Negozi distaccati

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

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SimoneBaldini
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Negozi distaccati

Messaggio da SimoneBaldini »

In un caso in cui al piano terra ci sono negozi distaccati dall'impianto e con impianti autonomi (pdc ecc..), le spese di manutenzione ecc.. le devono pagare? Come valutate il fabbisogno se l'impianto non è collegato al centralizzato? Oppure non pagano piu' nulla?
barabba
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da barabba »

A questo mi seto di rispondere anch'io dopo un interessante incontro di 4 ore con un avvocato molto preparato (avv. riccio) dal titolo "ASPETTI GIURIDICI E LEGALI SULLA CONTABILIZZAZIONE CALORE" che ha chiarito molti punti per me oscuri e aperto il vaso di pandora sulla nuova UNI 10200...
Comunque, occorre distinguere tra bene e servizio: il bene è l'impianto, il servizio è il calore che arriva dall'impianto.
Tu staccandoti dal centralizzato (perchè diventi autonomo o perchè sezioni e non riscaldi più per esempio un box), cessi di godere del servizio ma non del bene, anche perchè nessuno può essere privato di un bene, neanche in caso di unanimità nelle assemblee di condominio. Anche perchè un domani, quel rubinetto potrebbe essere riaperto, regione Lombardia potrebbe togliere il divieto di scaldare taverne, box e mansarde, ecc ecc, quindi se tu avevi un box riscaldato e ti sei staccato, paghi le opere di manutenzione straordinaria e ordinaria per quanto concerne la quota fissa, diciamo il consumo involontario anche se il termine non è corretto.
Se servisse comunque ho delle dispense, che se rispecchiano il corso sono molto interessanti...
ciao Gianluca
SimoneBaldini
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da SimoneBaldini »

So che è materia piu' giuridica che tecnica. Nel caso si dovessero calcolare i fabbisogni, e l'impianto non esiste ma ne esiste uno autonono, lo calcolate separatamente come autonomo o ipotizzando l'impianto nel negozio. Inoltre questi negozi non erano collegati sotto le colonne montanti, ma avevano una linea indipendente che partiva dalla centrale e forniva dei fancoil, quindi per questi ci sarebbe la contabilizzazione diretta da fare ed ovviamente la quota involontaria sarebbe già dentro questa misurazione.
HUGO
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da HUGO »

Io faccio due tabelle millesimali, una con e una senza il distaccato spiegando la situazione poi decidano loro (mministatore, condomini, assemblea) il dafarsi, ci mancherebbe anche di entrare in certe beghe...
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !
SimoneBaldini
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da SimoneBaldini »

Ma quella con i fabbisogni come li valuti se effettivamente non hai l'impianto?
Inoltre in questo caso specifico avevano una linea indipendente che partiva dalla centrale, quindi si sarebbe dovuto montare un contabilizzatore e condabilizzare a monte comprensivo di quota involontaria.
HUGO
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da HUGO »

SimoneBaldini ha scritto:Ma quella con i fabbisogni come li valuti se effettivamente non hai l'impianto?
Inoltre in questo caso specifico avevano una linea indipendente che partiva dalla centrale, quindi si sarebbe dovuto montare un contabilizzatore e condabilizzare a monte comprensivo di quota involontaria.
I fabbisogni ,da cui derivano le tabelle millesimali sono di energia netta, e non primaria quindi al netto dell'impianto.
UNI 11300....no grazie, non faccio fumo !
SimoneBaldini
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da SimoneBaldini »

E' vero ma qualcosa dovrai comunque inventarci per farci i calcoli. Quindi ipotizzi un impianto.
Ma nel caso specifico, dove hai una linea che parte dalla centrale tecmica indipendente, dove dovresti montarci un contabilizzatore diretto la quota involontaria non è mica già misurata dal contabilizzatore?
HUGO
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da HUGO »

Non capisco...
Pei i distaccati la quota a consumo non esiste
La quota fissa (se si vuole addebitare) la si ripartisce con la tabella millesimale calcolata come UNI 10200, cioè col fabbisogno netto dell'edificio senza
cosiderare nessun tipo di impianto...qual'è il problema ?
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SimoneBaldini
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da SimoneBaldini »

I negozi avevano una linea idraulica che andava ad alimentare direttamente quelle zone, mentre gli appartamenti hanno un'altra linea che poi si sviluppa in colonne montanti. Nel progetto dovrei prevedere un contabilizzatore per la linea negozi e uno per la linea appartamenti con radiatori. Chiaramente la linea radiatori che misurerai dei kWh la dividerai in volontaria ed involontaria secondo il fabbisogno teorico, la linea negozi hai già il consumo complessivo volontario+involontario minurato in kWh, quindi non dovrai applicare nessuna quota involontaria. Essendo questi distaccati non consumeranno ne volontaria ne involontaria perchè la linea che disperde non viene riscaldata. Non so se ho reso l'idea ma soprattutto non so se è corretto questo sviluppo.
moebius
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da moebius »

beh però loro non devono aggravare le spese degli altri, dunque secondo la legge devono pagare la manutenzione ordinaria straordinaria e la quota involontaria come se fossero ancora attaccati. Non ha senso misurare i loro consumi con un contabilizzatore diretto, se tanto non c'è adduzione di acqua calda/fredda che senso ha? Un giorno volendo si potranno riattaccare. Senza contare che il loro impianto autonomo in alcune regioni sarebbe "illegale" (vedi Piemonte...)
SimoneBaldini
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da SimoneBaldini »

Ovviamente spese per manutenzione e riparazione devono pagarle. Il mio dubbio è la quota involontaria. Cioè se nel progetto io prevedo un contabilizzatore diretto perchè hanno la possibilità d'installarlo, ovviamente a queste unità non vado ad attribuire la quota involontaria, quindi se non scaldo per nulla la zona queste unità non hanno quota involontaria. E' corretto il ragionamento?
Non è che abbiamo proprio un impianto autonomo, il fatto è che uno è una sala scommesse SISAL che ovviamente deve avere un impianto autonomo dato che anche d'inverno hanno bisogno di condizionare il piu' delle volte e l'altro è un negozio vuoto da innumerevole tempo.
Tra l'altro avendo queste unità distaccate va tutto a vantaggio del condominio in termini di rendimento del generatore dato che possono viaggiare con termoregolazione diretta in caldaia, cosa che se dovessero scaldare anche i negozi con termoventilanti e fan coil questo non potrebbero farlo.
Anni fa' avevo un condominio di 30 unità dove l'ultimo piano essendo un attico avevano diramato dalla centrale termica una tubazione diretta che andata al 7°piano a servire dei termoventilanti. Il condominio era costretto a tenere la caldaia a 70°C sempre per permettere all'ultimo piano di riscldarsi. Alla riqualificazione generale abbiamo staccato l'ultimo piano rendendolo autonomo così si è potuto sfruttare caldaie a condensazione per il resto del condominio che avevano caloriferi tradizionali. Inoltre questa tubazione che attraversava tutto il condominio per andare in copertura a 70°C fissi per tutta la stagione era uno spreco immenso. Non so se a suo tempo fosse stato corretto in termini "legali" fare questo distacco, ma posso garantirvi che questa soluzione ha portato immensi benefici in termini di resa al condominio.
jerryluis
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da jerryluis »

barabba ha scritto:A questo mi seto di rispondere anch'io dopo un interessante incontro di 4 ore con un avvocato molto preparato (avv. riccio) dal titolo "ASPETTI GIURIDICI E LEGALI SULLA CONTABILIZZAZIONE CALORE" che ha chiarito molti punti per me oscuri e aperto il vaso di pandora sulla nuova UNI 10200...
Comunque, occorre distinguere tra bene e servizio: il bene è l'impianto, il servizio è il calore che arriva dall'impianto.
Tu staccandoti dal centralizzato (perchè diventi autonomo o perchè sezioni e non riscaldi più per esempio un box), cessi di godere del servizio ma non del bene, anche perchè nessuno può essere privato di un bene, neanche in caso di unanimità nelle assemblee di condominio. Anche perchè un domani, quel rubinetto potrebbe essere riaperto, regione Lombardia potrebbe togliere il divieto di scaldare taverne, box e mansarde, ecc ecc, quindi se tu avevi un box riscaldato e ti sei staccato, paghi le opere di manutenzione straordinaria e ordinaria per quanto concerne la quota fissa, diciamo il consumo involontario anche se il termine non è corretto.
Se servisse comunque ho delle dispense, che se rispecchiano il corso sono molto interessanti...
ciao Gianluca
State attenti perché non è oro tutto quel che dice, non fidatevi dei titoli di studio della dialettica, e ci metto me stesso in primis, che non conosco la dialettica e faccio prima ad alzare il dito medio in segno di dissenso :lol:
Ora diventerò un coso per usare la cosa+, domani la la cosa++ e chissà a quando la cosa super+ ....
ma a me interessa tutt'altra cosa .....
moebius
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Re: Negozi distaccati

Messaggio da moebius »

Volevo dire che è la legge che impone che il distacco avvenga senza gravi squilibri o senza aumenti di costo per gli altri condomini. In questo senso un aggravio della spesa involontaria è secondo me un aumento di costo che non devono sopportare gli altri condomini. Quindi non è tanto il fatto che diminuiscono le spese ma che comunque potenzialmente ne possono usufruire, la potenza è tarata per tutti, così come le pompe e dunque devono cmq pagare le quote fisse in funzione di quanto esposto. Detto questo, sarà una scelta del condominio e dell'assemblea decidere, per me la devono pagare, tralasciando il fatto che in alcune regioni non è ammesso il distacco, o meglio non è ammessa l'installazione di un impianto autonomo a seguito di distacco.
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