Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli)
Moderatore: Edilclima
Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli)
Salve a tutti,
mi trovo ad affrontare un mio primo impianto di climatizzazione per uno studio odontoiatrico e vorrei chiedere consigli ai colleghi più esperti in questo forum.
In particolare vorrei dei consigli sulla tipologia di impianto più adatta a questo tipo di attività, considerando l'aspetto igienico sanitario (quindi i corretti rinnovi aria, il ricircolo vietato almeno per la sala chirurgica (riunito) e per la sala sterilizzazione e la classe di filtri da adottare).
Le domande son tante ma vedo di iniziare con poche e sintetiche:
1) Quale tipologia di impianto è consigliabile secondo voi per questa attività?
impianto a tutt'aria esterna oppure aria primaria + fancoil (AP per rinnovo e controllo umidità e FC per carichi termici sensibili?)
Ho letto su una trattazione che è sconsigliabile in ambiente "ospedaliero" l'uso dei fancoil per il fatto che sulla bacinella di raccolta condensa e sui filtri degli stessi si possono creare con facilità colonie batteriche che ovviamente sono pericolose, per questo sarei titubante sull'utilizzo di aria primaria e FC.
Il fatto è che il locale è già "predisposto" per una distribuzione con fancoil e vorrei sapere se è consigliabile utlizzarla o fare un impianto nuovo a tutt'aria esterna.
2) Per i rinnovi di aria mi sto basando sulla Linea Guida ISPESL del 2006 che tratta il Microclima anche in ambienti "ospedalieri" dove per le camere operatorie e sale di sterilizzazione è prescritto almeno un rinnovo di 15 vol/h, può essere corretto?
Vi ringrazio anticipatamente per eventuali risposte ed ogni altro tipo di consiglio per affrontare questo progetto.
mi trovo ad affrontare un mio primo impianto di climatizzazione per uno studio odontoiatrico e vorrei chiedere consigli ai colleghi più esperti in questo forum.
In particolare vorrei dei consigli sulla tipologia di impianto più adatta a questo tipo di attività, considerando l'aspetto igienico sanitario (quindi i corretti rinnovi aria, il ricircolo vietato almeno per la sala chirurgica (riunito) e per la sala sterilizzazione e la classe di filtri da adottare).
Le domande son tante ma vedo di iniziare con poche e sintetiche:
1) Quale tipologia di impianto è consigliabile secondo voi per questa attività?
impianto a tutt'aria esterna oppure aria primaria + fancoil (AP per rinnovo e controllo umidità e FC per carichi termici sensibili?)
Ho letto su una trattazione che è sconsigliabile in ambiente "ospedaliero" l'uso dei fancoil per il fatto che sulla bacinella di raccolta condensa e sui filtri degli stessi si possono creare con facilità colonie batteriche che ovviamente sono pericolose, per questo sarei titubante sull'utilizzo di aria primaria e FC.
Il fatto è che il locale è già "predisposto" per una distribuzione con fancoil e vorrei sapere se è consigliabile utlizzarla o fare un impianto nuovo a tutt'aria esterna.
2) Per i rinnovi di aria mi sto basando sulla Linea Guida ISPESL del 2006 che tratta il Microclima anche in ambienti "ospedalieri" dove per le camere operatorie e sale di sterilizzazione è prescritto almeno un rinnovo di 15 vol/h, può essere corretto?
Vi ringrazio anticipatamente per eventuali risposte ed ogni altro tipo di consiglio per affrontare questo progetto.
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Per quanto riguarda la tipologia impiantistica ti consiglio un impianto a fan coil (mobiletto) e aria primaria.
Per quanto riguarda il numero di ricambi ora di ventilazione non so rispnderti. Credo che la sitauzione sia più ingarbugliata di quanto possa sembrare.
Dalle mie parti non ho mai visto uno studio dentistico con impianto di ventilazione meccanica controllata.
Per quanto riguarda il numero di ricambi ora di ventilazione non so rispnderti. Credo che la sitauzione sia più ingarbugliata di quanto possa sembrare.
Dalle mie parti non ho mai visto uno studio dentistico con impianto di ventilazione meccanica controllata.
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Ciao Arien,arien ha scritto:Per quanto riguarda la tipologia impiantistica ti consiglio un impianto a fan coil (mobiletto) e aria primaria.
Ti ringrazio per la risposta.
In questo week- end mi sono convinto anche io che è meglio utilizzare aria primaria e fan-coil con l'attenzione eventualmente di fare lavorare i fan coil con acqua in ingresso a 11°C (salto 11°-16°C) per demandarli alla sola parte di calore sensibile (attribuendo all'UTA i controllo dell'umidità) ed anche per evitare la formazione di condenza e relativa formazione di batteri nei filtri e nella vaschetta.
Per il tipo di Fan Coil e per stare ancora più sicuro per la qualità dell'aria ho visto che ci sono gli FCX di Aermec con lampada germicida, penso siano adeguati all'utilizzo.
Se però ci sono altri consigli sono ben accetti.
Grazie ancora.
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
VMC + VRFDastardly ha scritto:Se però ci sono altri consigli sono ben accetti.
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Ti consiglio in ogni caso di provvedere ad uno scarico della condensa in ogni ventilconvettore.
Rimane il dilemma irrisolto delle portate d'aria. Quanta aria pensi di immettere?
Rimane il dilemma irrisolto delle portate d'aria. Quanta aria pensi di immettere?
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Dato che i ventilconvettori precendentemente erano già installati, gli scarichi condensa sono già presenti, pertanto per questa parte siamo a posto.arien ha scritto:Ti consiglio in ogni caso di provvedere ad uno scarico della condensa in ogni ventilconvettore.
Per l'aria di rinnovo ho fatto riferimento alle Linee Guida dell'ISPESL sul Microclima, visto che all'ASL di competenza, venerdì pomeriggio, alla mia richiesta se ci fossero eventuali prescrizioni da parte dell'ASL per i rinnovi aria, mi hanno risposto: "Noi è un 'anno che non diamo informazioni al pubblico, si deve rivolgere ad un professionista per queste cose..."arien ha scritto:Rimane il dilemma irrisolto delle portate d'aria. Quanta aria pensi di immettere?
In pratica per la sala sterilizzazione e le sale d'intervento chirurgico le linee guida prescrivono un ricambio ora >= di 15 vol/h
Per uffici, sale attesa ho adottato quanto riportato sempre nella stessa linea guida.
Riporto di seguito la tabella:

Per SuperP, ti chiedo un chiarimento:
con VMC + VRF intendi ad esempio un sistema VRF tipo Sanyo con Ventilazione meccanica controllata ad esempio utilizzando dei recuperatori di calore totali per gestire i ricambi/rinnovi d'aria e controllare l'umidità relativa?
In questo caso si potrebbero utilizzare varia macchine canalizzabili pensili, sia per condizionare i carico termico sensibile che per controllare l'umidità e garantire i corretti ricambi aria?
Dico bene o ho detto delle "castronerie"?
Grazie a tutti per l'appoggio.
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Secondo me siete fuori strada. Se è un odontotecnico, ok, ma un odontoiatra effettua operazioni chirurgiche, quindi si applicano le prescrizioni delle sale operatorie. Le macchine di condizionamento devono essere sanitizzabili e i locali devono essere in pressione.
Devi fornire unità conformi DIN 1946-2 e -4. Certamente un fancoil, VRV/VRF, splittini vari o unità di trattamento di commercio non vanno bene e possono essere soggette a contestazione da parte dell'ASL.
L'unica parte forse che non è applicabile è la laminazione dell'aria in rapporto alla posizione della lampada scialitica, visto che in questo caso odori e gas anestetici non ce ne sono.
Devi fornire unità conformi DIN 1946-2 e -4. Certamente un fancoil, VRV/VRF, splittini vari o unità di trattamento di commercio non vanno bene e possono essere soggette a contestazione da parte dell'ASL.
L'unica parte forse che non è applicabile è la laminazione dell'aria in rapporto alla posizione della lampada scialitica, visto che in questo caso odori e gas anestetici non ce ne sono.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Ciao NoNickName,NoNickName ha scritto:Secondo me siete fuori strada. Se è un odontotecnico, ok, ma un odontoiatra effettua operazioni chirurgiche, quindi si applicano le prescrizioni delle sale operatorie. Le macchine di condizionamento devono essere sanitizzabili e i locali devono essere in pressione.
Devi fornire unità conformi DIN 1946-2 e -4. Certamente un fancoil, VRV/VRF, splittini vari o unità di trattamento di commercio non vanno bene e possono essere soggette a contestazione da parte dell'ASL.
L'unica parte forse che non è applicabile è la laminazione dell'aria in rapporto alla posizione della lampada scialitica, visto che in questo caso odori e gas anestetici non ce ne sono.
ti ringrazio per l'intervento.
In un primo momento ero convinto di dover utilizzare la depressione nei locali sala operatoria, ma evidentemente mi sono sbagliato (pensavo al contrario, ovvero di dover garantire la salute di chi è in sala d'aspetto e non del povero che è sotto tortura
L'UTA avevo già tenuto in conto dovesse essere sanitizzabile, come anche i canali dell'aria dovranno avere il trattamento antibatterico.
Quindi ricapitolando tu proporresti un impianto a tutt'aria?
Io pensavo a :
- UTA aria primaria sanitizzabile e con filtro altra efficienza HEPA sui canali di mandata.
- Riuniti e sala sterilizzazione in pressione
- WC e spogliatoi in depressione
- Ventilconvettori tipo FHX Aermec con lampade germicide (cercando di non farli condensare). ( http://www.climaonlineimpianti.it/ita/i ... dfhxui.pdf )
Comunque grazie a tutti per i consigli!
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Mah guarda, non direi.NoNickName ha scritto:Secondo me siete fuori strada. Se è un odontotecnico, ok, ma un odontoiatra effettua operazioni chirurgiche, quindi si applicano le prescrizioni delle sale operatorie.
Il mio odontoiatra, ha lo studio nuovo di zecca, e a MN con l'ASL non scherza.
Lui ha VMC e ventilconvettori (FCX aermec).
Di sicuro non è come una sala operatoira, niente depressione etc
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Mi sembra un buon compromesso.Dastardly ha scritto:
Io pensavo a :[...]
E quindi questo crea un precedente a cui tutti possono conformarsi?SuperP ha scritto:
Lui ha VMC e ventilconvettori (FCX aermec).
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Siamo alle solite !
Le idee sono molto confuse in merito!
La direttiva ISPESL si deve applicare o non si deve applicare agli studi odontoiatrici ?
RIBADISCO che non ho mai visto uno studio odontoiatrico con ventilazione meccanica. Anziiii... In tutti gli studi erano installati degli splittini.
Può essere mai che l'ASL dorme sempre? mi sembra strano...
Se a me capitasse la progettazione di una sala odontoiatrica, applicherei la linea ISPESL
Le idee sono molto confuse in merito!
La direttiva ISPESL si deve applicare o non si deve applicare agli studi odontoiatrici ?
RIBADISCO che non ho mai visto uno studio odontoiatrico con ventilazione meccanica. Anziiii... In tutti gli studi erano installati degli splittini.
Può essere mai che l'ASL dorme sempre? mi sembra strano...
Se a me capitasse la progettazione di una sala odontoiatrica, applicherei la linea ISPESL
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Di dentisti (odontoiatri), purtroppo, ne ho girati diversi, mai visto VMC.
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Quoto... anche io ne ho visti diversi... mai a mio interesse professionale. Prima o poi qualcuno cade nella mia rete... compenso qualche spesuccia fatta da questi professionisti in diversi anni !simcat ha scritto:Di dentisti (odontoiatri), purtroppo, ne ho girati diversi, mai visto VMC.
li aspetto al varco!
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Ragazzi, non litighiamo, cerchiamo solo di essere costruttivi, che di farci venire il nervoso ci sono già i clienti ed il lavoro.
In poco parole mi state dicendo che nessuno degli studi odontoiatrici che avete visto è stato progettato seguendo i ricambi/ora prescritti nelle Linee Guida dell'ISPESL?
E che nessuno si è posto il problema dell'igiene e dei filtri dei fan-coil?
Lo chiedo per chiarezza
In poco parole mi state dicendo che nessuno degli studi odontoiatrici che avete visto è stato progettato seguendo i ricambi/ora prescritti nelle Linee Guida dell'ISPESL?
E che nessuno si è posto il problema dell'igiene e dei filtri dei fan-coil?
Lo chiedo per chiarezza
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marcello60
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Si tratta di capire se uno studio dentistico sia o meno assimilabile ad una sala operatoria ... (o se ad esempio sia da intendersi come semplice ambulatorio medico).
Chi dovrebbe dare indicazioni in merito è l'ASL ... ma da quel che leggo in questo caso non sono molto collaborativi ...
Chi dovrebbe dare indicazioni in merito è l'ASL ... ma da quel che leggo in questo caso non sono molto collaborativi ...
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Hai ragione, comunque non demordo, e proverò di nuovo al telefono (vi farò sapere).marcello60 ha scritto:Si tratta di capire se uno studio dentistico sia o meno assimilabile ad una sala operatoria ... (o se ad esempio sia da intendersi come semplice ambulatorio medico).
Chi dovrebbe dare indicazioni in merito è l'ASL ... ma da quel che leggo in questo caso non sono molto collaborativi ...
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Peraltro il flusso laminare oltre che non richiesto sta venendo anche rapidamente abbandonato.NoNickName ha scritto:Secondo me siete fuori strada. Se è un odontotecnico, ok, ma un odontoiatra effettua operazioni chirurgiche, quindi si applicano le prescrizioni delle sale operatorie. Le macchine di condizionamento devono essere sanitizzabili e i locali devono essere in pressione.
Devi fornire unità conformi DIN 1946-2 e -4. Certamente un fancoil, VRV/VRF, splittini vari o unità di trattamento di commercio non vanno bene e possono essere soggette a contestazione da parte dell'ASL.
L'unica parte forse che non è applicabile è la laminazione dell'aria in rapporto alla posizione della lampada scialitica, visto che in questo caso odori e gas anestetici non ce ne sono.
Ma fare uno studio dentistico come una sala operatoria mi sembra francamente eccessivo, al massimo potrei vederlo come ambulatorio interventistico, non come sala operatoria.
Le linee guida dell'ISPESL, comunque, sono linee guida e in mancanza di una legge che le richiami nel caso di specie, tali rimangono.
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Io assimilerei a laboratori ambulatoriali solo chi si occupa di ortodonzia, mentre se ci pensate l'applicazione di protesi fisse prevede di lavorare sull'osso esposto, quindi ritengo che sia da assimilare a interventi in artroscopia.
Poi che tutti se ne fregano, perchè comprano l'appartamento fico in centro città e lo fanno diventare un ambulatorio odontoiatrico, beh... questa è un'altra storia.
Poi che tutti se ne fregano, perchè comprano l'appartamento fico in centro città e lo fanno diventare un ambulatorio odontoiatrico, beh... questa è un'altra storia.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Prova a mandare un'email alla tua asl per avere un parere, sarebbe interessante 
Per curiosità, aggiungo la definizione di "ambulatorio chirurgico" secondo la normativa di accreditamento per l'E-R
" Nell’ambulatorio chirurgico, oltre ad attività di visite specialistiche, medicazioni ecc., può essere effettuata attività di chirurgia ambulatoriale consistente in procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive o seminvasive praticabili senza ricovero e senza necessità di osservazione post-operatoria prolungata in anestesia locale o loco-regionale (blocco periferico). "
Per curiosità, aggiungo la definizione di "ambulatorio chirurgico" secondo la normativa di accreditamento per l'E-R
" Nell’ambulatorio chirurgico, oltre ad attività di visite specialistiche, medicazioni ecc., può essere effettuata attività di chirurgia ambulatoriale consistente in procedure diagnostiche e/o terapeutiche invasive o seminvasive praticabili senza ricovero e senza necessità di osservazione post-operatoria prolungata in anestesia locale o loco-regionale (blocco periferico). "
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Trovati anche i requisiti impiantistici (da DGR 327-2004)
AMBULATORIO/STUDIO ODONTOIATRICO AOAU
1. Requisiti strutturali AOAU 1 Locale operativo, provvisto di riunito odontoriatrico, riservato esclusivamente all'espletamento di attività odontoiatrica , avente dimensione non inferiore a 12 mq e dotato di lavabo Per gli studi in attività alla data di adozione della delibera di approvazione del presente allegato, la superficie del locale operativo nel quale viene erogata la prestazione può essere inferiore a 12 mq. ma, comunque, non inferiore a 9 mq.
Carattertistiche del lavabo: il rubinetto deve essere attivato a pedale, a fotocellula, a leva. Attrezzato con dispensatore di sapone e/o detergente antisettico e con salviette monouso
AOAU 1.1 Spazio separato di almeno 4 mq., aggiuntivo rispetto ai 12 mq., (9mq) o in alternativa locale di almeno 4 mq. da utilizzare per la decontaminazione, pulizia, disinfezione, sterilizzazione dei dispositivi medici La sterilizzazione può essere data in gestione esterna purchè siano soddisfatti i requisiti di legge
AOAU 1.2 Qualora l'attività venga espletata in ulteriori locali, questi ultimi, debbono avere una superficie non inferiore a 9 mq. e possedere tutte le caratteristiche previste per il locale operativo
AOAU 1.3 I locali devono essere dotati di pavimenti lavabili, pareti lavabili per un'altezza non inferiore a 2 mt.
AOAU 1.4 Locale/spazio per attività amministrative, accettazione, archivio Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le attività elencate possono essere collocate in aree comuni di servizi trasversali
AOAU 1.5 Locale/spazio per attesa adeguatamente arredato, con numero di posti a sedere commisurato ai volumi di attività Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le relative funzioni possono essere ricomprese tra quelle complessivamente presenti nella struttura
AOAU 1.6 Servizio/i igienico/i per gli utenti Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le relative funzioni possono essere ricomprese tra quelle complessivamente presenti nella struttura
AOAU 1.7 Servizio igienico per il personale Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le relative funzioni possono essere ricomprese tra quelle complessivamente presenti nella struttura. Negli studi già in attività il servizio igienico può essere comune utenti/personale
AOAU 1.8 Spazio/locale da adibire a spogliatoio del personale Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le relative funzioni possono essere ricomprese tra quelle complessivamente presenti nella struttura
AOAU 1.9 Locale/spazio per deposito materiale pulito che può essere stoccato in un armadio, qualora non sia presente in elevate quantità
AOAU 1.10 Locale/spazio per deposito materiale sporco e materiale di pulizia
AOAU 1.11 Locale/spazio o armadio per deposito materiale d'uso, attrezzature, strumentazioni, a seconda della quantità
2. Requisiti impiantistici AOAU 2 L'ambulatorio deve essere dotato di nodo equipotenziale ed interruttore differenziale con "In" inferiore o uguale a 30 mA
3. Requisiti tecnologici AOAU 3 Arredi lavabili, idonei all'attività svolta
AOAU 3.1 Armadio farmaci
AOAU 3.2 Il numero delle poltrone odontoiatriche e la dotazione tecnologica debbono essere adeguate alla tipologia e quantità delle prestazioni erogate
Sto guardando anche altre fonti e da nessun parte è richiesto nulla per la qualità dell'aria.
AMBULATORIO/STUDIO ODONTOIATRICO AOAU
1. Requisiti strutturali AOAU 1 Locale operativo, provvisto di riunito odontoriatrico, riservato esclusivamente all'espletamento di attività odontoiatrica , avente dimensione non inferiore a 12 mq e dotato di lavabo Per gli studi in attività alla data di adozione della delibera di approvazione del presente allegato, la superficie del locale operativo nel quale viene erogata la prestazione può essere inferiore a 12 mq. ma, comunque, non inferiore a 9 mq.
Carattertistiche del lavabo: il rubinetto deve essere attivato a pedale, a fotocellula, a leva. Attrezzato con dispensatore di sapone e/o detergente antisettico e con salviette monouso
AOAU 1.1 Spazio separato di almeno 4 mq., aggiuntivo rispetto ai 12 mq., (9mq) o in alternativa locale di almeno 4 mq. da utilizzare per la decontaminazione, pulizia, disinfezione, sterilizzazione dei dispositivi medici La sterilizzazione può essere data in gestione esterna purchè siano soddisfatti i requisiti di legge
AOAU 1.2 Qualora l'attività venga espletata in ulteriori locali, questi ultimi, debbono avere una superficie non inferiore a 9 mq. e possedere tutte le caratteristiche previste per il locale operativo
AOAU 1.3 I locali devono essere dotati di pavimenti lavabili, pareti lavabili per un'altezza non inferiore a 2 mt.
AOAU 1.4 Locale/spazio per attività amministrative, accettazione, archivio Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le attività elencate possono essere collocate in aree comuni di servizi trasversali
AOAU 1.5 Locale/spazio per attesa adeguatamente arredato, con numero di posti a sedere commisurato ai volumi di attività Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le relative funzioni possono essere ricomprese tra quelle complessivamente presenti nella struttura
AOAU 1.6 Servizio/i igienico/i per gli utenti Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le relative funzioni possono essere ricomprese tra quelle complessivamente presenti nella struttura
AOAU 1.7 Servizio igienico per il personale Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le relative funzioni possono essere ricomprese tra quelle complessivamente presenti nella struttura. Negli studi già in attività il servizio igienico può essere comune utenti/personale
AOAU 1.8 Spazio/locale da adibire a spogliatoio del personale Se l'ambulatorio è collocato nell'ambito di una più ampia struttura sanitaria le relative funzioni possono essere ricomprese tra quelle complessivamente presenti nella struttura
AOAU 1.9 Locale/spazio per deposito materiale pulito che può essere stoccato in un armadio, qualora non sia presente in elevate quantità
AOAU 1.10 Locale/spazio per deposito materiale sporco e materiale di pulizia
AOAU 1.11 Locale/spazio o armadio per deposito materiale d'uso, attrezzature, strumentazioni, a seconda della quantità
2. Requisiti impiantistici AOAU 2 L'ambulatorio deve essere dotato di nodo equipotenziale ed interruttore differenziale con "In" inferiore o uguale a 30 mA
3. Requisiti tecnologici AOAU 3 Arredi lavabili, idonei all'attività svolta
AOAU 3.1 Armadio farmaci
AOAU 3.2 Il numero delle poltrone odontoiatriche e la dotazione tecnologica debbono essere adeguate alla tipologia e quantità delle prestazioni erogate
Sto guardando anche altre fonti e da nessun parte è richiesto nulla per la qualità dell'aria.
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Arkanoid, anche io ho questo documento ed è per questo che mi son preoccupato, da nessuna parte si menziona la qualità dell'aria e la ventilazionearkanoid ha scritto:Trovati anche i requisiti impiantistici (da DGR 327-2004)
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Sto guardando anche altre fonti e da nessun parte è richiesto nulla per la qualità dell'aria.
Comunque ho provato a scrivere una mail alla ASL di competenza per quel che riguarda questo progetto (ieri al telefono mi han risposto "Noi è un 'anno che non diamo informazioni al pubblico, si deve rivolgere ad un professionista per queste cose..."
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Infatti questi sono requisiti strutturali, non igienici.
Un articolo di RCI del 2006, molto interessante: http://www.google.it/url?sa=t&source=we ... ZQ&cad=rja
Un articolo di RCI del 2006, molto interessante: http://www.google.it/url?sa=t&source=we ... ZQ&cad=rja
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Articolo molto interessante!NoNickName ha scritto:Infatti questi sono requisiti strutturali, non igienici.
Un articolo di RCI del 2006, molto interessante: http://www.google.it/url?sa=t&source=we ... ZQ&cad=rja
Alla fine le mie preoccupazioni erano fondate da quel che leggo.
Grazie!
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
nei requisiti impiantistici, se è richiesto qualcosa, è esplicitamente scritto.NoNickName ha scritto:Infatti questi sono requisiti strutturali, non igienici.
Un articolo di RCI del 2006, molto interessante: http://www.google.it/url?sa=t&source=we ... ZQ&cad=rja
Se non è scritto, non è richiesto.
La IAQ è richiesta dalla 13779 che non è prescritta (per fortuna) da nulla perchè è una norma inapplicabile.
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Dastardly ha scritto:Arkanoid, anche io ho questo documento ed è per questo che mi son preoccupato, da nessuna parte si menziona la qualità dell'aria e la ventilazionearkanoid ha scritto:Trovati anche i requisiti impiantistici (da DGR 327-2004)
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Sto guardando anche altre fonti e da nessun parte è richiesto nulla per la qualità dell'aria..
Comunque ho provato a scrivere una mail alla ASL di competenza per quel che riguarda questo progetto (ieri al telefono mi han risposto "Noi è un 'anno che non diamo informazioni al pubblico, si deve rivolgere ad un professionista per queste cose...") e domani chiamo la mia ASL di zona per vedere che ne pensano loro. (vi faccio sapere se ci sono notizie).
Ripeto, se una cosa non è scritta nei requisiti, non è richiesta, e la qualità dell'aria attualmente non è mai richiesta a meno di specifici casi (come ho scritto su questo forum, ad esempio, nei laboratori certificati GMP il parametro non è prescrittivo ma prestazionale, ed infatti è un casino).
Il giorno che andrà certificata l'IAQ di progetto, saremo tutti fo***ti perchè se avete mai letto la 13779 nel concreto non è applicabile a meno di non creare un "abaco" di situazioni-tipo accettate dalle asl. Già ora è difficile coordiarsi tra professionisti, figuriamoci dover stabilire le portate d'aria e la classe di filtrazione in base all'abbigliamento della gente, al tipo di pittura, delle tende, all'attività, all'inquinamento esterno, alle scoregge del puzzone di turno, bah! Robaccia buona solo per i professori.
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Pertanto Arkanoid tu cosa mi suggeriresti come tipologia d'impianto nel mio caso?arkanoid ha scritto:Dastardly ha scritto:Arkanoid, anche io ho questo documento ed è per questo che mi son preoccupato, da nessuna parte si menziona la qualità dell'aria e la ventilazionearkanoid ha scritto:Trovati anche i requisiti impiantistici (da DGR 327-2004)
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Sto guardando anche altre fonti e da nessun parte è richiesto nulla per la qualità dell'aria..
Comunque ho provato a scrivere una mail alla ASL di competenza per quel che riguarda questo progetto (ieri al telefono mi han risposto "Noi è un 'anno che non diamo informazioni al pubblico, si deve rivolgere ad un professionista per queste cose...") e domani chiamo la mia ASL di zona per vedere che ne pensano loro. (vi faccio sapere se ci sono notizie).
Ripeto, se una cosa non è scritta nei requisiti, non è richiesta, e la qualità dell'aria attualmente non è mai richiesta a meno di specifici casi (come ho scritto su questo forum, ad esempio, nei laboratori certificati GMP il parametro non è prescrittivo ma prestazionale, ed infatti è un casino).
Il giorno che andrà certificata l'IAQ di progetto, saremo tutti fo***ti perchè se avete mai letto la 13779 nel concreto non è applicabile a meno di non creare un "abaco" di situazioni-tipo accettate dalle asl. Già ora è difficile coordiarsi tra professionisti, figuriamoci dover stabilire le portate d'aria e la classe di filtrazione in base all'abbigliamento della gente, al tipo di pittura, delle tende, all'attività, all'inquinamento esterno, alle scoregge del puzzone di turno, bah! Robaccia buona solo per i professori.
Quello che ho riportato più sopra ovvero:
- UTA aria primaria sanitizzabile e con filtro altra efficienza HEPA sui canali di mandata.
- Riuniti e sala sterilizzazione in pressione
- WC e spogliatoi in depressione
- Ventilconvettori tipo FHX Aermec con lampade germicide (cercando di non farli condensare). ( http://www.climaonlineimpianti.it/ita/i ... dfhxui.pdf )
è "esagerato"?
Un certo numero di ricambi d'aria dovrei comunque garantirli penso.
Te lo chiedo, non per essere insistente (no me ne vogliate), ma per avere più idee ed essere più tranquillo nella scelta, come ho scritto all'inizio è il mio primo caso di studio odontoiatrico pertanto sto cercando consigli.
Grazie
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
dipende dal budget. Se puoi permetterti di spendere 50.000 euro per fare tutto quello che dici, perchè no? Ne giova anche la tua parcella.
Diversamente metteri, come si fa credo ovunque, uno split o un fancoil magari scegliendo un modello che sia facilmente pulibile.
Al massimo una piccola UTA a tutt'aria esterna (forse con recupero a flussi incrociati, costi e ingombri) senza ricircolo con G4+F9 per dare qualche ricambio.
Pensare anche a discorsi di pressioni differenziali implica dover mettere un impianto a portata variabile con almeno due cassette regolatrici di portata, di andare su portate non piccole se no non riesci a garantire le pressioni, di avere un controllo spinto perchè se il sistema deve esistere deve essere rapido ad adattarsi all'apertura delle porte, vai veramente a spendere una montagna di soldi e ti servono spazi non banali.
Ah, considera che se fai un impianto ad aria, normalmente le asl chiedono aspirazione a 4 o 5 metri dal piano di campagna. Chiaro che se fai un impianto e poi butti dentro i gas di scarico delle auto fai meglio a non farlo.
Diversamente metteri, come si fa credo ovunque, uno split o un fancoil magari scegliendo un modello che sia facilmente pulibile.
Al massimo una piccola UTA a tutt'aria esterna (forse con recupero a flussi incrociati, costi e ingombri) senza ricircolo con G4+F9 per dare qualche ricambio.
Pensare anche a discorsi di pressioni differenziali implica dover mettere un impianto a portata variabile con almeno due cassette regolatrici di portata, di andare su portate non piccole se no non riesci a garantire le pressioni, di avere un controllo spinto perchè se il sistema deve esistere deve essere rapido ad adattarsi all'apertura delle porte, vai veramente a spendere una montagna di soldi e ti servono spazi non banali.
Ah, considera che se fai un impianto ad aria, normalmente le asl chiedono aspirazione a 4 o 5 metri dal piano di campagna. Chiaro che se fai un impianto e poi butti dentro i gas di scarico delle auto fai meglio a non farlo.
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Grazie per la risposta.arkanoid ha scritto:Diversamente metterei, come si fa credo ovunque, uno split o un fancoil magari scegliendo un modello che sia facilmente pulibile.
Al massimo una piccola UTA a tutt'aria esterna (forse con recupero a flussi incrociati, costi e ingombri) senza ricircolo con G4+F9 per dare qualche ricambio.
L'UTA la vorrei mettere a portata costante e utilizzarla per controllo umidità e sopratutto per garantire un corretto ricambio aria, senza ricircolo.
La domanda è: quanti ricambi d'aria adotteresti/adottereste per la sala sterilizzazione, per i riuniti e poi per sala attesa, spogliatoi personale ecc.?
Se prendo in considerazione la tabella che ho riportato dovrei garantire 15 vol/h per la sala sterilizzazione e non saprei per li riuniti cosa adottare.
Per il discorso sovrapressione, farei in modo di mettere un poco in pressione i riuniti e la sterilizzazione e con bocchette di transito riprenderei l'aria da servici igienici e corridoi, è corretto?
Grazie
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
io non andrei oltre i 6 ricambi. Considera che se non fai filtrazione spinta (almeno H13) puoi anche immettere 20 ricambi, ma sempre di aria sporca si tratta, e del resto nel locale non c'è l'ambiente sterile che puoi trovare in sala operatoria o in una sterilizzazione come si deve. C'è pieno di ammennicoli in giro.
Per il discorso pressione, se fai dei transiti non fai deltaP, per avere un differenziale di pressione gli ambienti devono essere a tenuta
Quello che vuoi fare tu è un minimo di controllo del flusso d'aria e lì sì che va certamente bene mettere un paio di serrande in modo da riprendere certamente dai servizi igienici, e mantenere il locale sterilizzazione, se come spesso accade non è fisicamente separato dal locale terapia, con mandata un po' superiore alla ripresa, il locale terapia con una ripresa non totale (magari "lasci" un volume) ed il resto lo "sposti" in sala di attesa che diventa il locale sporco dei tre, con il bagno a fare da locale lurido
Esempio:
Sterilizzazione: M6 R4-5 (in funzione della separazione o meno dal locale terapia)
Terapia: M4 R4-3 (4 se comunica con la sterilizzazione)
Attesa: M3 R3
WC: R10
Per il discorso pressione, se fai dei transiti non fai deltaP, per avere un differenziale di pressione gli ambienti devono essere a tenuta
Quello che vuoi fare tu è un minimo di controllo del flusso d'aria e lì sì che va certamente bene mettere un paio di serrande in modo da riprendere certamente dai servizi igienici, e mantenere il locale sterilizzazione, se come spesso accade non è fisicamente separato dal locale terapia, con mandata un po' superiore alla ripresa, il locale terapia con una ripresa non totale (magari "lasci" un volume) ed il resto lo "sposti" in sala di attesa che diventa il locale sporco dei tre, con il bagno a fare da locale lurido
Esempio:
Sterilizzazione: M6 R4-5 (in funzione della separazione o meno dal locale terapia)
Terapia: M4 R4-3 (4 se comunica con la sterilizzazione)
Attesa: M3 R3
WC: R10
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Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
Questo in effetti non l'avevo considerato....graziearkanoid ha scritto:io non andrei oltre i 6 ricambi. Considera che se non fai filtrazione spinta (almeno H13) puoi anche immettere 20 ricambi, ma sempre di aria sporca si tratta, e del resto nel locale non c'è l'ambiente sterile che puoi trovare in sala operatoria o in una sterilizzazione come si deve. C'è pieno di ammennicoli in giro.
E' vero ho detto una castroneria...arkanoid ha scritto:Per il discorso pressione, se fai dei transiti non fai deltaP, per avere un differenziale di pressione gli ambienti devono essere a tenuta
In effetti è quello che vorrei farearkanoid ha scritto:Quello che vuoi fare tu è un minimo di controllo del flusso d'aria e lì sì che va certamente bene mettere un paio di serrande in modo da riprendere certamente dai servizi igienici, e mantenere il locale sterilizzazione, se come spesso accade non è fisicamente separato dal locale terapia, con mandata un po' superiore alla ripresa, il locale terapia con una ripresa non totale (magari "lasci" un volume) ed il resto lo "sposti" in sala di attesa che diventa il locale sporco dei tre, con il bagno a fare da locale lurido
Il locale sterilizzazione è proprio una stanza a se quindi adotterei per i riuniti M4-R3 come consigli tu, così avrei sia la sterilizzazione che i riuniti (terapia) con mandata un poco superiore alla ripresa in modo da assicurarmi che il flusso di aria venga "aspirato" tramite le griglie di transito sulle porte e passi nei corridoi e, nella sala attesa e nei WC per essere espulso (eventualmente dopo aver recuperato qualcosa in uno scambiatore a flussi incrociati).
Poi inserirò i fancoil per gestire i carichi termici ed eventualmente un piccolo sistema Bioxigen per ionizzare l'aria in ogni riunito e nella sala sterilizzazione.
Mi sembra che possa andare che ne dici?
Comunque sia grazie a tutti per l'aiuto e grazie anche a te Arkanoid per la preziosa dritta (ti farò sapere nel corso della prossima settimana come andrà!
-
SimoneBaldini
- Messaggi: 2486
- Iscritto il: mer set 29, 2010 13:42
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli
In definitiva uno studio odontoiatra (dove si estraggono e si curano carie ecc..) come è definito, ambulatorio? Se è così esiste anche una guida ISPESL http://www.ispesl.it/linee_guida/compar ... ccorso.pdf per gli ambulatori di pronto soccorso, che secondo me è piu' attinente alla tipologia di attività svolta piuttosto che una vera sala operatoria.
-
Federico79
- Messaggi: 1
- Iscritto il: gio nov 17, 2016 13:20
Re: Climatizzazione studio odontoiatrico (richiesta consigli)
Ciao a tutti, sono nuovo del forum.
Vorrei sapere se per la progettazione e dimensionamento dell'impianto di aerazione serve un ing/perito iscritto all'albo o basta essere capaci.....
Nel mio negozio, la progettazione e le pratiche asl vorrei farle da me.
Ciao e grazie
Vorrei sapere se per la progettazione e dimensionamento dell'impianto di aerazione serve un ing/perito iscritto all'albo o basta essere capaci.....
Nel mio negozio, la progettazione e le pratiche asl vorrei farle da me.
Ciao e grazie