redHat ha scritto:SuperP ha scritto: Per quanto riguarda la seconda domanda hai una matematica opinione
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?
Anche in questo caso non possiamo che prendere come riferimento il Dlgs 141/2016 e intervenire con senso tecnico solo per apportare le informazioni mancanti.
Il riferimento è lo stesso paragrafo di prima dell'art. 5 del Dlgs 141/2016, considerando però con attenzione l'ultima parte sottolineata:
"...Ove tale norma non sia applicabile o laddove siano comprovate, tramite apposita relazione tecnica asseverata, differenze di fabbisogno termico per metro quadro tra le unità immobiliari costituenti il condominio o l’edificio polifunzionale superiori al 50 per cento, è possibile suddividere l’importo complessivo tra gli utenti finali attribuendo una quota di almeno il 70 per cento agli effettivi prelievi volontari di energia termica. "
In sostanza il problema che si pone è: cosa si intende per importo complessivo? Il totale delle spese energetiche o a queste vanno anche aggiunte le spese gestionali-amministrative?
Sappiamo bene che la norma UNI10200 le somma entrambe, ovvero la quota involontaria è calcolata con (versione bozza 2016):
SH,inv=(QH,tot*fH,inv*ce)+(spese amministrative)
Ovvero sono composte dalla porzione (fH,inv) di quota energetica dovuta alla dispersioni di rete, inserite in prima parentesi, e le spese amministrative nella sua interezza.
Questa mi pare la soluzione più corretta, anche perchè ammettiamo il caso che si abbia un anno con rilevanti spese amministrative a causa di qualche progetto o collaudo o sanzione VVF, non sarebbe giusto che tali spese, che riguardano tutti i condomini, debbano caricarsi maggiormente su chi ha avuto maggiori consumi solo perchè magari ha abitato in modo continuativo l'alloggio.
Pertanto a mio parere, come meglio dettagliato nella UNI10200, la quota involontaria del 30% si riferisce alla sola quota energetica a questo onere vanno poi aggiunte tutte le spese gestionali.
Pertanto il metodo corretto a mio parere è il metodo 1 che hai riportato, ma con qualche errore, ovvero:
Millesimi (es. superficie) unità 1 = 200
Sg (spese manutenzione e gestione) 1000€
Se (spese energetica ) 8000€
% quota volontaria = 30%
Metodo 1:
Riparto spese condominiali:
SH,inv (ivolontaria) = 1.000+(8.000*0,3)=3.400€
SH,vol (volontaria) = 8.000*(0,7)=5.600€
Riparto delle quota individuale:
SH,inv,j1=(200/1.000)*3.400=680€ (ovvero a millesimi)
Mentre nella ripartizione individuale della quota volontaria non c'entrano nulla i millesimi
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ma si deve utilizzare il rapporto tra le unità di ripartizione UR registrate dal ripartitore dell'unità immobiliare j rispetto al totale delle unità immobiliari, previsto dalla UNI 10200, ovvero:
SH,vol,j1=(UR,j1/UR,tot)*5.600=xxx€
Se così non fosse a cosa ti servono i ripartitori che hai installato?