Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

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Tom Bishop
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Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da Tom Bishop »

Sto cercando di chiarirmi le idee circa l'illuminazione minima da assicurare nelle vie di esodo di un albergo soggetto ai controlli di prevenzione incendi. La regola tecnica applicabile DM 09/04/94 e s.m.i. richiede "un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad 1m di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita". Come si debba calcolare tale valore non è però specificato. Si tratta di un valore minimo, di un illuminamento medio (come Em della UNI1838), lo devo assicurare su tutta la larghezza della via di esodo, in tutti i punti di un ambiente comune? Ho cercato parecchio, ma con scarso successo.
Chiedo ai più esperti come si comportano in questi casi.
Tom Bishop
paolo m
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da paolo m »

L'orientamento è ormai di far riferimento alle norme tecniche di pertinenza. A questo proposito il nuovo codice di prevenzione incendi (DM 3 agosto 2015) in relazione alla illuminazione di sicurezza si limita ad affermare:
" ...
2. L'impianto di illuminazione di sicurezza deve assicurare un livello di illuminamento
sufficiente a garantire l'esodo degli occupanti, conformemente alle indicazioni
della norma UNI EN 1838."


In pratica, fermi i valori di illuminamento stabiliti dalle vigenti norme verticali, per le modalità di calcolo farei riferimento alla norma UNI EN.
Tom Bishop
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da Tom Bishop »

Grazie Paolo della risposta. D'accordo Paolo per le modalità di calcolo. Ma i 5 lux li consideri come livello minimo o come livello medio?
Tom Bishop
paolo m
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da paolo m »

Mi rifarei appunto alla UNI EN 1838. Che per le vie d'esodo (vedi art. 4 e dintorni ...) parla di fatto di illuminamento medio, tenendo conto della distinzione che fa fra linea centrale e banda centrale.
Se sei interessato ad approfondire l'argomento ti suggerirei la lettura di un testo che ho trovato abbastanza completo ed esaustivo:
"Illuminazione di sicurezza" ediz. TNE (guida blu n. 17)
Tom Bishop
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da Tom Bishop »

paolo m ha scritto: Se sei interessato ad approfondire l'argomento ti suggerirei la lettura di un testo che ho trovato abbastanza completo ed esaustivo:
"Illuminazione di sicurezza" ediz. TNE (guida blu n. 17)
Si grazie, ce l'ho e me lo sono guardato, ma i dubbi permangono. Anche io sono d'accordo con te che valga la pensa considerare l'illuminamento medio, ma non vorrei incorrere in qualche funzionario troppo zelante.
Tom Bishop
paolo m
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da paolo m »

Per quanto non possa far testo quando mi è capitato di parlarne con qualche dirigente dei VVF, ultimamente in occasione del corso di aggiornamento, ho riscontrato il convincimento, e non solo in questo specifico ambito, che in assenza di vincoli di legge cogenti è corretto ed opportuno far riferimento alle norme tecniche. Da aggiungere, sempre in merito all'illuminazione di sicurezza, che più d'uno riconosceva che i valori fissati dai vari DM, oltre che non ben definiti dal punto di vista applicativo, sono eccessivi se rapportati alla normativa tecnica europea.
Tom Bishop
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da Tom Bishop »

paolo m ha scritto: sono eccessivi se rapportati alla normativa tecnica europea.
Concordo...
Tom Bishop
Ronin
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da Ronin »

normalmente noi gli impianti li collaudiamo con simulazione di esodo, ovvero percorriamo le vie di esodo con il luxmetro in mano: se il valore non scende sotto 5, il collaudo è positivo (e vale secondo me ben più di un esame progetto con esito positivo)
lbasa
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da lbasa »

... Anche io sono d'accordo con te che valga la pensa considerare l'illuminamento medio, ma non vorrei incorrere in qualche funzionario troppo zelante.
Purtroppo questo esatto zelo (definito in genere dai VVFF come posizione a favore della sicurezza) è capitato quest'anno ad un progettista ingegnere in provincia di Trento (contestato appunto il valore minimo di illuminamento puntuale).
... ultimamente in occasione del corso di aggiornamento, ho riscontrato il convincimento, e non solo in questo specifico ambito, che in assenza di vincoli di legge cogenti è corretto ed opportuno far riferimento alle norme tecniche. ....
Per aggiungere benzina sul fuoco nell'oggettivare la definizione di illuminamento richiesto: la norma CEI sulla realizzazione degli impianti elettrici è la 64-8; nella parte 7 (ambienti particolari) c'è il capitolo 752 "IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI PUBBLICO SPETTACOLO E DI NTRATTENIMENTO"; non è Esercizio Alberghiero ma è un esempio di requisito.
Nel paragrafo sull'illuminazione di sicurezza c'è il testo:
"L’illuminamento minimo non deve risultare, su un piano orizzontale ad 1 m di altezza dal piano di calpestio, inferiore a 5 lx in corrispondenza delle scale e delle porte e a 2 lx in ogni altro ambiente al quale abbia accesso il pubblico."
Non sono solo i DM ad essere disordinati sulle definizioni.
Tom Bishop
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da Tom Bishop »

lbasa ha scritto: Purtroppo questo esatto zelo (definito in genere dai VVFF come posizione a favore della sicurezza) è capitato quest'anno ad un progettista ingegnere in provincia di Trento (contestato appunto il valore minimo di illuminamento puntuale).
La contestazione gli è arrivata per verifica con luxmetro o per controllo dei calcoli illuminotecnici?
Tom Bishop
lbasa
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Re: Illuminazione di sicurezza per l'esodo negli alberghi

Messaggio da lbasa »

Per la seconda (con contributo delle riflessioni e mantenimento 0,8).
Lingua batte dove il dente duole: viene spesso da pensare che consegnare documenti di calcolo dedicati peggiora il rischio di contestazione (l'Esaminatore vede fisicamente il numero minLux e si spaventa per la decisione che deve prendere Lui), un geometra se la sarebbe cavata con l'asseverazione della frase prescrittiva in CertImp (o meglio se la cava l'Esaminatore che non vede la polvere sotto il tappeto).
normalmente noi gli impianti li collaudiamo con simulazione di esodo, ovvero percorriamo le vie di esodo con il luxmetro in mano: se il valore non scende sotto 5, il collaudo è positivo (e vale secondo me ben più di un esame progetto con esito positivo)
Guardo il certificato di taratura ISO di un buon luxmetro e vedo a 5 lux:
- errore ammesso: +- 2 lux (è la dichiarazione di targa di quello strumento, cioè quello per il quale lo si acquista);
- errore misurato: 0 lux;
- incertezza di misura: 1,4 lux
Ammesso che il luxmetro utilizzato abbia taratura con tracciabilità primaria, quando leggiamo 5 lux cosa concludiamo?
E' proprio vero che il miglior lavoro del mondo è quello del Politico.

P.S.: ho parlato di certificato di taratura? what? :shock:
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