Come avviene per la stragrande maggioranza dei casi ho un impianto ACS la cui quota involontaria calcolata supera di gran lunga il 30% fissato dal Dlgs 141/2016 (dal calcolo analitico risulta oltre il doppio).
Siccome i consiglieri propendono per applicare la deroga del Dlgs 141/2016, proponevo all'assemblea di aggiungere oltre che la quota fissa del 30% anche un consumo minimo di ACS (da valutarne ancora l'entità) da addebitarsi come minimo per la quota volontaria in modo da compensare la sproporzione del fisso troppo basso sulla quota involontaria.
Tecnicamente questo consumo minimo concerne la quota volontaria e non aumenta il limite massimo del 30% sulla quota involontaria fissato dal Dlgs 141/2016. Controindicazioni?
Come compensare il basso 30% del Dlgs 141/2016 sull'ACS
Moderatore: Edilclima
Re: Come compensare il basso 30% del Dlgs 141/2016 sull'ACS
Ne abbiamo parlato non molto tempo fa con un po' di colleghi e, saremmo arrivati alla conclusione che la deroga è opportuno applicarla al solo riscaldamento e continuare con la 10200 per l'acs...certo questo si porta dietro il problema contrario al tuo, ovvero quota fissa acs ENORME!!!!
Re: Come compensare il basso 30% del Dlgs 141/2016 sull'ACS
La controindicazione è che essendo un consumo minimo non può essere considerato "volontario". Potrebbe non piacere ai proprietari di case sfitte che si vedranno recapitare consumi non nulli in assenza di utilizzo del servizio.redHat ha scritto:Come avviene per la stragrande maggioranza dei casi ho un impianto ACS la cui quota involontaria calcolata supera di gran lunga il 30% fissato dal Dlgs 141/2016 (dal calcolo analitico risulta oltre il doppio).
Siccome i consiglieri propendono per applicare la deroga del Dlgs 141/2016, proponevo all'assemblea di aggiungere oltre che la quota fissa del 30% anche un consumo minimo di ACS (da valutarne ancora l'entità) da addebitarsi come minimo per la quota volontaria in modo da compensare la sproporzione del fisso troppo basso sulla quota involontaria.
Tecnicamente questo consumo minimo concerne la quota volontaria e non aumenta il limite massimo del 30% sulla quota involontaria fissato dal Dlgs 141/2016. Controindicazioni?
Io lascerei stare la quota del 30% di spesa fissa senza andare a trovare chissà quale artificio, il quale potrebbe portare a contenziosi.
E' vero che la quota involontaria di ACS supera spesso il 30% ma la stessa cosa vale per il riscaldamento come evidenziato dalla 10200. Se si decide di derogare si deve sapere che la legge non permette quote fisse superiori al 30%. Non vedo il problema.