Salve, in un appartamento in un piccolo condominio sto eseguendo dei lavori di ristrutturazione in cui si crea un nuovo bagno.
Il proprietario dell'appartamento sottostante mi contesta che le tubazioni di scarico non rispettano la distanza di 1 metro dal confine della sua proprietà.
Ho visto che per edifici condominiali ci sono alcune sentenze in cui viene ammesso il non rispetto dell'art. 889 del codice civile.
Secondo voi esiste un riferimento legislativo "sicuro" o l'ammissibilità dell'intervento può essere stabilita solo a discrezione di un giudice?
Distanza dal confine art. 889
Moderatore: Edilclima
Re: Distanza dal confine art. 889
E' un problema apparentemente banale ma considerato come ragiona la giustizia in Italia (o meglio alcuni perditempo che fanno i consulenti di parte o del giudice) ci starei molto attento. Mi sono imbattuto in questioni simili anni fa con esiti alterni. La conclusione che posso trarre è la seguente: se l'edificio viene costruito tutto insieme non ci sono distanze minime da rispettare in quanto con la costruzione si instaurano automaticamente delle servitù tra i diversi alloggi. Questo però non è il tuo caso perciò conviene andare con i piedi di piombo e acquisire un parere legale circostanziato con riferimenti alla giurisprudenza consolidata.
Re: Distanza dal confine art. 889
Su questo sono d'accordo. Resta il fatto che applicare la distanza di 1 metro in edifici plurifamiliari con unità immobiliari sopra e sotto (oltre che a dx e sx) è praticamente impossibile.