DM requisiti minimi e EN 15232
Moderatore: Edilclima
DM requisiti minimi e EN 15232
Tra le tante proteste (giuste ed ingiuste) sollevatesi nei confronti di questo malcapitato Decreto, non ho ancora letto nulla riguardo ad un passaggio piccolo piccolo, ma dalle implicazioni pesanti...
Al fine di ottimizzare l’uso dell’energia negli edifici, per gli edifici a uso non residenziale è reso obbligatorio un livello minimo di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici (BACS), corrispondente alla Classe B, come definita nella Tabella 1 della norma UNI EN 15232 e successive modifiche o norma equivalente.
Ora, forse solo il sottoscritto e pochissimi altri tra i presenti si sono presi la briga di andare a leggere qualcosa su questa UNI, per ora.
Se lo farete, vi renderete conto di due concetti basilari:
1) il livello B è il secondo in ordine di complessità in una scala che va da A a D
2) le automazioni richieste implicano l'utilizzo di una (leggera, modesta? ) SUPERVISIONE dell'edificio
Ora, siccome il precetto sopra riportato si riferisce a qualsiasi edificio non residenziale, senza discriminanti volumetriche o altro, tutto questo vale tanto per l'ospedale da 500 posti letto, quanto per il negozio della parrucchiera all'angolo.
Credo che qualcuno a Roma l'abbia fatta esageratamente fuori dal vaso...
Al fine di ottimizzare l’uso dell’energia negli edifici, per gli edifici a uso non residenziale è reso obbligatorio un livello minimo di automazione per il controllo, la regolazione e la gestione delle tecnologie dell’edificio e degli impianti termici (BACS), corrispondente alla Classe B, come definita nella Tabella 1 della norma UNI EN 15232 e successive modifiche o norma equivalente.
Ora, forse solo il sottoscritto e pochissimi altri tra i presenti si sono presi la briga di andare a leggere qualcosa su questa UNI, per ora.
Se lo farete, vi renderete conto di due concetti basilari:
1) il livello B è il secondo in ordine di complessità in una scala che va da A a D
2) le automazioni richieste implicano l'utilizzo di una (leggera, modesta? ) SUPERVISIONE dell'edificio
Ora, siccome il precetto sopra riportato si riferisce a qualsiasi edificio non residenziale, senza discriminanti volumetriche o altro, tutto questo vale tanto per l'ospedale da 500 posti letto, quanto per il negozio della parrucchiera all'angolo.
Credo che qualcuno a Roma l'abbia fatta esageratamente fuori dal vaso...
Re: DM requisiti minimi e EN 15232
sì, dito nella piaga, un negozietto deve attrezzarsi con sistemi di supervisione e automazione con funzionalità che fino a ieri non abbiamo avuto neppure nei grandi ospedali (ad es. controllo integrato tra tapparelle, illuminazione e condizionamento: e poi sensori di presenza, illuminazione naturale, irraggiamento e motorizzazione delle tapparelle, e in più registrazione dei dati per poter attivare l'avviamento/arresto ottimizzato per gli edifici a occupazione intermittente).
viene a galla il fatto che "edificio" è una cosa, e "unità immobiliare" un'altra, e averli voluti confondere tra loro genera paradossi e obblighi abnormi.
d'altro canto non era facile escludere le piccole UI (un limite di superficie minima sopra cui applicare i requisiti avrebbe generato arbitrarietà, e probabilmente contenzioso nei tribunali: del tipo io che sono 1020 m2 sì, e lui che è 980 m2 no?).
viene a galla il fatto che "edificio" è una cosa, e "unità immobiliare" un'altra, e averli voluti confondere tra loro genera paradossi e obblighi abnormi.
d'altro canto non era facile escludere le piccole UI (un limite di superficie minima sopra cui applicare i requisiti avrebbe generato arbitrarietà, e probabilmente contenzioso nei tribunali: del tipo io che sono 1020 m2 sì, e lui che è 980 m2 no?).
Re: DM requisiti minimi e EN 15232
Anche se la compagnia è ristretta...non sei solo.....
Re: DM requisiti minimi e EN 15232
Beh norme e leggi sono piene di limiti arbitrari, è inevitabile; lo stesso DM prevede taluni requisiti in base a valori di superficie, potenza dei generatori, etc.Ronin ha scritto:un limite di superficie minima sopra cui applicare i requisiti avrebbe generato arbitrarietà, e probabilmente contenzioso nei tribunali: del tipo io che sono 1020 m2 sì, e lui che è 980 m2 no?
Credo che in questo caso sarebbe stato sacrosanto mettere un limite di superficie/volumetria al disotto del quale una valutazione costi-benefici, fatta anche alla brutta, chiarirebbe che non ha alcun senso prevedere un tale livello di automazione.
Tanto per dirne un'altra, il livello B prevede sistemi di regolazione della temperatura per singolo ambiente "con comunicazione", quindi delle normali valvole termostatiche con sensore a liquido non bastano, ci vogliono elettroattuatori comandati da bus...
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Re: DM requisiti minimi e EN 15232
Riesumo questo thread che mi sembra pertinente per sottoporvi un mio punto di vista, e chiedervi se lo condividete oppure no.
Proprio grazie o a causa di questo DM requisiti minimi, sempre più spesso mi trovo a ricevere telefonate da clienti, agenti e installatori che mi chiedono se il prodotto xyz (regolatore o altro dispositivo elettronico) sia conforme alla classe B della EN15232.
Posto così, il quesito è sbagliato.
A mio modesto parere, la EN15232 è una norma che pertiene agli edifici, non ai dispositivi elettronici.
Quindi è il progettista che deve accertarsi se il suo edificio è/deve essere conforme alla classe B, non il fornitore del controllore o regolatore o supervisore.
Ovviamente, per essere conforme alla classe B, il dispositivo elettronico dovrà svolgere alcune funzioni.
Quali sono le funzioni richieste?
Beh, la EN15232 descrive un insieme minimo di funzioni, non esaustivo di tutto ciò che potrebbe essere necessario implementare nell'edificio, così come descritte al punto 5.5 della norma (EN15232:2015).
In particolare, sempre nell'ottica dell'edificio, io potrei fornire uno o più regolatori o supervisori che svolgono una o più delle funzioni richieste dalla classe richiesta all'edificio, nulla sapendo rispetto alla globalità dell'edificio stesso (e cioè, il progettista potrebbe devolvere le funzioni a più regolatori di marche diverse, che integrati ottengono la classe richiesta), ad esempio supervisore Pippo, regolatori ambiente Pluto, gestione illuminotecnica Paperino e schermature motorizzate Topolino. Nessuno dei singoli componenti è in classe B EN15232, ma il sistema lo è.
La mia lettura è corretta?
Proprio grazie o a causa di questo DM requisiti minimi, sempre più spesso mi trovo a ricevere telefonate da clienti, agenti e installatori che mi chiedono se il prodotto xyz (regolatore o altro dispositivo elettronico) sia conforme alla classe B della EN15232.
Posto così, il quesito è sbagliato.
A mio modesto parere, la EN15232 è una norma che pertiene agli edifici, non ai dispositivi elettronici.
Quindi è il progettista che deve accertarsi se il suo edificio è/deve essere conforme alla classe B, non il fornitore del controllore o regolatore o supervisore.
Ovviamente, per essere conforme alla classe B, il dispositivo elettronico dovrà svolgere alcune funzioni.
Quali sono le funzioni richieste?
Beh, la EN15232 descrive un insieme minimo di funzioni, non esaustivo di tutto ciò che potrebbe essere necessario implementare nell'edificio, così come descritte al punto 5.5 della norma (EN15232:2015).
In particolare, sempre nell'ottica dell'edificio, io potrei fornire uno o più regolatori o supervisori che svolgono una o più delle funzioni richieste dalla classe richiesta all'edificio, nulla sapendo rispetto alla globalità dell'edificio stesso (e cioè, il progettista potrebbe devolvere le funzioni a più regolatori di marche diverse, che integrati ottengono la classe richiesta), ad esempio supervisore Pippo, regolatori ambiente Pluto, gestione illuminotecnica Paperino e schermature motorizzate Topolino. Nessuno dei singoli componenti è in classe B EN15232, ma il sistema lo è.
La mia lettura è corretta?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: DM requisiti minimi e EN 15232
siNoNickName ha scritto:La mia lettura è corretta?
I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Linkedin https://www.linkedin.com/in/paolo-savoia-320b1458/
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Re: DM requisiti minimi e EN 15232
Ni' nel senso che se il tuo componente è un attuatore deve supportare almeno le funzioni di comando e controllo previste dalla tabella della norma, altrimenti e' evidentemente non conforme.
Ad es. Se ti chiedono se la tua valvola termostatica e' conforme alla classe B la risposta è no perché e' evidente che non è controllabile da remoto.
Se ti chiedono se la tua valvola motorizzata con radiocomando e' conforme alla classe B la risposta sarà si' purché lo siano anche gli altri componenti del sistema.
Ad es. Se ti chiedono se la tua valvola termostatica e' conforme alla classe B la risposta è no perché e' evidente che non è controllabile da remoto.
Se ti chiedono se la tua valvola motorizzata con radiocomando e' conforme alla classe B la risposta sarà si' purché lo siano anche gli altri componenti del sistema.
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Re: DM requisiti minimi e EN 15232
condivido.Ronin ha scritto:Ni' nel senso che [...]
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: DM requisiti minimi e EN 15232
Io mi sono preso la briga: qualche anno fa SIEMENS organizzava seminari sulla EN 15232
E' una grande rogna: ad ogni modo non lo sa nessuno.
E' una grande rogna: ad ogni modo non lo sa nessuno.
Re: DM requisiti minimi e EN 15232
Se quel nessuno è un puro termotecnico (o similare) e non si attiva per allargare le competenze esecutive (in proprio o in coordinamento);... E' una grande rogna: ad ogni modo non lo sa nessuno.
L'avevo scritto in precedente thread: Il documento (per costruttori e progettisti) di specifica ai sistemi di automazione della EN 15232 è la Guida CEI 205-18 (revisione 2011) e contiene schede esplicative con schemi di principio funzionali (serve conoscenza dei simboli di automazione BACS).