AQE: 1 edificio, 2 caldaie
Moderatore: Edilclima
AQE: 1 edificio, 2 caldaie
Problema: devo redarre un AQE x la vendita di un edificio che è servito da due caldaie: che devo fare? due AQE? anche se non ho due appartamenti?
Re: AQE: 1 edificio, 2 caldaie
per quale motivo 2 AQE?samaba ha scritto:Problema: devo redarre un AQE x la vendita di un edificio che è servito da due caldaie: che devo fare? due AQE? anche se non ho due appartamenti?
1 solo AQE, con la somma delle potenze installate. Poi scrivi che ci sono due caldaie, da tot kW, alimentate a qualllo che è e indichi i due rendimenti alla potenza nominale.
come si suol dire .. .attacca l'asino dove vuole il padrone.
In effetti col sw puoi, per lo stesso appartamento o edificio, inserire due generatori, ognuno dei quali serve una zona (che poi in questo caso le zone avranno le stesse caratteristiche). Il risultato che ti propone il sw sono appunto due AQE, uno per ogni generatore utilizzato ... che complicazione, non è più facile fare la somma dei risultati dal momento che l'appartamento / edificio è uno solo? (ovviamente con la medesima destinazione d'uso).
In effetti col sw puoi, per lo stesso appartamento o edificio, inserire due generatori, ognuno dei quali serve una zona (che poi in questo caso le zone avranno le stesse caratteristiche). Il risultato che ti propone il sw sono appunto due AQE, uno per ogni generatore utilizzato ... che complicazione, non è più facile fare la somma dei risultati dal momento che l'appartamento / edificio è uno solo? (ovviamente con la medesima destinazione d'uso).
Ma siamo pazzi? In tutti i condomini che abbiamo trasformato nella maggior parte si tratta di impianti a cascata da 4 a 6 caldaie !!! cosa dovrà fare il certificatore? minimo 4 o 6 certificati X in numero di appartamenti simili?fabriziop ha scritto:come si suol dire .. .attacca l'asino dove vuole il padrone.
In effetti col sw puoi, per lo stesso appartamento o edificio, inserire due generatori, ognuno dei quali serve una zona (che poi in questo caso le zone avranno le stesse caratteristiche). Il risultato che ti propone il sw sono appunto due AQE, uno per ogni generatore utilizzato ... che complicazione, non è più facile fare la somma dei risultati dal momento che l'appartamento / edificio è uno solo? (ovviamente con la medesima destinazione d'uso).
Quoto alla grande Jerryluis, ed aggiungo nei condomini ci sono anche generatori per solo risc. e per sola ACS, come si potrebbero fare due CE ?jerryluis ha scritto:Ma siamo pazzi? In tutti i condomini che abbiamo trasformato nella maggior parte si tratta di impianti a cascata da 4 a 6 caldaie !!! cosa dovrà fare il certificatore? minimo 4 o 6 certificati X in numero di appartamenti simili?fabriziop ha scritto:come si suol dire .. .attacca l'asino dove vuole il padrone.
In effetti col sw puoi, per lo stesso appartamento o edificio, inserire due generatori, ognuno dei quali serve una zona (che poi in questo caso le zone avranno le stesse caratteristiche). Il risultato che ti propone il sw sono appunto due AQE, uno per ogni generatore utilizzato ... che complicazione, non è più facile fare la somma dei risultati dal momento che l'appartamento / edificio è uno solo? (ovviamente con la medesima destinazione d'uso).
Lasciamoli stare questi, poi alla prima contestazione parte una belal denuncia per non conformità dei loro algoritmi con le norme UNI europee, le norme nazionali (badate bene non parlo di limiti massimi e minimi), voglio veder come ne escono ...fabriziop ha scritto:Sono d'accordo con voi, un solo AQE, ma andateglielo a spiegare a quelli del CENED ...
Vi siete letti le faq!! nel nuovo DRG viene detto che vale il decreto lombardo, sulle faq ci dicono di fare quel C...zo che vogliamo basta scegliere il limite più restrittivo tra regione e norma di Stato!!
Come dire :"so tutti ca..i vostri"!!
Il problema non è la restrizione del limite cioè valore di trasmittanza per intenderci.. è ce in un caso usi l enorme UNI nell'altro usi un software (sei obbligato perchè non puoi fare ameno di inviare il cnd e la delibera della regione) che è in contrasto con la normativa europea, è in contrasto con i principi della fisica!!!fabriziop ha scritto:Già, hai detto bene, siccome poi sono tutti c...i del tecnico, occorre stare bene attenti a quel che si fa ... in un altro argomento scrivevo che secondo me è meglio comunque tenersi su "ragionamenti" il più restrittivi possibile in caso di discordanza tra decreti regionali e 192.
E' la differenza tra chi sbaglia di poco le previsioni, ma ha un algoritmo di calcolo corretto e chi usa quelli che il mio prof. chiamava coefficienti di ignoranza molto grandi quanto meno sapete.
es. mi è capitato di assistere ad uno che calcolava la produzione di vapore di un generatore usando tutti (lui li chiamava coefficienti di trasformazione, di sicurezza; io non capivo una mazza del legame che avessero, chiedevo se si trattava di surriscaldato o meno e nessuno mi sapeva rispondere.. però affermava che con quei coefficienti otteneva il risultato giusto).
Ecco il cened ha lo stesso approccio, prima ci insulta, poi usa tutti i coefficienti di vatte la pesca e ti escono dei numeri a stima...
fai un intervento e non capisci perchè non cambia nulla, ne provi un'altro e non puoi valutarne gli effetti, però con questo strumento esprimi un giudizio, magari sull'operato di un'altro. Ho usato l'EC per un paio di diagnosi di recente... ho chiesto successivamente i consumi reali di tanti più anni, ho provato a crearmi una tabella dei GG reali e comprenedere le differenze rispetto il calcolo. Ci credete che tornava tutto? Ora mi chiedo, voi come tecnici vi sentite di dare dei consigli sulla base di questa simulazione? pre-decreto lombardo avrei detto Sì e ora? Rispondo Nì o So. nel senso che devo dire... signori la tecnica vi consiglia di fare così, però vi metto in guardia perchè se arriva il certificatore che deve usare la porcata cened escono questi numeri. Voi avete consumi secondo la porcata cened? Assolutamente no! come le vostre bollette dimostrano ... quindi signori qui finisce la funzione del tecnico...
La gente rimane sbalordita da ciò, già fai fatica a fare capire perchè è il caso di fare dei sacrifici per un investimento, poi ti arriva la regione che ti da dei numeri che non rispecchiano la realtà di quell'edificio...
A me utente che mi frega che 10 persone possano replicare lo stesso numero se quel numero non traduce correttamente le mie esigenze e la mia realtà?! Ho avuto una contestazione da parte di un certificatore uscito da un corso della regione (luinon faceva progettazione di impianti) che mi contestava del perchè non ho messo le caldaie in centrale termica ma all'esterno in cassoni... praticamente facendomi passare per incompetente di fronte ai condomini....
Ora un po' ho sopportato poi però sbotto, e ho dovuto uscire con la mia solita piallatina abbastanza burbera dimostrando a tutti che stava dicendo tante cosa teoricamente corrette, ma semplicemente inapplicabili perchè si scontrava con le norme di prevenzioni incendi e non le avrebbe potute rispettare... oppure obbligava ad espropri di box
Questa somma mente ha preso la propria valigia, la propria targhetta colorata ed è scappata piangendo!!
Non posso fare dei torti neanche a lei perchè se per fare certi lavori uno può venire dal mondo artistico e 72 ore di corso, un'altro dall'agricoltura e 72 ore di corso il sottoscritto da almeno 5 anni di smazzi tecnici (ingegneria meccanica) e continuo aggiornamento professionale da varie fonti e mi auguro che non dovrò farmi il corso regionale (confido nei decreti nazionali)...
Probabilmente una visione diversa dei problemi c'è ed è motivata...
Re: AQE: 1 edificio, 2 caldaie
Devi fare due aqe soltanto se le due caldaie riscaldano zone diverse, anche se dello stesso appartamento.samaba ha scritto:Problema: devo redarre un AQE x la vendita di un edificio che è servito da due caldaie: che devo fare? due AQE? anche se non ho due appartamenti?