peritopistoia ha scritto:Ciao Foxtrot anzitutto grazie per la delucidazione.
Più nello specifico intendo dire: ponendo i seguenti parametri di base
- Impianto centralizzato per riscalamento + ACS
- Servizio climatizzazione: ripartitori di calore
- Servizio ACS: contatori volumetrici interni agli appartamenti + contatore diretto su bollitore centralizzato
- kinv(acs) : considerato come da norma per impianti a colonne (percentuale).
A questo punto, il software EC710 mi compila:
- prospetto previsionale di ripartizione delle spese;
- prospetto millesimale riassuntivo;
- prospetto riassuntivo delle prestazioni energetiche.
Domanda:
Un calcolo di ripartizione in base alla UNI 10200 me lo trovo già "pronto" sia nel previsionale che nel teorico ma se io dovessi simulare a questo punto l'opzione "deroga" previsto dal 141, quali sono i dati che devo prendere in considerazione ?
Come dovrei elaborarli per prospettare al condominio le differenze ?
In ultimo: La spesa in € in una situazione (UNI10200) e nell'altra (D.Lgs 141) dovrebbero venire diversi tra loro giusto ?
Scusami se sono confuso ..

Nel caso il condominio intenda derogare dovrà stabilire quale quota fissa adottare e quale unità di misura utilizzare per ripartire la quota fissa.
Per la quota a consumo non cambia nulla nel senso che la parte che si decide di ripartire a consumo viene ripartita secondo le letture dei ripartitori in entrambi i casi.
Se il condominio vuole derogare e stabilisce di adottare una quota fissa del 20% e i metri quadrati come unità di misura per i millesimi di riscaldamento sarà come segue:
Ripartizione secondo deroga
(quota fissa 20% e millesimi di riscaldamento calcolati in base ai metri quadrati di superficie utile):
Spesa totale 10000€
Quota a consumo 80%= 8000€ (ripartiti secondo le letture dei ripartitori)
Quota fissa 20%= 2000€ (ripartita secondo i metri quadrati di superficie delle singole unità immobiliari)
Ripartizione secondo 10200
(quota fissa calcolata in base al prospetto 10 della 10200 supponiamo 23%)
Spesa totale 10000€
Supponiamo 8000€ riscaldamento e 2000€ ACS
Quota a consumo risc. 77% di 8000= 6160€ (ripartiti secondo le letture dei ripartitori)
Quota fissa risc. 23% di 8000= 1840€ (calcolata secondo i millesimi di riscaldamento)
Quota a consumo ACS 77% di 2000= 1540€ (ripartiti secondo le letture dei contatori volumetrici)
Quota fissa ACS 23% di 2000= 460€ (calcolata secondo i millesimi di ACS)
E' ovvio che le due ripartizioni non saranno uguali, la 10200 favorisce le unità meno disperdenti.