Salve
un laboratorio di saldatura ove vengono utilizzati gas infiammabili , ma non ci sono depositi di materiali comb/inf, è annoverabile a locale ove vengono manipolati /depositati materiali infiammabili?
Se il gas delle tubazioni /cannelli rientrasse in tale categoria, il DM 10.03.98 al punto 3.4 impone di utilizzare vie di esodo di lunghezza verso l'estremo inferiore dell'intervallo ammesso per una certa classe di rischio.
Se ciò non fosse, a parità di rischio si potrebbe non avere vincoli ad utilizzare l'estremo superiore ( non essendoci depositi di materiali comb/inf)
Parlando con un funzionario dei VVF mi viene detto che la presenza di gas infiammabile è peggiorativa rispetto al materiale infiammabile e pertanto dovrei adottare l'estremo inferiore.
Cosa ne pensate?
GRazie
Materiali infiammabili e vie di esodo
Moderatore: Edilclima
Re: Materiali infiammabili e vie di esodo
penso che l'indicazione del vvf sia corretta: il gas ha senza dubbio la capacità di propagare maggiormente le fiamme (trasportandole esso stesso, in caso di fuga, ad es., rispetto a un materiale solido che sta fermo).
Re: Materiali infiammabili e vie di esodo
Salve Ronin,
grazie
Certo il gas è "già pronto" all'uso, ma è anche vero che il gas è veicolato in tubazioni e che una eventuale perdita ( per rottura tubazione per ex) potrebbe innescare un esplosione il cui tempo di accadimento sarebbe talmente breve da non lasciare scampo anche a tragitti brevi.
Personalmente sarei dell'avviso di installare dei rilevatori dei fughe di gas che avvertano il personale, chiudano le valvole ed attivino al max la aspirazione /aprano le finestre.
Avere percorsi di 30 metri "reali" e 9 monodirezionali in aziende con presenza di gas ( la maggior parte... basta la presenza di un forno/caldaia murale.......) è molto difficile.
grazie
Certo il gas è "già pronto" all'uso, ma è anche vero che il gas è veicolato in tubazioni e che una eventuale perdita ( per rottura tubazione per ex) potrebbe innescare un esplosione il cui tempo di accadimento sarebbe talmente breve da non lasciare scampo anche a tragitti brevi.
Personalmente sarei dell'avviso di installare dei rilevatori dei fughe di gas che avvertano il personale, chiudano le valvole ed attivino al max la aspirazione /aprano le finestre.
Avere percorsi di 30 metri "reali" e 9 monodirezionali in aziende con presenza di gas ( la maggior parte... basta la presenza di un forno/caldaia murale.......) è molto difficile.
Re: Materiali infiammabili e vie di esodo
non a caso di solito si fa in modo di posizionare quegli oggetti sulle pareti esterne (o direttamente fuori, ove possibile), proprio per evitare che una fuga, diffondendosi all'interno dei locali occupati, non lasci scampo agli operatori.
cmq sicuramente nella VDR l'installazione di rilevatori di gas emergerà come utile o indispensabile, a seconda di dove passano i tubi e cosa c'è intorno (e potrebbe anche condurre a valutare zone atex).
cmq sicuramente nella VDR l'installazione di rilevatori di gas emergerà come utile o indispensabile, a seconda di dove passano i tubi e cosa c'è intorno (e potrebbe anche condurre a valutare zone atex).
Re: Materiali infiammabili e vie di esodo
Parlando di classificazione delle zone ATEX, generalmente non viene presa in considerazione la rottura delle tubazioni metalliche (così come altri eventi catastrofici), così come non vengono considerate sorgenti di emissione le giunzioni saldate o filettate, mentre lo possono essere quelle flangiate.
Riguardo la lunghezza delle vie di esodo, le indicazioni del DM sono da prendersi come linea guida, ma non le considererei vincolanti, in quanto la VDR può portare a conclusioni diverse (in merito possiamo iniziare a leggere la RTO di prossima pubblicazione)
Riguardo la lunghezza delle vie di esodo, le indicazioni del DM sono da prendersi come linea guida, ma non le considererei vincolanti, in quanto la VDR può portare a conclusioni diverse (in merito possiamo iniziare a leggere la RTO di prossima pubblicazione)
Re: Materiali infiammabili e vie di esodo
Grazie Terminus,
ma perchè si potrebbe considerare l''intervallo di lunghezza delle vie di esodo del DM10.03.98 come linea guida? Un DM ha misure cogenti, ritengo.
Un funzionario dei VVF mi disse ,in riferimento a tali lunghezze, che essendo in un DM di carattere generale ,non ammette deroghe.Le uniche deroghe sono quelle indicate come misure compensative n DM stesso, tra cui figura l'adozione di un impianto di rilevazione fumi.
Nel mio caso , avendo carico di incendio 3kg/mq, pertanto irrisorio,ho ipotizzato l'adozione di rilevazione gas e impianto di segnalazione manuale.
Grazie
ma perchè si potrebbe considerare l''intervallo di lunghezza delle vie di esodo del DM10.03.98 come linea guida? Un DM ha misure cogenti, ritengo.
Un funzionario dei VVF mi disse ,in riferimento a tali lunghezze, che essendo in un DM di carattere generale ,non ammette deroghe.Le uniche deroghe sono quelle indicate come misure compensative n DM stesso, tra cui figura l'adozione di un impianto di rilevazione fumi.
Nel mio caso , avendo carico di incendio 3kg/mq, pertanto irrisorio,ho ipotizzato l'adozione di rilevazione gas e impianto di segnalazione manuale.
Grazie
Re: Materiali infiammabili e vie di esodo
purtroppo c'è il federalismo anche nell'antincendio, e ogni funzionario vvf interpreta la normativa un po' a modo suo.
la parte cogente del dm è che bisogna valutare il rischio. il resto, con persone ragionevoli, non dovrebbe esserlo (il dm stesso scrive a chiare lettere che quella che propone è una metodica, non necessariamente l'unica).
sicuramente avere dei rilevatori di gas è una buona misura compensativa. ma perchè segnalazione manuale? quando il rilevatore "sente" il gas cosa fa, chiude solo l'elettrovalvola? sarebbe logico che attivasse anche l'allarme
la parte cogente del dm è che bisogna valutare il rischio. il resto, con persone ragionevoli, non dovrebbe esserlo (il dm stesso scrive a chiare lettere che quella che propone è una metodica, non necessariamente l'unica).
sicuramente avere dei rilevatori di gas è una buona misura compensativa. ma perchè segnalazione manuale? quando il rilevatore "sente" il gas cosa fa, chiude solo l'elettrovalvola? sarebbe logico che attivasse anche l'allarme