detraibilità PdC in sostituzione di impianto di porzione di edificio.

Agevolazioni previste, documentazione richiesta, ecc.

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cri_15
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Re: detraibilità PdC in sostituzione di impianto di porzione di edificio.

Messaggio da cri_15 »

Ale_S ha scritto:Cri15
È vero che se usi il 344 non puoi usare gli altri
ma il motivo non è tanto nel tetto di spesa max...
Invece secondo me è proprio il limite di spesa a far da discriminante, e, non so perchè, ho la vaga sensazione che in caso di approfondimento sia la stessa interpretazione dell'ADE
Ale_S ha scritto:...Ritengo che se oggi isolo molto bene e raggiungo e detraggo secondo il 344 tra un anno posso fare l'ulteriore intervento di sostituzione impianto e detrarre secondo 347 migliorando ulteriormente il mio fabbricato. Giusto?
E allora cosa cambia tra modificare l'impianto dopo 2 anni o 1 settimana? Non c'è legge che discrimina entro un arco temporale.
Tecnicamente non fa una piega, ma la mia interpretazione è sempre la stessa, che ci sia un limite globale di 100000 €, così come in ristrutturazione sono 48000 (50% di 96000)
Ale_S ha scritto: Attenzione poi
Recentemente è uscita una circolare AdE che chiarisce che ci si può avvalere più volte del 50% per lo stesso immobile in interventi diversi.)
Mai negato, anzi te lo confermo, visto che l'ho scritto prima, però solo se resti al di sotto del limite massimo, altrimenti ciccia...
Ale_S ha scritto: ...purché siano rispettati i vincoli di partenza (es. Escluso cambio di vecchia cald a cond con nuova sempre a con o nuovi infissi in sost di precedenti gia a norma 65%)
Qui non sono d'accordo: secondo me se apporto miglioramenti energetici si può fare anche se l'esistente rientra già nei parametri (ad es caldaia con rendimento 97,5% anzichè 97% oppure serramenti con U=1 W/m2K anzichè 1,5)

PS: prova a far richiesta all'ADE, così emana una bella circolare di chiarimento e ci togliamo il dubbio :wink:
Ronin
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Re: detraibilità PdC in sostituzione di impianto di porzione di edificio.

Messaggio da Ronin »

cri_15 ha scritto:il dubbio resta su quanto quotato... si potrebbe arrivare a detrarre fino a 190000 facendo 3 interventi distinti (100000+60000+30000), per me, invece, non è possibile essendo gli interventi alternativi tra loro
il dubbio è stato risolto dalla risposta del ministro ad un'interrogazione parlamentare del 2010 (si veda la guida ANCE ad es. http://www.anceancona.com/resources/doc ... e-2011.pdf pagina 13):

Sempre per quanto riguarda gli interventi di “riqualificazione energetica globale”, si evidenzia che,
nella risposta all’interrogazione parlamentare n.5-03909 del 30 novembre 201018, è stato
precisato che i lavori eseguiti su uno stesso edificio, in diversi periodi d’imposta, possono avere
rilevanza autonoma, come “singoli interventi”, e non come “prosecuzione” di precedenti opere,
sulla base di elementi di fatto ed a condizione che, per ogni specifico intervento, siano stati
effettuati gli adempimenti amministrativi riferiti all’attività edilizia (denuncia di inizio attività,
collaudo dell’opera, dichiarazione di fine lavori, etc.)
...
Come è evidente, il chiarimento è particolarmente positivo, poiché riconosce l’applicabilità
dell’agevolazione in modo autonomo per ogni singolo intervento, raddoppiando, di fatto, la
misura della detrazione spettante

quindi se opero con due (ma anche N, verrebbe da dire) interventi separati, in anni separati, che non siano "mera prosecuzione" (requisito tuttora richiesto dal DM 19 02 07: è ovvio che di finestre se ne potranno fare comunque fino a 60k€ totali di detrazione, e di caldaie fino a 30k€), posso cumulare le cifre. addirittura (a questo caso si riferiva l'interrogazione) posso ottenere due commi 344 successivi.
Ale_S ha scritto:es. Escluso cambio di vecchia cald a cond con nuova sempre a con o nuovi infissi in sost di precedenti gia a norma 65%
anche questo è inesatto (stessa fonte, pag 15):

per usufruire del beneficio, nel caso in cui gli infissi esistenti rispondano già ai requisiti di
trasmittanza termica previsti a livello normativo, non è sufficiente la loro semplice sostituzione, ma
è necessario che l’intervento sia migliorativo, ossia consenta di ridurre ulteriormente la
trasmittanza termica rispetto ai valori originari. In tal senso, l’obiettivo di una trasmittanza
termica ancora inferiore deve risultare nel documento di asseverazione redatto dal tecnico abilitato
(Punto 3.2 della C.M. 36/E/2007).

quindi infissi di qualsiasi prestazione possono essere sostituiti con agevolazione, purchè i nuovi siano migliorativi rispetto ai vecchi.
idem per la caldaia, vedi la FAQ 17. ora mi scuserete se parto per la tangente filosofica; se interessati solo all'aspetto tecnico potete fermarvi qui.
mat ha scritto:quello che scrivi non è né ovvio né il Verbo, è una tua opinione. A volte giusta, a volte magari no
"quello che dovrebbe essere ovvio" (autocit.) non è l'interpretazione del comma XYZ, ma il fatto che il compito (deontologicamente parlando) del professionista è di perseguire l'interesse del suo cliente nel rispetto delle leggi vigenti, non di perseguire la superiore coerenza interna dei suoi ragionamenti.
può darsi che sia soltanto la mia meteoropatia, ma mi sembra di vedere sempre più post in cui invece di rispondere alla domanda giusta (preso atto che nella realtà il risparmio energetico c'è stato) e cioè "come faccio a garantire al mio cliente il diritto di ottenere il relativo beneficio?", si fa gara a rispondere alla domanda più sbagliata possibile e cioè "quale punizione merita il mio cliente, per non essersi fin da subito rivolto ai custodi della conoscenza?" e giù di sottigliezze più realiste del re.

abbiamo altre volte discusso del sostanziale processo di discredito del valore della professione tecnica che è in corso da tempo in questo paese: che ci crediate o no, è per oppormi a questo che ho cominciato a scrivere sui forum 10 anni fa, e continuo tuttora.
ora a voi che siete professionisti per il 100% della vostra vita lavorativa può apparire che il secondo approccio rispetto al primo sia un approccio di difesa di questo valore della professione (non ti sei rivolto all'esperto? ben ti sta), ma lasciatevi dire da uno che nel suo lavoro è più committente che professionista, che purtroppo è esattamente l'opposto.
perchè così facendo voi trasportate la figura del professionista dal campo di coloro che impiegano la propria competenza per aiutare il committente a vedersi riconosciuti i suoi diritti, a quello di coloro (tra cui risiedono anche dei miei colleghi dell'ente pubblico, per mio grande scorno) che esercitano il proprio ingegno per negarglieli.
tutto ciò ha sul valore della professione percepito dal committente (che è l'unico che conta davvero) conseguenze drammatiche.

qui sul forum ci troviamo tra quell'elite* che ha la volontà di discutere ed informarsi con tutti i mezzi disponibili (anche con colleghi con cui non ha rapporti personali diretti); nonostante questo, prendendo l'insieme delle dichiarazioni fatte da tutti, si otterrebbe un elenco alquanto nutrito di clienti (quello che sostituisce la caldaia in parte con la pdc, quello che sostituisce un solo generatore, quello che sostituisce gli infissi già a norma 65% con altri ancora migliori, quello che esegue due interventi successivi, ecc. ecc. ) che rivolgendosi a questa elite di esperti* avrebbero visto i loro diritti negati, diritti che invece il primo gillometra da combattimento (non me ne vogliano i colleghi professionisti geometri) avrebbe paradossalmente loro garantito, e lo avrebbe fatto rispettando la legge anche se magari per maggiore incoscienza e non per maggiore conoscenza.

*e sia chiaro che lo dico senza alcuna ironia o sarcasmo, al di là degli screzi personali
io stesso, per ignoranza dell'interlocutore, sono stato tacciato di voler fare "furbate della peggior specie", senza ombra di scuse o ritrattazioni anche quando è emerso che stavo sostenendo una posizione meditata e giustificata. come ci si aspetta che evolva il mio giudizio di committente, sul valore della professione, alla luce dell'episodio? mentre io vi chiedo scusa per la lunghezza dell'intervento, voi magari pensateci.
a me la cosa ha fatto riflettere.
cri_15
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Re: detraibilità PdC in sostituzione di impianto di porzione di edificio.

Messaggio da cri_15 »

Ronin ha scritto:
cri_15 ha scritto:il dubbio resta su quanto quotato... si potrebbe arrivare a detrarre fino a 190000 facendo 3 interventi distinti (100000+60000+30000), per me, invece, non è possibile essendo gli interventi alternativi tra loro
il dubbio è stato risolto dalla risposta del ministro ad un'interrogazione parlamentare del 2010 (si veda la guida ANCE ad es. http://www.anceancona.com/resources/doc ... e-2011.pdf pagina 13):

Sempre per quanto riguarda gli interventi di “riqualificazione energetica globale”, si evidenzia che,
nella risposta all’interrogazione parlamentare n.5-03909 del 30 novembre 201018, è stato
precisato che i lavori eseguiti su uno stesso edificio, in diversi periodi d’imposta, possono avere
rilevanza autonoma, come “singoli interventi”, e non come “prosecuzione” di precedenti opere,
sulla base di elementi di fatto ed a condizione che, per ogni specifico intervento, siano stati
effettuati gli adempimenti amministrativi riferiti all’attività edilizia (denuncia di inizio attività,
collaudo dell’opera, dichiarazione di fine lavori, etc.)
...
Come è evidente, il chiarimento è particolarmente positivo, poiché riconosce l’applicabilità
dell’agevolazione in modo autonomo per ogni singolo intervento, raddoppiando, di fatto, la
misura della detrazione spettante

quindi se opero con due (ma anche N, verrebbe da dire) interventi separati, in anni separati, che non siano "mera prosecuzione" (requisito tuttora richiesto dal DM 19 02 07: è ovvio che di finestre se ne potranno fare comunque fino a 60k€ totali di detrazione, e di caldaie fino a 30k€), posso cumulare le cifre. addirittura (a questo caso si riferiva l'interrogazione) posso ottenere due commi 344 successivi.
...
Bene, allora non c'è nemmeno la necessità di far richiesta all'ADE, si sono già portati avanti da anni... :D
questa cosa non me la rocordavo proprio; vero anche che non mi è mai capitata...
mat
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Re: detraibilità PdC in sostituzione di impianto di porzione di edificio.

Messaggio da mat »

Ronin ha scritto:ora mi scuserete se parto per la tangente filosofica; se interessati solo all'aspetto tecnico potete fermarvi qui.
Non vedo attinenza tra la nostra discussione (che per me era puro confronto tra tecnici, per te è diventato uno screzio) con la difesa della professione e l'atteggiamento di noi professionisti, per cui non starò ad entrare nel merito della tua dissertazione.
Mi limito a dire che questa affermazione
Ronin ha scritto:io stesso, per ignoranza dell'interlocutore, sono stato tacciato di voler fare "furbate della peggior specie", senza ombra di scuse o ritrattazioni anche quando è emerso che stavo sostenendo una posizione meditata e giustificata
non corrisponde al vero e ti invito a rileggere i miei post precedenti, dove troverai un "spero di aver capito male" ante tuo chiarimento ed un "meno male, eri in buona fede" (o qualcosa di simile) post chiarimento.

Ho l'impressione che tu ti sia convinto (sbagliando) che io rappresenti una tua nemesi il cui unico scopo sia coglierti in fallo alla prima occasione, ma non so che farci.
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