Abito in un condominio costruito alla fine degli anni '60. Il piano sottotetto NON è riscaldato, in parte centralmente è destinato a piccoli ripostigli dei singoli proprietari, agli estremi ci sono 2 spazi comuni liberi. Il tetto ha una struttura in cemento armato e pignatte di laterizio le tegole sono portoghesi, non è isolato. Nemmeno il solaio sopra gli ultimi appartamenti è isolato.
Volendo isolare dove converrebbe applicare l'isolamento sulla superficie A, B o C?
Grazie
A livello "termico" converrebbe C, perchè la falda inclinata è fredda e copre ambienti freddi, quindi coibentare quella serve a poco ai fini delle zone sottostanti riscaldate....
Tuttavia, se i locali sottotetto sono "calpestabili" coibentare il solaio implica dover rifare o comunque inserire una nuova pavimentazione oltre alla semplice coibentazione, con tutto ciò che ne consegue ai fini delle altezze utili e della fruizione dei locali (se alzi il pavimento devi poi modificare anche tutte le porte per non sbattere la testa....
Se fossero sottotetti non agibili si potrebbe semplicemente stendere uno strato di lana di roccia alto finchè vuoi o insufflaggio di materiale sfuso che tanto nessuno ci andrebbe a camminare sopra.
La coibentazione della falda fredda, oggi anche agevolata dal superbonus, ha sicuramente un effetto minore in termini di risparmio, anche se comunque un qualche effetto ce l'ha, dato che le temperature invernali dei locali sottotetto sarebbero sensibilmente più alte rispetto a ora, e quindi le dispersioni complessive comunque calerebbero.
Nel dubbio tra A e B meglio A, anche se la cosa implica il rimaneggiamento del manto di copertura, linee vita, ponteggi, ecc... ma è meglio coibentare da fuori che da dentro secondo me.