anche se so che una di quelle cose che divide
parliamo di 200 kW tanto per inquadrare la cosa
cosa mi dite?
Moderatore: Edilclima
Perchè non metti lo scambiatore prima di entrambi i circuiti?girondone ha scritto:Concordo su tutti
Ho appena chiesto info per lo scambiatore visto che una parte di imp verso aerotermi a soffitto é nuova ma una parte verso radiatori é vecchia
Se intendi, come dicevo, la regolazione di fiamma. Purtroppo la combustione ad aria soffiata è lontana mille miglia dalle possibilità di regolazione e modulazione della combustione premiscelata con microfiamme. Il fatto è che, a meno di non fare una schiera infinita di caldaiette, c'è un limite di potenza, ad esempio per fare 1MW e oltre l'aria soffiata la fai con un unico bruciatore, ma sul piccolo (<600kW) il vantaggio è invertito.Ronin ha scritto:la precisione della regolazione è identica
Nooo!! Non mi dire che anche tu usi il pedice t.Ronin ha scritto:kWt
Ciao Redhat, posso chiederti come mai questo consiglio?redHat ha scritto: Se vi sono più moduli ti consiglio di prevedere una pompetta per caldaia (accessorio a parte) ed evitare la pompa unica sul collettore.
Ci sono diversi motivi a vantaggio della pompa per singolo generatore:SuperP ha scritto: Ciao Redhat, posso chiederti come mai questo consiglio?
tra cogeneratori, impianti ibridi, pompe di calore elettriche, fotovoltaico e altro ormai non esiste impianto dove i kW(t) non debbano convivere con kW di altra natura (o kWf o kWe o kWp...). la "forma mentis" della cogenerazione mi spinge ad utilizzare kW senza suffisso per la potenza in ingresso, e i suffissi per tutte le uscite.redHat ha scritto:Fosse un cogeneratore potrei anche capire il distinguo ma per una caldaia che necessità c'è?
Concordo in pieno; aggiungo che l'alto contenuto d'acqua evita la minima circolazione da garantire in caldaia, ergo puoi evitare non solo lo scambiatore ma pure il disconnettore ed una pompa (quella sul primario, che per giunta se non correttamente gestita rischia di farti saltare la condensazione).Ronin ha scritto:alto contenuto d'acqua, salvo che il solaio non porti il peso (o manchi lo spazio): il rendimento in realtà è maggiore, perchè lo scambiatore ti fa perdere almeno 4-5 °C e questo sulla condensazione ha un peso gigantesco. la precisione della regolazione è identica, la maggiore inerzia causata dal contenuto d'acqua è trascurabile rispetto a quella indotta dal contenuto d'acqua del circuito.
Forse sei rimasto un po' indietro, i bruciatori attuali sono a premiscelazione anche su questo genere di caldaie; guarda per esempio Hoval Ultragas.redHat ha scritto:Purtroppo la combustione ad aria soffiata è lontana mille miglia dalle possibilità di regolazione e modulazione della combustione premiscelata con microfiamme
Eh bravo, così per calcolare i cop di una pdc ogni volta dovresti convertire in kW...Abser ha scritto:Quanto erano belle le Kilocalorie!!!!
Partendo da un nuovo impianto, prevedendo un buon trattamento dell’acqua, che comprenda un filtro (ad y), un buon defangatore con magnete per le particelle metalliche, un trattamento dell’acqua di carica del circuito (di base composto da filtro di sicurezza e condizionamento, fino all’utilizzo di un addolcitore) e da un lavaggio dello stesso prima della sua carica, le conseguenze dovute alla qualità dell’acqua del circuito potrebbero essere sotto controllo. Chiaramente se si parte da un impianto esistente, in cui, anche dopo un lavaggio accurato, non c’è certezza di quello che si potrà distaccare dalle tubazioni durante il funzionamento, si dovrà porre più attenzione.Abser ha scritto: gio feb 08, 2018 12:17 Non ci sono criteri fissi scritti sulla roccia. L'elemento principale è la condizione dell'impianto (vecchio, con residui di corrosione, ecc. ecc.). Un secondo elemento è il contenuto d'acqua del circuito, più il contenuto è alto più alta è la quantità di calcare e di residui di corrosione che produce e vanno a finire inevitabilmente nel generatore di calore. Un terzo elemento è la conformazione dello scambiatore del generatore di calore, più i passaggi sono piccoli è più i depositi diventano critici.
Cosa intendi per bypass tarato? Vuoi dire che se la potenza richiesta all’impianto dovesse essere inferiore a quella minima della caldaia si deve fare in modo che parte della mandata mi ritorni in caldaia per poterla azionare?Ronin ha scritto: gio feb 08, 2018 15:01 questo dal punto di vista della protezione dalle incrostazioni/ostruzioni, che è il primo ma non l'unico criterio di scelta.
dal punto di vista della circolazione devi calcolare il fabbisogno dell'impianto e valutare le portate in confronto a quella minima/massima del generatore.
nei grossi impianti generatori ad alto contenuto d'acqua tipicamente hanno portate minime superiori a quella del circuito di distribuzione e quindi se non metti lo scambiatore vanno posti in spillamento con bypass tarato tra i collettori di mandata e ritorno.
negli impianti medio piccoli, generatori a cascata hanno invece portate ridotte rispetto a quelle del circuito di distribuzione, e quindi se non metti lo scambiatore ci va il separatore idraulico. in questo secondo caso secondo me lo scambiatore generalmente è preferibile.
Impianto esistente?girondone ha scritto: mar ott 25, 2016 09:58 volevo sentie qualche parere
anche se so che una di quelle cose che divide
parliamo di 200 kW tanto per inquadrare la cosa
cosa mi dite?
intendo che si lascia un piccolo bypass tra i collettori di aspirazione e ritorno, con valvola di taratura, in modo che si può garantire un minimo di circolazione anche con le pompe delle caldaie tutte ferme.caputese ha scritto: gio feb 08, 2018 17:31 Cosa intendi per bypass tarato? Vuoi dire che se la potenza richiesta all’impianto dovesse essere inferiore a quella minima della caldaia si deve fare in modo che parte della mandata mi ritorni in caldaia per poterla azionare?