ristrutturazione edificio sopra 1000mq ai sensi DLgs 192

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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Kia
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ristrutturazione edificio sopra 1000mq ai sensi DLgs 192

Messaggio da Kia »

Cari colleghi, mi trovo a dover fare la verifica ai sensi DLgs 192 per un edificio di questo tipo:
- ristrutturazione completa palazzina con sup. maggiore di 1000mq
- realizzazione n.11 appartamenti
- rifacimento impainto termico e installazione caldaiette autonome
- richiedente (committente): impresa di costruzioni - edificio destinato alla vendita.
Secondo voi:
- devo verificare le trasmittanze di tutti gli elementi edilizi, anche quelli che in teoria il committente e il progettista non vorrebbe modificare (es. alcuni solai, alcuni tamponamenti,...) oppure verifico le trasmittanze solo per le parti in rifacimento e verifico il FAEP globale dell'edificio (condizione probabilmente irraggiungibile), oppure siamo tenuti al solo rispetto delle trasmittanze degli elementi di involucro soggetti a ristrutturazione?;
- per la verifica igrometrica devo considerare anche gli elementi che non verranno modificati o no? e posso procedere secondo DLgs 311 o siamo vincolati al rispetto del 192?
- Per procedere alla verifica di ogni singola unità immobiliare in modo indipendente (riscaldamento autonomo) come considero le temperature dei vicini (riscaldati, non riscaldati) ?
-preparo un unica pratica- relazione in cui sono contenute le spacifihe analisi per ogni appartamento?
grazie fin da ora per i vostri preziosi contributi e a buon rendere.
KIA
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tizicor
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Messaggio da tizicor »

Per prima cosa, studiando bene il progetto, dovresti individuare l'ambito di intervento e magari scriverlo nelle premesse alla relazione che depositi:

Per stare tranquillo io direi: Art. 3 comma 2, lettera a 1 (anche se non ho visto il progetto)

Se pensi che l'intervento non rientra nella applicazione integrale, lo inquadrerai, sempre all'interno dell'art. 3, dove ti pare corretto, ma sempre motivando adeguatamente.
Kia
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Messaggio da Kia »

tizicor ha scritto:Per prima cosa, studiando bene il progetto, dovresti individuare l'ambito di intervento e magari scriverlo nelle premesse alla relazione che depositi:

Per stare tranquillo io direi: Art. 3 comma 2, lettera a 1 (anche se non ho visto il progetto)

Se pensi che l'intervento non rientra nella applicazione integrale, lo inquadrerai, sempre all'interno dell'art. 3, dove ti pare corretto, ma sempre motivando adeguatamente.
E' proprio quello il problema principale: Art.3 c.2 lettera a1 parla di ristrutturazione globale di edificio con sup. maggiore di 1000 mq, ed io pensavo di essere in questa condizione; ma il dubbio principale che mi è venuto è questo: se non si ha intenzione di ristrutturare tutti i componenti edilizi di involucro, sono ancora in questo ambito? In tal caso cosa devo verificare, comunque tutti gli elementi? Se si, di fatto si è obbligati a ristrutturare tutto.
Mi spiego meglio: intenzione della committenza è di tenere la muratura di tamponamento (portante) dell'edificio con solo rifacimento intonaco, procedere quindi alla sostituzione di serramenti, apertura di alcune nuove finestre, rifacimento tetto, realizzazione di tramezzature interne.
Ovviamente i committenti sono portati a fare il minimo indispensabile, quindi ristrutturare i componenti interessati da problemi strutturali o di finizione rilevanti, per tutto il resto si parla di piccole cose. Il discorso è che la superficie utile supera i 1000mq, quindi inquadrare l'edificio in lettera c, mi sembra un azzardo. D'altro canto se non si tratta di demolizione e ricostruzione, difficilmente ci si trova nella condizione di ristrutturazione integrale d'involucro se non obbligati dalla legge sull'energia.
Cosa ne pensate? Cosa fareste?
KIA
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tizicor
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Messaggio da tizicor »

Secondo me siamo sull'Art.3 comma 2 lettera a1
e condivido che "inquadrare l'edificio in lettera c, mi sembra un azzardo"

Peraltro, anche se l'ambito fosse Art. 3 comma 2 lettera c1, devi comunque rispettare le trasmittanze minime (allegato I comma 2).

Al committente ricorda che esiste la certificazione energetica e che ci sono anche i requisiti acustici passivi da rispettare (DPCM 5.12.97).
ASTRO
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Messaggio da ASTRO »

Su lavoro analogo io ho apllicato art.3 c.2 c1

1) ristrutturazioni totali o parziali, manutenzione straordinaria dell’involucro
ampliamenti volumetrici all’infuori di quanto già previsto alle lettere a) e b);

O muri esterni che temngo facendo solo le malte secondo me non sono ristrutturazione integrale
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tizicor
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Messaggio da tizicor »

Se rifai gli intonaci esterni dovresti rispettare le trasmittanze minime (allegato I comma 2)
Lo steso dicasi per le altre strutture (copertura, solai, serramenti) su cui inevitabilente intervieni, anche per il rispetto (MOLTO IMPORTANTE) dei requisiti acustici passivi (DPCM 5.12.97).
Quindi, a mio avviso, non vedo grandi differenze nell'applicare a1 o c1, bisogna isolare bene in ogni caso.
ASTRO
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Messaggio da ASTRO »

Nle mio caso mantengo i muri esterni in sasso e mattoni di vari spessori da 40 a 55 e per arrivare alla U prescitta ssareio costretto ad un cappotto con relative problematiche di diostanza esterne.
Quindi ho ritenuto corrertto usare comunque mante isolati per i muri esterni e far rientrare nell U prescitta tutte le altre strutture che vado a costruire. la comissioon edilizia me lo ha approvato così
ASTRO
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Messaggio da ASTRO »

Scusa gli errori di ortografia mi faccio schifo da solo
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tizicor
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Messaggio da tizicor »

Penso che nessuno avrà da obiettare su queste "sottigliezze" che vediamo solo noi.
La normativa è confusa, interpretabile e, mancando i decreti attuativi, non si è passibili di sanzioni (così almeno mi ha detto un avvocato).
Le mie perplessità sono per il fatto che si superano i 1000 mq e ci sono diverse unità immobiliari, fonte di possibili contenziosi.

P.S. la commissione edilizia (dove esiste ancora) non APPROVA, da solo un PARERE.
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