vano scala riscaldato
Moderatore: Edilclima
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vano scala riscaldato
Ma per il vano scala riscaldato (ci sono 2 radiatori che fanno ridere in termini di potenza), come si valutano i fabbisogni, cioè si fissa una perperatura a caso o è normato dalla 11300?
Re: vano scala riscaldato
O li fai levare oppure si installano i ripartitori e quanto conteggiato ripartito a proprietà
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Re: vano scala riscaldato
Io intendo a livello di progetto, come calcoli la quota involontaria dei vani scale riscaldati? Sono sempre riuscito a farglieli levare oppure fino a quando non c'era il progetto da fare (millesimi) andava tutto nel calderone, ora ho sottomano un condominio dove perentoriamente li hanno voluti tenere perchè la proprietaria abita all'ultimo piano del condominio e quando entra vuole il caldo, quindi soon stati contabilizzati ma devo determinargli la quota involontaria.
Re: vano scala riscaldato
Ma essendo quota involontaria riferita a spazi comuni non credo ci sia altra strada che considerarla come assorbita nel calderone delle involontarie da ripartire a millesimi di fabbisogno se non applichi il 141
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Re: vano scala riscaldato
Infatti volevo capire se nella 11300 c'era un passaggio dove viene definito un vano scala riscaldato ed eventualmente a che temperatura. Fino ad ora non li ho quasi mai considerati, cioè nemmeno ci montavo il ripartitore. Ma ho un condominio dove li hanno voluti e stàpredisponendo il progetto con i fabbisogni. L'idea è qualla di non avere un fabbisogno per il vano scala, ma contabilizzarli ed avere solo la quota volontaria da ripartire a millesimi di proprietà. Però non ho idea se sia corretto.
Re: vano scala riscaldato
Fossi in te, nel progetto non avallerei la situazione di fatto, anzi indicherei la necessità di scollegare o rimuovere i terminali del vano scala (per la L.R. ecc...). Se non lo fanno son fatti loro ma contabilizzarli, come scaldassero un locale ad uso comune, non trovo sia la soluzione che ti mette al riparo da contestazioni! In buona sostanza, piuttosto che avallare una situazione normativamente non regolare, farei finta di nulla e li lascerei rientrare nel calderone della quota involontaria...SimoneBaldini ha scritto:Infatti volevo capire se nella 11300 c'era un passaggio dove viene definito un vano scala riscaldato ed eventualmente a che temperatura. Fino ad ora non li ho quasi mai considerati, cioè nemmeno ci montavo il ripartitore. Ma ho un condominio dove li hanno voluti e stàpredisponendo il progetto con i fabbisogni. L'idea è qualla di non avere un fabbisogno per il vano scala, ma contabilizzarli ed avere solo la quota volontaria da ripartire a millesimi di proprietà. Però non ho idea se sia corretto.
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Re: vano scala riscaldato
E' come ho sempre fatto, qui il discorso contestazioni è un po' relativo, cioè la proprietà del condominio è una persona sola, ed il problema è proprio questa persona che abitando nell'attico vuole un tempore nel vano scala. Comunque a conti fatti i millesimi non li valuto, conteggerò solo il calore con il ripartitore e lo dividerò a millesimi di proprietà.
Re: vano scala riscaldato
riprendo questa vecchia questione perchè mi è capitato anche a me un vano scala scaldato a tutti i piani.
In effetti il dubbio è se applicargli dei mm di ftu oppure no, fermo restando che il consumo volontario gli viene applicato.
La mia interpretazione è che essendo il vano scala non un locale vendibile ma un bene comune non alienabile gli si potrebbero anche non attribuire mm di riscaldamento, ciò in virtù del fatto che se un domani i radiatori venissero tolti i mm dovrebbero essere ragguagliati a 1000 con le sole abitazioni, per cui anche oggi sarebbe logico avere la medesima situazione.
La procedura è a mio avviso confermata anche dalla UNI 10200, in base a cui mi sembra che nella spesa dei locali ad uso collettivo sia conteggiato solo il fabbisogno termico utile dei medesimi (punto 11.9.2) e che la spesa per potenza termica installata relativa al consumo involontario vada suddivisa solo per i mm di ftu delle singole unità immobiliari (prospetto 6), e il vano scala non essendo una unità immobiliare resterebbe escluso dalla ripartizione della spesa per potenza termica installata
In effetti il dubbio è se applicargli dei mm di ftu oppure no, fermo restando che il consumo volontario gli viene applicato.
La mia interpretazione è che essendo il vano scala non un locale vendibile ma un bene comune non alienabile gli si potrebbero anche non attribuire mm di riscaldamento, ciò in virtù del fatto che se un domani i radiatori venissero tolti i mm dovrebbero essere ragguagliati a 1000 con le sole abitazioni, per cui anche oggi sarebbe logico avere la medesima situazione.
La procedura è a mio avviso confermata anche dalla UNI 10200, in base a cui mi sembra che nella spesa dei locali ad uso collettivo sia conteggiato solo il fabbisogno termico utile dei medesimi (punto 11.9.2) e che la spesa per potenza termica installata relativa al consumo involontario vada suddivisa solo per i mm di ftu delle singole unità immobiliari (prospetto 6), e il vano scala non essendo una unità immobiliare resterebbe escluso dalla ripartizione della spesa per potenza termica installata