla turbolenza. In condizioni laminari, il rendimento cala sensibilmente, ma quando succede siamo a bassi carichi, quindi tutto sommato non è così grave.Ronin ha scritto: mar mag 04, 2021 14:24 - i chiller/pdc NON hanno (più) bisogno di portata costante, hanno bisogno di una portata minima
Esatto.Ronin ha scritto: mar mag 04, 2021 14:24 - il dT costante NON va mantenuto al primario (a quello ci pensa il generatore di calore, mica la pompa), semmai sui secondari (dove se abbiamo dT più bassi del nominale vuol dire semplicemente che stiamo portando più portata del necessario)
NO tra loro corre la stessa differenza in fisica che c'è tra un sistema chiuso e un sistema aperto.Esa ha scritto: mar mag 04, 2021 15:15 "- scambiatore e separatore non potrebbero essere componenti più diversi "
Certo, ma hanno la stessa funzione.
Ciò non significa che la portata possa variare con continuità.Esa ha scritto: mar mag 04, 2021 15:15 Se la portata è maggiore della minima, in generale, non ci sono mai stati problemi.
Ma perchè? Perché tutelare una batteria di lamiera e tubi, invece di una macchina con apparecchiature elettromeccaniche costose?
va bene tutto se il circuito deve funzionare e basta; i circuiti funzionavano anche quando le pompe a portata variabile nemmeno esistevano (funzionavano anche senza le pompe, a dirla tutta), basta mandare ai secondari la portata fissa nominale e quelli funzioneranno, in qualunque condizione. ma "quel che conviene" è evidentemente spendere meno energia per tenerlo acceso, e ciò si raggiunge modulando, non miscelando.Esa ha scritto: mar mag 04, 2021 15:15Credo che sui secondari si possa fare quel che conviene. Normalmente, miscelo sul secondario (che mantiene costante la portata), ma, credo, vada bene tutto.
perchè a tre vie?arkanoid ha scritto: mar mag 04, 2021 17:30 Questo vuol dire che le valvole sui terminali sono a 3 vie
forse intendevi senza primario?arkanoid ha scritto: mar mag 04, 2021 17:30Mi sarebbe piaciuto provare un circuito (frigo) a portata variabile senza secondari, sono anni che alcune agenzie spingono per questa soluzione ma finora...mai.
Mi è stato consigliata questa configurazione ("in serie parallelo") ed in effetti, da tutto quello che ho letto, mi è sembrata quella che ad oggi trova in assoluto più consenso..NoNickName ha scritto: gio nov 26, 2020 16:15 E' perfettamente uguale al circuito con il serbatoio messo di traverso come un separatore idraulico. Ma un po' peggio: se il chiller è in standby, aspiri acqua dal ritorno, anziché dall'accumulo.
Non ho voglia di andare a rileggere roba di 6 mesi fa.
Senza separatore non è la stessa cosa.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 09:46 E soprattutto, non accade la stessa cosa quando ho il puffer in serie sul ritorno?
No.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 09:46 L'unica differenza sarebbe data dall'altezza delle uscite sul puffer, corretto?
Dipende dall'impianto e dalle abitudini di utilizzo. Un buon padre di famiglia dimensiona e progetta sulla base della condizione peggiore.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 09:46 Ma parlando di puffer di piccole dimensioni, e con la pdc che lavora a 35-30, questa cosa avrebbe davvero un peso rilevante? Quanto spesso si presenterebbe questa situazione nel corso di una giornata di lavoro della pdc?
No. Manderesti in allarme di flusso la pdc.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 09:46 Mi chiedevo poi se non ci sia un modo per fermare anche la pompa della pdc quando la pdc è in stand-by
Sì, senza il separatore e senza le pompe di rilancio, il serbatoio in serie sul ritorno, e le valvole tre vie sulle utenze.
Che questa sia la configurazione migliore, ove possibile, l'ho capito.NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 09:53 Sì, senza il separatore e senza le pompe di rilancio, il serbatoio in serie sul ritorno, e le valvole tre vie sulle utenze.
Da quanto dici, non è vero, anzi non solo è possibile, ma anche auspicabile, considerato che hai utenze a diverse temperature.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 10:05 Nel mio caso, come detto, eliminare le pompe di rilancio non è possibile
Quindi per non cambiare la pompa a bordo della pdc, ne metti tre in più?
Puoi anche valutare l'idea di prendere una pdc senza pompa e inserire un'unica pompa a inverter per tutti i circuiti. Poi regoli ciascun circuito con autoflow (a me piace così) o 3 vie.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 11:59 L'impianto è centralizzato e serve 3 appartamenti. L'involucro sarà molto performante, quindi sarà sufficiente una pdc relativamente piccola. Molto semplicemente, la pompa della pdc da sola non sarebbe sufficiente (anche considerando che in raffrescamento l'impianto sarà a fancoil), e si vuole evitare problemi da quel punto di vista, a costo di rinunciare alla soluzione "migliore in assoluto" in termini di efficienza.
Il mio dubbio, in ogni caso, riguarda la soluzione migliore (o meno peggio) dati questi presupposti, ossia la presenza dei rilanci. E capire quali sarebbero i risvolti negativi (ed il loro reale "peso" in termini di inefficienza) della configurazione "in serie parallelo".
In estrema sintesi, il mio problema non è di trovare la soluzione migliore in assoluto (che ho deciso di non adottare), ma di valutare i pro e i contro delle soluzioni alternative, pur avendo presente che si tratta di compromessi.
Perchè fuffa?NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 14:22 Autoflow e valvole equipercentuale sono altra fuffa messa in giro da qualche genialone del marketing della solita azienda novarese.
Perché non servono a molto.giacomociop ha scritto: gio mag 06, 2021 15:10Perchè fuffa?NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 14:22 Autoflow e valvole equipercentuale sono altra fuffa messa in giro da qualche genialone del marketing della solita azienda novarese.
Scusa NNN, al di là della tua ferma convinzione che l'unica soluzione possibile sia in diretta con puffer sul ritorno, su cui possiamo anche essere d'accordo.NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 09:53Non ho voglia di andare a rileggere roba di 6 mesi fa.
Senza separatore non è la stessa cosa.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 09:46 E soprattutto, non accade la stessa cosa quando ho il puffer in serie sul ritorno?
No.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 09:46 L'unica differenza sarebbe data dall'altezza delle uscite sul puffer, corretto?
A quale schema ti riferisci adesso e in quale stagione?giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 15:40 quale sarebbe la differenza tra puffer sul ritorno e "in serie parallelo", oltre all'altezza delle uscite del puffer
va bene che uno deve farsi esperienza.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 15:33 Sulla configurazione del puffer in mandata, sul ritorno o "in serie parallelo" (che era la domanda di partenza): qual'è il meno peggio, e quali sono gli effettivi svantaggi?
Non sono d'accordo ma potrei cambiare idea. Nel caso in questione io voglio evitare che nel circuito con meno perdite di carico vada troppa acqua, quindi metto un autoflow o PICV (meglio ancora)NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 15:18Perché non servono a molto.giacomociop ha scritto: gio mag 06, 2021 15:10Perchè fuffa?NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 14:22 Autoflow e valvole equipercentuale sono altra fuffa messa in giro da qualche genialone del marketing della solita azienda novarese.
Forse mi sono espresso male. Metto l'autoflow/PICV allo stacco del circuito dal collettore principale e uso solo una pompa (quella della pdc in genere) per più circuiti secondari; poi faccio la regolazione con 3 vie modulanti/onoff sui terminali.NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 16:22 Le autoflow o le PICV servono per compensare le portate dove ci sono valvole due vie.
Se tu metti le tre vie, non ti servono.
Questo mi piacerebbe approfondirloNoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 16:22 Dimensioni le batterie in controcorrente d'estate e le usi in equicorrente in inverno.
Quelle che chiamo 3 vie on/off sono valvole 3 vie che lasciano entrare acqua nel terminale finchè non viene raggiunta la T di set point, poi si chiudono e l' acqua non entra più nel terminale. Forse in genere vengono chiamate deviatrici
giacomociop ha scritto: gio mag 06, 2021 17:01 Quelle che chiamo 3 vie on/off sono valvole 3 vie che lasciano entrare acqua nel terminale finchè non viene raggiunta la T di set point, poi si chiudono e l' acqua non entra più nel terminale. Forse in genere vengono chiamate deviatrici
non fare così che mi butto giùNoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 17:10giacomociop ha scritto: gio mag 06, 2021 17:01 Quelle che chiamo 3 vie on/off sono valvole 3 vie che lasciano entrare acqua nel terminale finchè non viene raggiunta la T di set point, poi si chiudono e l' acqua non entra più nel terminale. Forse in genere vengono chiamate deviatrici![]()
![]()
Hai ragione.NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 18:08 La 3 vie on off non esiste. Non puoi chiudere una 3 vie.
NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 18:08 Dimensioni le batterie in controcorrente d'estate e le usi in equicorrente in inverno.
L'ho letta, ed ero giunto alla conclusione che la configurazione in serie parallelo era quella che presentava meno inconvenienti... fino a quando NNN è intervenuto dicendo che era ancora peggio di mettere il puffer sulla mandata con funzione di separatore, cosa che mi ha fatto pensare di essermi perso qualche passaggio, perchè proprio non riuscivo a capire come potesse essere peggioRonin ha scritto: gio mag 06, 2021 15:59va bene che uno deve farsi esperienza.giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 15:33 Sulla configurazione del puffer in mandata, sul ritorno o "in serie parallelo" (che era la domanda di partenza): qual'è il meno peggio, e quali sono gli effettivi svantaggi?
però potresti leggerla, la discussione a cui partecipi![]()
A questo, in entrambe le stagioni.NoNickName ha scritto: gio mag 06, 2021 15:48A quale schema ti riferisci adesso e in quale stagione?giovanni1984 ha scritto: gio mag 06, 2021 15:40 quale sarebbe la differenza tra puffer sul ritorno e "in serie parallelo", oltre all'altezza delle uscite del puffer