A ridosso del mio fabbricato, è presente un edificio più basso, realizzato in muratura, del tutto inutilizzato e completamente vuoto (privo di materiale combustibile), il quale a sua volta si trova a distanza di sicurezza da altri fabbricati e dai confini stessi dell'attività. L'edificio è sempre di proprietà dell'attività, pur non essendo "di pertinenza" della stessa (nel senso che è del tutto inutile, una sorta di bassocomodo tra l'altro inagibile, e strutturalmente separato dall'edificio principale).
La parete di separazione è tranquillamente certificabile REI, e non vi sono comunicazioni. Tuttavia la parete ha anche delle finestre nella parte alta che si affacciano su di esso (essendo a quota più bassa) da cui la necessità di verificare le distanze di separazione visto che si viene a creare una piastra radiante diretta proprio verso il bassocomodo.
La mia domanda è: nella verifica delle distanze di separazione da "altri fabbricati", o tra ambiti della stessa attività, come da S.2.4.1, è possibile in qualche modo "escludere" questo fabbricato "scomodo"?
Cioè, non basterebbe dire ai VVF che tale edificio in caso di incendio della mia attività possa tranquillamente bruciare o crollare senza conseguenze?
Perché in caso contrario l'unica possibilità realistica che vedo sarebbe quella di demolirlo, lasciando al suo posto uno spazio scoperto.
Certamente le finestre che si affacciano su di esso non posso chiuderle, e neppure renderle REI, dato che sono necessarie proprio ai fini dell'evacuazione di fumo e calore in caso di incendio, e se le chiudo non riesco a rispettare la distanza r_offset.
Del resto, demolire un edificio solo perchè potrebbe crollare in caso di incendio mi pare una forzatura, dato che dall'incendio non vi sarebbe alcuna conseguenza....

Suggerimenti?