Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
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Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Con la vecchia 46/90 si faceva richiesta di essere iscritto negli albi dei soggetti verificatori
degli impianti di cui alle varie lettere.... Occoreva curriculum e 5 anni di esperienza...
Ho tutte le lettere tranne la "G", oggi quale è la proceduta per ottenere tale lettera?
degli impianti di cui alle varie lettere.... Occoreva curriculum e 5 anni di esperienza...
Ho tutte le lettere tranne la "G", oggi quale è la proceduta per ottenere tale lettera?
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Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Mi sembra di capire che con il DM 37/08 bastano i 5 anni di esperienza oltre alla laurea....
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Ho l'impressione che tu stia mischiando cose diverse. Un conto è il verificatore 46/90, un altro è il responsabile tecnico dell'impresa, altro ancora il professionista iscritto all'albo abilitato al rilascio della Dichiarazione di Rispondenza (comma 6, art. 7 del DM 37/08). I 5 anni di esperienza sono richiesti dal DM 37/08 per quest'ultima fattispecie. Per il ruolo di responsabile tecnico è sufficiente la laurea (in materia tecnica ...)
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Quoto stavo per rispondere ma non riuscivo a collegare il cervello , paolo m mi sembra abbia fatto una buona sintesi.
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Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Nel mio caso dovrei apporre la firma io come responsabile tecnico su una dichiarazione di conformità fatta da un idraulico in quanto questo non ha la lettera G.paolo m ha scritto: ↑mer mar 29, 2017 12:25 Ho l'impressione che tu stia mischiando cose diverse. Un conto è il verificatore 46/90, un altro è il responsabile tecnico dell'impresa, altro ancora il professionista iscritto all'albo abilitato al rilascio della Dichiarazione di Rispondenza (comma 6, art. 7 del DM 37/08). I 5 anni di esperienza sono richiesti dal DM 37/08 per quest'ultima fattispecie. Per il ruolo di responsabile tecnico è sufficiente la laurea (in materia tecnica ...)
Io molti anni fa mi iscrissi all'elenco 46/90 per tutte le lettere tranne la G. Mi chiedevo se oggi posso apporre tale firma... Siamo d'accordo che per il responsabile tecnico è sufficiente la laurea (in materia tecnica) quindi quel vecchio
albo non serve più (una volta se volevi firmare una DICO come professionista responsabile tecnico mi risultava che
dovevi essere iscritto all'albo verificatori 46/90... oggi con l DM 37/08 non mi risulta più tale albo quindi forse hai
ragione tu e basta avere la qualifica di responsabile tecnico)
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
DM 37/08 articolo 3:christian619 ha scritto: ↑gio mar 30, 2017 08:32 Nel mio caso dovrei apporre la firma io come responsabile tecnico su una dichiarazione di conformità fatta da un idraulico in quanto questo non ha la lettera G.
1. Le imprese, iscritte nel registro delle imprese di cui al decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581 e successive modificazioni, di seguito registro delle imprese, o nell'Albo provinciale delle imprese artigiane di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443, di seguito albo delle imprese artigiane, sono abilitate all'esercizio delle attivita' di cui all'articolo 1, se l'imprenditore individuale o il legale rappresentante ovvero il responsabile tecnico da essi preposto con atto formale, e' in possesso dei requisiti professionali di cui all'articolo 4.
2. Il responsabile tecnico di cui al comma 1 svolge tale funzione per una sola impresa e la qualifica e' incompatibile con ogni altra attivita' continuativa.
3. Le imprese che intendono esercitare le attivita' relative agli impianti di cui all'articolo 1 presentano la dichiarazione di inizio attivita', ai sensi dell'articolo 19 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni, indicando specificatamente per quali lettera e quale voce, di quelle elencate nel medesimo articolo 1, comma 2, intendono esercitare l'attivita' e dichiarano, altresi', il possesso dei requisiti tecnico-professionali di cui all'articolo 4, richiesti per i lavori da realizzare.
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Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Non sono convinto....
Anche la 46/90 prevedeva che il diploma di laurea consentiva di essere responsabile tecnico ma aggiuntivamente serviva l'iscrizione nell'albo verificatori .....
Quindi secondo te se uno è ingegnere libero professionista non appartenente ad alcuna impresa può firmare come responsabile tecnico per qualsiasi impianto?
Anche la 46/90 prevedeva che il diploma di laurea consentiva di essere responsabile tecnico ma aggiuntivamente serviva l'iscrizione nell'albo verificatori .....
Quindi secondo te se uno è ingegnere libero professionista non appartenente ad alcuna impresa può firmare come responsabile tecnico per qualsiasi impianto?
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
la palla è in mano alle CCIA, che teoricamente valutano la dichiarazione delle imprese; alcune ad esempio contengono ancora l'elenco dei verificatori impianti ex 46/90, che però non è più richiesto dalla P.A. come requisito (oppure dai VVFF), in base al 37/08; e comunque non valeva nei rapporti fra privati.Non sono convinto....
Infatti quegli elenchi erano nati con l'attuazione della 46/90, cioè il DPR 447/91; il 37/08 ha abrogato le procedure della 46/90 e del 447/91.
Riguardo all'abilitazione di un laureato (ma solo per Ingegneria, Fisica ed Architettura); cito una frase ripresa da diverse CCIA.
"Le lauree quinquennali in Ingegneria, Fisica ed Architettura abilitano all'esercizio dell’attività di impiantistica con riferimento a tutte le tipologie di impianto (lettere a, b, c, d, e, f, g) indipendentemente dal piano di studi adottato."
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
concordo con paolo, non mi risulta neanche che ai sensi della Legge 46/90 servisse una qualche iscrizione all'albo dei verificatori per poter fare il RT di una impresa installatrice.
la figura del RT deve avere i requisiti a livello di titolo di studio e/o esperienza previsti dal DM 37/08 (e prima dalla Legge 46/90); se la figura del RT è interna all'azienda (perché è il titolare come accade nella quasi totalità delle imprese artigiane, oppure è un dipendente) bene, se non c'è una figura interna che abbia tali requisiti (perché magari il titolare - che poi è quello che firma la Dichiarazione di Conformità come "dichiarante" - è un ragioniere) allora l'impresa si può rivolgere ad un professionista esterno (che ovviamente abbia i requisiti richiesti), però vale sempre il discorso che tale figura deve essere indicata come RT nella visura camerale; la vera differenza con la Legge 46/90 è che prima non era prevista l'esclusività del ruolo, quindi un ingegnere libero professionista teoricamente poteva essere nominato RT da più imprese installatrici (dico teoricamente perché in realtà molti enti di controllo storcevano, giustamente a mio avviso, il naso)..
Christian, nel tuo caso se devi firmare la DiCo di cui parli devi essere formalmente nominato RT dall'installatore e risultare in CCIAA, altrimenti come esterno non lo puoi fare, non si può neanche fare una DiRi perché immagino che l'impianto sia stato realizzato dopo il 27/03/2008... potresti al limite firmare un Cert Imp (prima era previsto solo per impianti non ricadenti nell'ambito di applicazione del DM 37/08, ora mi pare che tale vincolo non ci sia più) e può andare bene per i VVF, però quell'impianto non è a tutti gli effetti certificato per altri fini (per esempio per le richieste di agibilità ecc...)
la figura del RT deve avere i requisiti a livello di titolo di studio e/o esperienza previsti dal DM 37/08 (e prima dalla Legge 46/90); se la figura del RT è interna all'azienda (perché è il titolare come accade nella quasi totalità delle imprese artigiane, oppure è un dipendente) bene, se non c'è una figura interna che abbia tali requisiti (perché magari il titolare - che poi è quello che firma la Dichiarazione di Conformità come "dichiarante" - è un ragioniere) allora l'impresa si può rivolgere ad un professionista esterno (che ovviamente abbia i requisiti richiesti), però vale sempre il discorso che tale figura deve essere indicata come RT nella visura camerale; la vera differenza con la Legge 46/90 è che prima non era prevista l'esclusività del ruolo, quindi un ingegnere libero professionista teoricamente poteva essere nominato RT da più imprese installatrici (dico teoricamente perché in realtà molti enti di controllo storcevano, giustamente a mio avviso, il naso)..
Christian, nel tuo caso se devi firmare la DiCo di cui parli devi essere formalmente nominato RT dall'installatore e risultare in CCIAA, altrimenti come esterno non lo puoi fare, non si può neanche fare una DiRi perché immagino che l'impianto sia stato realizzato dopo il 27/03/2008... potresti al limite firmare un Cert Imp (prima era previsto solo per impianti non ricadenti nell'ambito di applicazione del DM 37/08, ora mi pare che tale vincolo non ci sia più) e può andare bene per i VVF, però quell'impianto non è a tutti gli effetti certificato per altri fini (per esempio per le richieste di agibilità ecc...)
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Grifo68 ha risposto in maniera completa!
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Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Ringrazio Grifo ed Ibasa che hanno centrato il mio problema....
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Concordo a mia volta con grifo, che ha spiegato quello che io volevo dire semplicemente sottolineando il testo del DM. Il responsabile tecnico non è un professionista di passaggio e il mancato possesso dei requisiti non viene superato dalla presenza di una firma aggiuntiva sulla Dico. Tra l'altro alla Dico va allegata obbligatoriamente la visura camerale che riporta le lettere abilitate e il nome del responsabile tecnico.
Per quanto riguarda il discorso della possibilità di usare il Cert Imp, nel caso di mancanza di requisiti dell'installatore avrei dei dubbi sulla applicabilità: si tratterebbe (non può essere una Diri), di avvallare un comportamento non corretto e sanzionabile ai sensi del DM37/08.
Per quanto riguarda il discorso della possibilità di usare il Cert Imp, nel caso di mancanza di requisiti dell'installatore avrei dei dubbi sulla applicabilità: si tratterebbe (non può essere una Diri), di avvallare un comportamento non corretto e sanzionabile ai sensi del DM37/08.
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
completamente d'accordopaolo m ha scritto: ↑gio mar 30, 2017 12:26 Per quanto riguarda il discorso della possibilità di usare il Cert Imp, nel caso di mancanza di requisiti dell'installatore avrei dei dubbi sulla applicabilità: si tratterebbe (non può essere una Diri), di avvallare un comportamento non corretto e sanzionabile ai sensi del DM37/08.
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
chiarisco: sono completamente d'accordo sul fatto che si tratterebbe di "sanare" (in parte) una situazione burocraticamente non a norma, e quindi professionalmente non etico (per usare un parolone), sul fatto dell'applicabilità direi che si può applicare senza problemi
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Che fenomeno di "idraulico", ha realizzato un lavoro che non poteva fare e rischia di rilasciare un falso.....christian619 ha scritto:Nel mio caso dovrei apporre la firma io come responsabile tecnico su una dichiarazione di conformità fatta da un idraulico in quanto questo non ha la lettera G.
Confermo che il R.T. non può essere preso quando serve, inoltre non può svolgere nessun altra attività continuativa.
La modifica al D.M. 37, rispetto alla 46/90, è stata necessaria in quanto qualcuno ne approfittava. Sono stati "beccati" professionisti, iscritti all'albo con studio di progettazione, Responsabili tecnici per 300 aziende di installazione.....
Ora spiegatemi a cosa serve la firma di un Responsabile che non vede gli impianti..... solo della gran carta!!!!
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Se per quello so per certo che ci sono ancora professionisti che, anche solo per una ditta, fanno da prestanome per il ruolo. Come facciano a dormire la notte io non me lo so spiegare.
Re: Responsabile Tecnico - ex 46/90 - Ingegnere che firma
Ehm..... per deformazione professionale..... un piccolo ragionamento
Il rilascio, da parte del titolare dell'impresa installatrice, di una dichiarazione non veritiera di conformità degli impianti realizzati, comporta profili di responsabilità per il dichiarante (ex art. 483 c.p.), la dichiarazione di conformità è infatti destinata (ex art. 9 del D.M. 37/2008) ad essere depositata allo Sportello Unico nel Comune ed essere impiegata dal Sindaco ai fini delle valutazioni necessarie per il rilascio del certificato di abitabilità o di agibilità.
Nei casi in cui la legge prevede il rilascio della Dichiarazione di Conformità, laddove si accerti che questa risulti non veritiera e che sia stata impiegata per il perfezionamento di un atto amministrativo del Comune o di un'altra autorità pubblica, potrà ricorrere la citata ipotesi di reato, e tutti gli atti successivi risulterebbero, a loro volta, nulli.....
Il rilascio, da parte del titolare dell'impresa installatrice, di una dichiarazione non veritiera di conformità degli impianti realizzati, comporta profili di responsabilità per il dichiarante (ex art. 483 c.p.), la dichiarazione di conformità è infatti destinata (ex art. 9 del D.M. 37/2008) ad essere depositata allo Sportello Unico nel Comune ed essere impiegata dal Sindaco ai fini delle valutazioni necessarie per il rilascio del certificato di abitabilità o di agibilità.
Nei casi in cui la legge prevede il rilascio della Dichiarazione di Conformità, laddove si accerti che questa risulti non veritiera e che sia stata impiegata per il perfezionamento di un atto amministrativo del Comune o di un'altra autorità pubblica, potrà ricorrere la citata ipotesi di reato, e tutti gli atti successivi risulterebbero, a loro volta, nulli.....
Tra il dire e il fare, la differenza è nell'aver fatto..........