buongiorno
un condominio mi ha chiesto la redazione del progetto di contabilizzazione, avvisandomi che sono presenti situazioni non sanate (chiusure di balconi, con alcuni condomini che hanno anche modificato la rete del riscaldamento per mettere dei termosifoni negli ex balconi).
Ho letto che si è orientati a considerare, per il fabbisogno energetico, l'edificio originale, ma si faceva sempre riferimento a finestre e cappotti. In caso di ampliamenti, leciti e non leciti, come mi dovrei comportare?
A logica, un ampliamento lecito, lo potrei considerare come un nuovo stato iniziale del condominio, ma situazioni non lecite? non posso certo certificare un abuso.
mi potete dare dei chiarimenti in merito, o come vi tutelereste
uni 10200 e abuso edilizio
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marcello60
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Re: uni 10200 e abuso edilizio
Personalmente ho scelto, anche per questo motivo, di considerare l'edificio nello stato attuale. Indipendentemente dal fatto che le opere di ampliamento o modifica siano lecite o meno.
Non credo che redigere i nuovi mm per riscaldamento secondo UNI sia certificare un abuso edilizio: qui si tratta solo di far pagare il giusto a chi si è "allargato", non importa se più o meno lecitamente.
Non credo che redigere i nuovi mm per riscaldamento secondo UNI sia certificare un abuso edilizio: qui si tratta solo di far pagare il giusto a chi si è "allargato", non importa se più o meno lecitamente.
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Re: uni 10200 e abuso edilizio
Normalmente sarei contrario, ma in questo caso, essendo stati aggiunti locali e impianti, sono d'accordo.marcello60 ha scritto:Personalmente ho scelto, anche per questo motivo, di considerare l'edificio nello stato attuale. Indipendentemente dal fatto che le opere di ampliamento o modifica siano lecite o meno.
In alternativa, rifiuterei l'incarico.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: uni 10200 e abuso edilizio
Stato attuale contenente tutte le variazioni che sono state approvate dall'assemblea; in caso di abusi segnalazione al condominio per le decisioni del caso.
Re: uni 10200 e abuso edilizio
Se vi sono stati ampliamenti volumetrici e l'impianto termico è stato ampliato o modificato, non si può non tenerne conto.
Il fatto che siano leciti o meno non riguarda l'applicazione della contabilizzazione.
Poi è giusto comunicare la cosa al condominio, contestualmente alla redazione dei nuovi millesimi.
Cosa verrà fatto in proposito non è affar nostro (a meno di incarichi specifici).
Il fatto che siano leciti o meno non riguarda l'applicazione della contabilizzazione.
Poi è giusto comunicare la cosa al condominio, contestualmente alla redazione dei nuovi millesimi.
Cosa verrà fatto in proposito non è affar nostro (a meno di incarichi specifici).
Re: uni 10200 e abuso edilizio
Io non agirei d'ufficio senza istruzioni specifiche di assemblea o amministratore. Ci sono sempre gli articoli 68 e 69 del regolamento attuativo del CC di mezzo.
Re: uni 10200 e abuso edilizio
Quindi ritieni che se l'ampliamento dovesse rimanere al di sotto del 20% del fabbisogno dell'unità immobiliare, potremmo infischiarcene e continuare a fare riferimento alle condizioni ab origine dell'edificio ?
Re: uni 10200 e abuso edilizio
Diciamo che può essere una conclusione difendibile; ma in primis io ritengo essenziale chiarire bene cosa è in regola e cosa no ed in caso di abusi direi ad amministratore ed assemblea di formalizzarmi come procedere, fatto salvo che per conto mio le situazioni irregolari vanno sanate prima di procedere con qualsivoglia ripartizione millesimale. Ricordiamoci che anche la tabella dei millesimi di proprietà è coinvolta nel calcolo delle ripartizione dei costi per riscaldamento.Terminus ha scritto:Quindi ritieni che se l'ampliamento dovesse rimanere al di sotto del 20% del fabbisogno dell'unità immobiliare, potremmo infischiarcene e continuare a fare riferimento alle condizioni ab origine dell'edificio ?
Al solito, in Italia siamo costretti a ragionare su situazioni illogiche che in molti altri paesi evoluti sarebbero irreali.