Il punto E.10 definisce il fabbisogno ideale di energia termica utile Qh,id,cli rimandando alla UNI TS parte 1, e fin qui tutto bene, c'è allineamento tra le norme ed è chiaro come calcolare tale valore (si tratta del fabbisogno "puro" dell'involucro, senza nessuna incidenza dovuta agli impianti).
Questo termine serve a calcolare i millesimi di fabbisogno delle singole UI per la ripartizione delle spese per consumo involontario (vedasi paragrafo 10).
Il punto E.7 definisce poi il fabbisogno di energia termica utile Qh,cli come somma di:
- fabbisogno ideale netto Qid,net,cli
- perdite di emissione
- perdite di regolazione
Qui abbiamo una divergenza grossa rispetto alle UNI TS: il termine così calcolato infatti viene lì definito fabbisogno effettivo
Questo termine serve a calcolare due cose:
- il consumo volontario delle singole UI nel prospetto previsionale
- i termini Kcli e Kacs da utilizzare ogniqualvolta un singolo contacalorie misura energia destinata ad entrambi i servizi (riscaldamento e acs).
Fin qui errore veniale, se non fosse che al punto E.11 ricompare questo fantomatico fabbisogno utile (non ideale) Qh,cli.
Peccato che in questo caso la sommatoria di calcolo preveda:
- fabbisogno ideale netto Qid,net,cli
- perdite di emissione
- perdite di regolazione
- perdite di distribuzione della singola unità immobiliare
Questo termine non trova eguali all'interno delle UNI TS, in quanto non esiste un fabbisogno calcolato "a piè appartamento", cioè con le perdite di distribuzione calcolate soltanto per la parte interna all'unità immobiliare (calcolate come? con metodo analitico?). Inoltre come si spiega che in un paragrafo il termine di perdite di distribuzione non c'è e in un altro c'è?
Non bastasse ancora, arriviamo a punto E.12... qui si calcola il fabbisogno utile riferito all'intero edificio (gli altri due erano riferiti alle singole unità immobiliari). Solita sommatoria, questa volta con i seguenti termini:
- fabbisogno ideale netto Qid,net,cli
- perdite di distribuzione dell'intero edificio
- perdite di accumulo
E questo termine cosa mi dovrebbe rappresentare? Il classico Qh,gn,out delle UNI TS? No, perché mancano le perdite per emissione e regolazione.
E poi, com'è possibile che per la singola unità immobiliare tengo conto di tali perdite, e per il fabbisogno dell'intero edificio (che mi aspetto essere la somma dei singoli fabbisogni) no?
La domanda che voglio porre è dunque: come vi regolate voi colleghi abituati a macinare fior di contabilizzazioni (astenersi dilettanti
