Salve a tutti,
non essendo ferratissimo in materia a volte ho quesiti che capisco benissimo per qualcuno siano semplici da spiegare ma purtroppo l'esperienza si fa col tempo.... pertanto mi trovo a chiedere:
- secondo voi, se io ho un deposito esistente di materiale soggetto ai VVf, l'anello di idranti chi deve calcolarlo? mi spiego meglio, nell'esame di progetto lo schema dell'anello, il posizionamneto degli idranti in questo caso uni45 lo faccio tranquillamente con la UNI10779, però quando poi vado a fare la scia devo allegare il progetto dell'impianto (in questo caso con la vasca e sistema pompaggio) con relativo collaudo devo farlo sempre io oppure lo fa il tecnico della ditta che installerà l'impianto?
- altro quesito altro caso....... se l'anello esiste già basta il collaudo in fase di presentazione scia o comunque devo rifare la progettazione? posso scrivere il relazione che l'anello esistente era gia stato accettato dal comando con pratica precedente?
Nel caso in cui tocchi a me, consigliatemi un software (possibilmente gratuito)
Grazie
Idranti , calcolo a chi spetta
Moderatore: Edilclima
Re: Idranti , calcolo a chi spetta
In fase di valutazione progetto devi produrre la Specifica dell'impianto, che è poco meno di un progetto esecutivo.
L'impianto antincendio rientra tra quelli soggetti a DM 37/08: lì è scritto quando il progetto può essere redatto dal responsabile dell'impresa e quando invece dal tecnico abilitato (sempre nel caso di attività sotto VVF).
Se l'impianto è esistente e non serve modificarlo per coprire esigenze diverse, si può fare una verifica strumentale delle prestazioni come per i rinnovi ed eventualmente si rifa la prova in pressione. Con l'asseverazione tieni conto che certifichi l'ottemperanza alle norme di p.i., quindi anche il corretto funzionamento dell'impianto.
L'impianto antincendio rientra tra quelli soggetti a DM 37/08: lì è scritto quando il progetto può essere redatto dal responsabile dell'impresa e quando invece dal tecnico abilitato (sempre nel caso di attività sotto VVF).
Se l'impianto è esistente e non serve modificarlo per coprire esigenze diverse, si può fare una verifica strumentale delle prestazioni come per i rinnovi ed eventualmente si rifa la prova in pressione. Con l'asseverazione tieni conto che certifichi l'ottemperanza alle norme di p.i., quindi anche il corretto funzionamento dell'impianto.