Terminus ha scritto:I post di RedHat sono sempre molto interessanti.
Grazie, speriamo non legga NNN che ci rimane male..
Ho alcune osservazioni da fare:
- la signora Maria non capirebbe nulla di tutte queste tabelle e grafici, non vuole spiegazioni puntigliose, ma una chiara indicazione di cosa fare (è lei il tecnico, ci dica cosa è meglio)
- l'utente più tecnico, ma anche solo quello più "impiccino", avrà da ridire su ogni punto argomentato: più cose si dicono, più contestazioni si avranno dato che la legge e la norma non sono chiare ed univoche (discussione infinita ed accapigliamento generale, in mezzo al quale ci veniamo a trovare noi purtroppo)
- oltre che decidere quale parametro di ripartizione utilizzare (si potrebbe anche riesumare il concetto di coefficienti correttivi, dato che il decreto lascia aperte le porte a tutto), l'assemblea dovrà decidere anche la percentuale di involontario entro quel 30%: altra domanda che ci verrà posta ed a cui dovremo dare risposta
Qui influisce molto il proprio modo di rapportarsi. Cè chi non spiega nulla per non avere domande e chi spiega e ovviamente avrà domande. Nonostante la fatica io cerco di spiegare tutto anche alla signora anziana (evito di chiamarla Maria), cercando di utilizzare termini comprensibili in uso nel suo linguaggio (di fatto è una straniera dato che non conosce il nostro mondo tecnico). Ad esempio inizio evitando di utilizzare concetti e termini specialistici come energia, inerzia termica, capacità termica ma uso termini equivalenti (anche se fisicamente rozzi) ma di più facile comprensione come calore, variazione graduale, accumulo, ecc.. poi se mi comprende salgo di marcia ma fino al necessario non oltre. L'importante è far capire come funzionano le cose che sarà costretta ad usare, ad esempio è fondamentale che capisca che il suo radiatore non funzionerà più come prima e sopratutto ora ciò che passa dalla valvola sarà pagato.
Insomma è come un investimento, all'inizio c'è uno sforzo maggiore ma i frutti arrivano.
Se gli dedichi un pò di tempo magari sarà magari lei stessa a spiegare ad una sua amica più anziana ciò che ha capito e soprattutto sarà lei a consigliare quel professionista, non bello ma tanto paziente, che finalmente gli ha fatto capire quello che gli altri non sono riusciti.
- prima del 141 la dimensione dei radiatori praticamente non influiva sulla suddivisione dei costi, quindi ciascuno era libero di modificarli a piacere, ora invece (visto che dalla tabella di cui sopra risulta che la suddivisione a potenza installata sia quella più idonea) la semplice sostituzione di un calorifero (magari necessaria e non voluta) comporta a rigore una ridistribuzione delle quote millesimali.
- la potenza installata sarà anche visivamente comprensibile all'utente medio, ma è basata sull'empirismo dell'installatore dell'epoca e di tutti quelli che poi hanno messo le mani sui caloriferi, quasi sempre in aumento.
Prima del 141? Se togliamo la stagione 2015-2016 dove qualcuno potrebbe già utilizzare dei millesimi di fabbisogno, prima la ripartizione si effettuava solo sulla potenza dei radiatori installati.
Intendiamoci i radiatori devono essere sovradimensionati di almeno un 30%, ovvero un buon impianto dovrebbe essere progettato per erogare la potenza di picco teorica, però prevedendo radiatori con dT<50°C quindi di fatto ti trovi un radiatore sovradimensionato (proprio nelle dimensioni) del 30% rispetto al dT=60°C.
Credo che invece di presentare grafici e tabelle poco comprensibili all'utente medio, sia meglio fare solo una tabella con le cifre in euri, considerando la ripartizione con il FTU, quella che si ritiene più idonea tra quelle possibili ed infine quella con i vecchi millesimi utilizzati fino a quel momento.
Giustissimo, a volte si da troppo peso a 1 millesimo finché non ti accorgi che equivale a circa 10€/anno, cifra per cui non vale la pena nemmeno litigare più di tanto.
Una domanda: ma il fabbisogno lo hai calcolato allo stato originale dell'edificio o allo stato di fatto (quindi tenendo contro di eventuali cambi infissi) ?
No non lo calcolo mai allo stato originale, anche se la norma dice di farlo, a me francamente sembra una gran stronzata.
Personalmente valuto la maggioranza dei casi, che generalmente accomunano sempre un 80-90% degli appartamenti: vetro doppio con telaio in alluminio U=3,5W/m2K. Se per rispettare la norma mettessi vetro semplice con telaio in legno mi darebbero del matto e vai tu a spiegargli che questa è la normativa...