Dunque: calcolando con EC i fabbisogni di energia utile per solo riscaldamento, prevedo il funzionamento continuo dell'impianto e nella schermata dell'energia mi vengono fuori i due valori in alto a sx uguali tra loro Qh,sys,nd = Q'H come è lecito attendersi.
Vado poi a modificare il regime dell'impianto da continuato ad intermittente 7g/12h e rifaccio i calcoli: risultato i due termini suddetti continuano ad essere identici.
Rimodifico il regime difunzionamento ad attenuato 7g/12h/10° (che vorrebbe dire praticamente spegnimento per 12h) ed ecco che i due valori di cui sopra cambiano, con Q'H che scende, giustamente.
Non riesco a capire perchè con l'intermittente 7/12 ho Q'H=Qd,sys,nd, il primo non dovrebbe tenere conto del regime intermittente ?
Qualche anima paziente mi da qualche spiegazione ?
Dubbio EC calcolo QH
Moderatore: Edilclima
Re: Dubbio EC calcolo QH
Ok, mi bacchetto da solo: studiare prima di postare sul forum (in particolare il manuale di EC)
Il fattore di intermittenza è posto pari ad 1 se la costante di tempo dell'edificio soddisfa un paio di condizioni di cui alla 13790.
Evidentemente i 4 edifici condominiali che stavo ricontrollando, soddisfano tali condizioni.
Il fattore di intermittenza è posto pari ad 1 se la costante di tempo dell'edificio soddisfa un paio di condizioni di cui alla 13790.
Evidentemente i 4 edifici condominiali che stavo ricontrollando, soddisfano tali condizioni.
Re: Dubbio EC calcolo QH
Secondo me la nota del manuale che ti fa bacchettare andrebbe bacchettata a sua volta.Ok, mi bacchetto da solo: studiare prima di postare sul forum (in particolare il manuale di EC)
Il fattore di intermittenza è posto pari ad 1 se la costante di tempo dell'edificio soddisfa un paio di condizioni di cui alla 13790...
In essa si dichiara che gli effetti dell'intermittenza vengono annullati (cioè Ec pone = 1 il fattore di riduzione) in 3 casi, i primi due legati alla costante di tempo ed il terzo legato alla presenza di regolazione solo climatica (questo caso mi pare ovvio).
Riguardo ai primi due:
Il primo caso (costante di tempo dell’edificio è minore di 0,2 volte la durata del più breve periodo di riscaldamento a regime ridotto) comporta per la 13790 lo scegliere una T di regolazione di calcolo corretta come media fra le due T di regolazione (normale e ridotta).
Il secondo caso (costante di tempo dell’edificio è maggiore di 3 volte la durata del più lungo periodo di riscaldamento a regime ridotto) comporta per la 13790 il mantenenre come T di regolazione di calcolo la stessa T di regolazione normale.
Questo dice la 13790: secondo Te, la nota di EC fa intuire che vada nella stessa modalità di assegnazione delle variabili di calcolo?
Re: Dubbio EC calcolo QH
In effetti, avevo visto velocemente la 13790 e mi era venuto un dubbio analogo.
Nel secondo caso andrebbe tutto bene, mi rimane la T regolata a 20°C come nel funzionamento continuato.
Nel primo caso invece, per spegnimenti da 12 ore, dovrei avere una T di calcolo media tra i 20°C e la T interna dopo il raffreddamento dovuto allo spegnimento impianto.
Ma EC indica da quelche parte la costante di tempo dell'edificio ?
Nel secondo caso andrebbe tutto bene, mi rimane la T regolata a 20°C come nel funzionamento continuato.
Nel primo caso invece, per spegnimenti da 12 ore, dovrei avere una T di calcolo media tra i 20°C e la T interna dopo il raffreddamento dovuto allo spegnimento impianto.
Ma EC indica da quelche parte la costante di tempo dell'edificio ?