caldaia di tipo c aperture di ventilazione
Moderatore: Edilclima
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caldaia di tipo c aperture di ventilazione
Salve ho da porre questa domanda. Ho subito una verifica impianto termico da parte di un verificatore della provincia in cui mi ha redatto un verbale di difformità. L'anomalia è la seguente: caldaia di tipo C a tiraggio forzato con canale da fumo sdoppiato di cui: il canale dei fumi scarica in camino ed il canale dell'aria comburente preleva aria nell'ambiente. Il locale in cui è installato il generatore è una cucina priva dei fori di aereazione e ventilazione. Vorrei sapere cosa posso fare per rimediare. Grazie
Re: caldaia di tipo c aperture di ventilazione
Buca.. quanto? ti affidi ad un termotecnico che valuta il tuo caso perchè ci sono tante variabili da considerare...gsmetanotidaunamano ha scritto:Salve ho da porre questa domanda. Ho subito una verifica impianto termico da parte di un verificatore della provincia in cui mi ha redatto un verbale di difformità. L'anomalia è la seguente: caldaia di tipo C a tiraggio forzato con canale da fumo sdoppiato di cui: il canale dei fumi scarica in camino ed il canale dell'aria comburente preleva aria nell'ambiente. Il locale in cui è installato il generatore è una cucina priva dei fori di aereazione e ventilazione. Vorrei sapere cosa posso fare per rimediare. Grazie
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Non è sempre così.gsmetanotidaunamano ha scritto:La questione non è il foro di aereazione ma il fatto che non è possibile installare caldaie di tipo C all'interno dei locali con prelievo aria comburente in ambiente.
Ci cono caldaie certificate per funzionare sia come tipo C che come tipo B a tiraggio forzato.
Se sul certificato CE della caldaia sono riportate le tipologie B23, C13, C33 ecc. significa che quella caldaia, che in sostanza è una tipo C, può lavorare anche come tipo B, prelevando l'aria dal locale d'installazione.
Naturalmente, nel caso di funzionamento tipo B23, il locale deve avere le necessarie aperture ecc.
10gradiest
Infatti, devi prolungare il canale di aspirazione aria sino all'esterno dell'edificio, altrimenti devi considerare la caldaia come una "tipo B con ventilatore" e dimensionare il camino con funzionamento in depressionegsmetanotidaunamano ha scritto:La questione non è il foro di aereazione ma il fatto che non è possibile installare caldaie di tipo C all'interno dei locali con prelievo aria comburente in ambiente.
gfrank
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Leggendo qua e là e stando alle normative le caldaie di tipo C devono prelevare aria comburente dall'esterno! Nessuna normativa cita questa casistica....e comunque non ho trovato ad oggi NESSUN manuale di INSTALLAZIONE che mi illustra questo modo balordo di collegamento. Tutti i manuali riportano lo sdoppiato con prelievo aria esterno, a meno che la caldaia non sia installata all'esterno.
Come faccio a controbattere la mia tesi al verificatore che mi ha messo fuori norma? Io sono impossibilitato a prelevare aria dall'esterno...
Come faccio a controbattere la mia tesi al verificatore che mi ha messo fuori norma? Io sono impossibilitato a prelevare aria dall'esterno...
Meglio che non controbatti a nessuno porti la il condotto aspirazione aria fuori all'esterno, intanto vedi sulle certificazioni del costruttore dato che la caldaia in questione è una tipo C comunque devi prelevare l'aria dall'esterno la norma di riferimento è la UNI 10683 se non sbaglio, che indica le tipologie e la classificazione degli apparecchi in merito allo scarico e presa aria comburente.
Tali condizioni determina situazioni di pericolo in quanto l'espulsione dei fumi è in pressione positiva ( ventilatore ) e tutto il sistema di combustione non è stagno pertanto nel caso di non tenuta del sistema i fumi ti entra in cucina...
Fai il lavoro e non controbattere nulla, voglio vedere la dichiarazione di conformità che ha installato la caldaia.....
Tali condizioni determina situazioni di pericolo in quanto l'espulsione dei fumi è in pressione positiva ( ventilatore ) e tutto il sistema di combustione non è stagno pertanto nel caso di non tenuta del sistema i fumi ti entra in cucina...
Fai il lavoro e non controbattere nulla, voglio vedere la dichiarazione di conformità che ha installato la caldaia.....
[Come faccio a controbattere la mia tesi al verificatore che mi ha messo fuori norma? Io sono impossibilitato a prelevare aria dall'esterno... [/quote]
Ma non hai neanche una parete che dia sull'esterno??
Non hai le finestre??
Non so se come esterno si può considerare un pozzo luce purchè aperto in alto, comunque è sempre meglio che niente.
Ma non hai neanche una parete che dia sull'esterno??
Non hai le finestre??
Non so se come esterno si può considerare un pozzo luce purchè aperto in alto, comunque è sempre meglio che niente.
E' installata in un locale cieco? senza aperture dirette con l'esterno?gsmetanotidaunamano ha scritto: .... Come faccio a controbattere la mia tesi al verificatore che mi ha messo fuori norma? Io sono impossibilitato a prelevare aria dall'esterno...
In questo caso è fuori norma anche l'impianto gas (raccordo filettato tubo gas/caldaia)
gfrank
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Se c'è il balcone c'è anche una finestra??gsmetanotidaunamano ha scritto:Ho cucina con cappa verso l'esterno, piano cottura con termocoppia. La caldaia è installata tra due pilastri e non ho spazio per fare ulteriore foro per il canale dell'aria. La cucina ha un balcone.
Se si, allora fai proseguire il tubo di aspirazione dell'aria fino alla finestra e poi trova il modo di uscire, o nel muro sopra alla finestra oppure di fianco oppure, se hai le tapparelle anche nel cassonetto, ma se avevi il balcone era meglio installare una caldaia da esterno!!!
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La norma che ti può aiutare è la uni 10642/2005 , che descrive la tipologia delle caldaie di tipo C, con riferimenti ai "collegamenti " per l'aspirazione dell'aria e lo scarico dei fumi.
Quindi è escluso che una caldaia di tipo C sia installabile con prelievo di aria dall'ambiente, e tra l'altro dovrebbe essere scritto nel libretto di installazione che rilascia la casa costruttice.
Tuttavia, una installazione come da te prospettata, comporta il "declassamento" della caldaia da tipo C a tipo B (con ventilatore) e di conseguenza, per l'istallazione vanno rispettate tutte le norme per tali caldaie, areazione, scarico fumi, canne fumarie a tenuta, in quanto a pressione, ecc...
gfrank
Quindi è escluso che una caldaia di tipo C sia installabile con prelievo di aria dall'ambiente, e tra l'altro dovrebbe essere scritto nel libretto di installazione che rilascia la casa costruttice.
Tuttavia, una installazione come da te prospettata, comporta il "declassamento" della caldaia da tipo C a tipo B (con ventilatore) e di conseguenza, per l'istallazione vanno rispettate tutte le norme per tali caldaie, areazione, scarico fumi, canne fumarie a tenuta, in quanto a pressione, ecc...
gfrank
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Ma allora sei de coccio... (scherzo ovviamente).gsmetanotidaunamano ha scritto:Si ma per andare a scaricare sul balcone devo attraversare tutta la cucina!!!
Io voglio solo sapere se la caldaia di tipo C può essere messa in un locale abitato con prelievo aria comburente in ambiente.
Se possibile citare le norme.
Grazie
Procurati il certificato CE della caldaia.
Leggi si oltre alle installazioni tipo C il certificato prevede anche il funzionamento tipo B (per es. potresti trovare indicato B23).
A questo punto, nel tuo caso, la tua non è più una caldaia tipo C ma tipo B munita di ventilatore.
La norma UNI 7129 ti fornisce indicazioni su come eseguire sia le aperture di ventilazione (punto 4) che l'evacuazione dei fumi (punto 5.4).
Io non percorrerei questa strada ma immagino che tu sia in grado di decidere qual'è la soluzione migliore.
In bocca al lupo.
10gradiest
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Prenditi il catologo, per esempio, della Riello e guardati che cosa è il B23.gsmetanotidaunamano ha scritto:per 10gradiest:
B23!!!???
nella classificazione della caldaie di tipo B a tiraggio forzato abbiamo: B121, B122; B132
esiste la C23 al max .ma non è il nostro caso....
Ma che sei de coccio!!! ( naturalmente non scherzo!!!)
Scommetto che sei un manutentore
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Prendi la UNI CIG 7129 e vedi che non è catalogata...la riello può scrivere quello che vuole...e comunque una B23 è una caldaia di tipo B.
Il mio caso è una caldaia di tipo C stagna nata per essere isolata dall'ambiente per canale da fumo ed aria comburente a meno che.......non sia installata all'esterno?
ma la mia è stata installata all'interno di una abitazione....uffa ma è possibile che non ci sia qualcuno competente in materia? qualcuno che citi norme e leggi che regolamentano l'installazione?
Il mio caso è una caldaia di tipo C stagna nata per essere isolata dall'ambiente per canale da fumo ed aria comburente a meno che.......non sia installata all'esterno?
ma la mia è stata installata all'interno di una abitazione....uffa ma è possibile che non ci sia qualcuno competente in materia? qualcuno che citi norme e leggi che regolamentano l'installazione?
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Beato Lui con tutti i soldi che prendono!!!mcbspa ha scritto:Scommetto che sei un manutentore
Stare in ufficio oltre ad essere un enorme rottura è pure contro producente, ti prendi dei nomi dai clienti perchè i manutentori non hanno fatto l'intervento e guadagni MOLTO meno[/quote]
perchè le manutenzioni si fanno dall'ufficio con internet e web cam?
certo per quello che prendono!!
una spolveratina ...160 euro ...e noi paghiamo...
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la multa!????mcbspa ha scritto:Ma il Verificatore non ha scritto quali erano gli interventi da fare per mettere a norma l'impianto?
Di solito danno 60 giorni di tempo per farlo e poi parte la multa.
si ma io cosa posso fare? cambiare la caldaia mettendo una di tipo B?
da quello che ho capito è che se faccio l'apertura di ventilazione lo stesso la caldaia è fuori norma in quanto è di tipo C!!
gsmetanotidaunamano ha scritto:per 10gradiest:
B23!!!???
nella classificazione della caldaie di tipo B a tiraggio forzato abbiamo: B121, B122; B132
esiste la C23 al max .ma non è il nostro caso....
Ma che sei de coccio!!! ( naturalmente non scherzo!!!)
Scommetto che sei un manutentore
... mi sa che di coccio sei tu .....
Cito testualmente:
UNI 10642:2005 Apparecchi a gas - Classificazione in funzione del metodo di prelievo dell'aria comburente e di evacuazione dei
prodotti della combustione
Apparecchi di tipo B
.......
B2 = senza dispositivi di tiraggio antivento:
B21= a tiraggio naturale
B22 = con ventilatore a valle della camera di combustione/scambiatore di calore
B23 = con ventilatore a valle della camera di combustione/scambiatore di calore
....
Apparecchi di tipo C
......
Cxy = previsto per il collegamento a condotti (...) propri che consenta l'immissione di aria e lo scaric dei fumi all'esterno (...)
x= tipologia dei condotti
y= a tiraggio naturale oppure con ventilatore (...) ante/post camera di combustione
gfrank
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Gsmetanotidaunamano io non ti dico cosa sono, ma ho seri dubbi su cosa sei tu...gfrank ha scritto:gsmetanotidaunamano ha scritto:per 10gradiest:
B23!!!???
nella classificazione della caldaie di tipo B a tiraggio forzato abbiamo: B121, B122; B132
esiste la C23 al max .ma non è il nostro caso....
Ma che sei de coccio!!! ( naturalmente non scherzo!!!)
Scommetto che sei un manutentore
... mi sa che di coccio sei tu .....
gfrank
L'hai letta una volta la UNI 7129/2001 ?
Sai che oltre al testo ci sono delle figure, come quella a pag. 37 ?
Sono io che ti do una mano, ma se non la vuoi pazienza.
P.S. Non prendertela, perchè io continuo a permettermi di scherzare ... anche se sulla parte tecnica sono assolutamente serio.
10gradiest
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Allora diciamolo:
Una caldaia di tipo C NON PUO' ESSERE INSTALLATA IN AMBIENTE CON PRELIEVO DELL'ARIA COMBURENTE NELLO STESSO PERCHE' E' CONTRO IL PRINCIPIO DI COSTRUZIONE ED APPLICAZIONE DELLE CALDAIA A CAMERA STAGNA!!!Come si evince dalle seguenti normative:
Uni cig 7129/2001:
5.1 Generalità
....tipo C: Apparecchio il cui circuito di combustione (prelievo aria comburente, camera di
combustione, scambiatore di calore e evacuazione dei prodotti della combustione)
è a tenuta rispetto al locale in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo
dell’aria comburente e l’evacuazione dei prodotti della combustione avvengono
direttamente all’esterno del locale.
5.5 Apparecchi di tipo C a tiraggio naturale
Gli apparecchi di tipo C a tiraggio naturale, avendo il circuito di combustione a tenuta
rispetto al locale di installazione, non comportano prescrizioni di ventilazione per il locale
stesso (vedere 4.1.3).
....gli accessori e le istruzioni per il montaggio e l’installazione dell’apparecchio e del dispositivo
di adduzione dell’aria e di evacuazione dei fumi devono essere forniti dal costruttore,
il quale deve specificare chiaramente tutte le precauzioni necessarie per garantire la
sicurezza nel funzionamento.
Ora la domanda nasce spontanea: perchè mi hanno installato una caldaia di tipo C?
Eppure installatori e manutentori dovrebbero sapere le norme!!
Oppure sono solo una massa di ladri?
Una caldaia di tipo C NON PUO' ESSERE INSTALLATA IN AMBIENTE CON PRELIEVO DELL'ARIA COMBURENTE NELLO STESSO PERCHE' E' CONTRO IL PRINCIPIO DI COSTRUZIONE ED APPLICAZIONE DELLE CALDAIA A CAMERA STAGNA!!!Come si evince dalle seguenti normative:
Uni cig 7129/2001:
5.1 Generalità
....tipo C: Apparecchio il cui circuito di combustione (prelievo aria comburente, camera di
combustione, scambiatore di calore e evacuazione dei prodotti della combustione)
è a tenuta rispetto al locale in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo
dell’aria comburente e l’evacuazione dei prodotti della combustione avvengono
direttamente all’esterno del locale.
5.5 Apparecchi di tipo C a tiraggio naturale
Gli apparecchi di tipo C a tiraggio naturale, avendo il circuito di combustione a tenuta
rispetto al locale di installazione, non comportano prescrizioni di ventilazione per il locale
stesso (vedere 4.1.3).
....gli accessori e le istruzioni per il montaggio e l’installazione dell’apparecchio e del dispositivo
di adduzione dell’aria e di evacuazione dei fumi devono essere forniti dal costruttore,
il quale deve specificare chiaramente tutte le precauzioni necessarie per garantire la
sicurezza nel funzionamento.
Ora la domanda nasce spontanea: perchè mi hanno installato una caldaia di tipo C?
Eppure installatori e manutentori dovrebbero sapere le norme!!
Oppure sono solo una massa di ladri?
Ora la domanda nasce spontanea: perchè mi hanno installato una caldaia di tipo C?
Eppure installatori e manutentori dovrebbero sapere le norme!!
Oppure sono solo una massa di ladri?[/quote]
Questo è l'esempio pratico di quello che succederà se passerà la grande rivoluzione del Ministro Bersani che, per ridurre il costo, almeno così dice, vuole semplificare al massimo le procedure per installare gli impianti, soprattutto se "piccoli".
Non è che l'installatore non sia aggiornato a livello di normative, però non le può conoscere tutte, anche perchè non è il suo lavoro principale, a sua discolpa si può dire che è diventata ormai una praxi comune installare una caldaia a camera stagna, tanto che in commercio ne trovi poche non stagne, però mi sorge un dubbio, se conosci la normativa, perchè NON lo hai fermato quando ha detto che ti installava una caldaia a camera stagna???
Eppure installatori e manutentori dovrebbero sapere le norme!!
Oppure sono solo una massa di ladri?[/quote]
Questo è l'esempio pratico di quello che succederà se passerà la grande rivoluzione del Ministro Bersani che, per ridurre il costo, almeno così dice, vuole semplificare al massimo le procedure per installare gli impianti, soprattutto se "piccoli".
Non è che l'installatore non sia aggiornato a livello di normative, però non le può conoscere tutte, anche perchè non è il suo lavoro principale, a sua discolpa si può dire che è diventata ormai una praxi comune installare una caldaia a camera stagna, tanto che in commercio ne trovi poche non stagne, però mi sorge un dubbio, se conosci la normativa, perchè NON lo hai fermato quando ha detto che ti installava una caldaia a camera stagna???
Tutte no, ma quelle di installazione si ...mcbspa ha scritto: .... Non è che l'installatore non sia aggiornato a livello di normative, però non le può conoscere tutte, ....
Mi piacerebbe sapere cosa ha scritto l'installatore nella dichiarazione di conformità rilasciata, perche se ha attestato la conformità di una caldaia di tipo C, è da den .......
gfrank
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Tra le altre cose io faccio pure il verificatore di impianti termici. A chi sostiene che il mio collega avrebbe dovuto oindicare i lavori da fare" rispondo che ciò non è possibile. Infatti il verificatore deve limitarsi a rilasciare il verbale senza commentarlo e sopratutto senza indicare soluzioni e tantomeno a chi rivolgersi per risolvere i problemi. L'utente deve rivolgersi a chi gli ha fatto il lavore il quale dovrà procedere a mettere a norma quanto eseguito scorrettamente.
In questo caso, non essendo nelle vesti di verificatore, ti posso dire che non ti rimane altro da fare che chiamare il tuo installatore ed imporgli la messa a norma. Non hai altre soluzioni che quella di prendere l'aria all'esterno oppure di declassare la caldaia a B23, se il costruttore lo permette ma questo lo fanno tutti perchè una caldaia di tipo C diventa automaticamente B23 se aspira aria dall'ambiente, ed aprire il necessario foro di aerazione dimensionandolo secondo UNI 7129-2001. Attenzione anche allo scarico fumi, siamo in presenza di scarico con ventilatore, perciò in pressione...... vietato scaricare nella canna fumaria esistente.
Per tutte queste operazioni è sempre buona norma rivolgersi ad un progettista termotecnico esperto che provvederà a redarre idoneo progetto. Non rispettare la normativa a volte può costare caro, economicamente e non solo.
Ricordo che gli impianti termici DI QUALSIASI POTENZA, e per impianto termico si intende l'impianto vero e proprio compreso adduzione combustibile e scarico prodotti della combustione, sono soggetti all'obbligo di progetto secondo la legge 10/91. Quelli che sostengono che sotto i 35 kW il progetto non serve raccontano fandonie. La Legge 46/90 limita l'obbligo di progettazione agli impianti superiori ai 35 kW, ma dice anche SALVO ALTRI OBBLIGHI DI LEGGE VIGENTI. E la Legge 10/91 è una legge vigente.... Poi staremo a vedere cosa ha in animo il buon Bersani. Se per semplificare intende lasciare che ognuno si costrisca il suo impianto fai da te o con l'aiuto di un installatore iscritto alla Camera di Commercio, siamo a posto. Di installatori che lavorano senza un minimo di conoscenze tecniche ne conosco tanti, di quelli che lavorano con coscienza e professionalità, ben pochi. E questi, guarda caso, ricorrono al loro termotecnico di fiducia. Ma nemmeno tutti i termotecnici sono affidabili, ho visto di quei progetti....
In questo caso, non essendo nelle vesti di verificatore, ti posso dire che non ti rimane altro da fare che chiamare il tuo installatore ed imporgli la messa a norma. Non hai altre soluzioni che quella di prendere l'aria all'esterno oppure di declassare la caldaia a B23, se il costruttore lo permette ma questo lo fanno tutti perchè una caldaia di tipo C diventa automaticamente B23 se aspira aria dall'ambiente, ed aprire il necessario foro di aerazione dimensionandolo secondo UNI 7129-2001. Attenzione anche allo scarico fumi, siamo in presenza di scarico con ventilatore, perciò in pressione...... vietato scaricare nella canna fumaria esistente.
Per tutte queste operazioni è sempre buona norma rivolgersi ad un progettista termotecnico esperto che provvederà a redarre idoneo progetto. Non rispettare la normativa a volte può costare caro, economicamente e non solo.
Ricordo che gli impianti termici DI QUALSIASI POTENZA, e per impianto termico si intende l'impianto vero e proprio compreso adduzione combustibile e scarico prodotti della combustione, sono soggetti all'obbligo di progetto secondo la legge 10/91. Quelli che sostengono che sotto i 35 kW il progetto non serve raccontano fandonie. La Legge 46/90 limita l'obbligo di progettazione agli impianti superiori ai 35 kW, ma dice anche SALVO ALTRI OBBLIGHI DI LEGGE VIGENTI. E la Legge 10/91 è una legge vigente.... Poi staremo a vedere cosa ha in animo il buon Bersani. Se per semplificare intende lasciare che ognuno si costrisca il suo impianto fai da te o con l'aiuto di un installatore iscritto alla Camera di Commercio, siamo a posto. Di installatori che lavorano senza un minimo di conoscenze tecniche ne conosco tanti, di quelli che lavorano con coscienza e professionalità, ben pochi. E questi, guarda caso, ricorrono al loro termotecnico di fiducia. Ma nemmeno tutti i termotecnici sono affidabili, ho visto di quei progetti....
Lavorare è meno noioso che divertirsi.
Charles Baudelaire
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La mia caldaia scarica forzato in camino singolo.
Prima c'era una caldaia di tipo B a camera aperta con ventilatore incorporato ( tipo "adatto") già dalla casa costruttrice.
Inoltre alla dichiarazione di conformità deve essere allegato i moduli della 10845, relativi all'idoneità del camino che l'installatore prima di allacciare l'apparecchio doveva verificare ( UNI 10845 ), in quanto precedentemente era installata una caldaia tipo B con ventilatore ed ora è installata una caldaia di tipo C; fermo restando che la presa dell'aria comburente deve avvenire dall'esterno del locale.
Prima c'era una caldaia di tipo B a camera aperta con ventilatore incorporato ( tipo "adatto") già dalla casa costruttrice.
Inoltre alla dichiarazione di conformità deve essere allegato i moduli della 10845, relativi all'idoneità del camino che l'installatore prima di allacciare l'apparecchio doveva verificare ( UNI 10845 ), in quanto precedentemente era installata una caldaia tipo B con ventilatore ed ora è installata una caldaia di tipo C; fermo restando che la presa dell'aria comburente deve avvenire dall'esterno del locale.
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Giusto infatti l'accertatore della provincia non mi ha dato nessuna indicazione su come fare tranne quella di dirmi di prelevare l'aria all'esterno.eliobono ha scritto:Tra le altre cose io faccio pure il verificatore di impianti termici. A chi sostiene che il mio collega avrebbe dovuto oindicare i lavori da fare" rispondo che ciò non è possibile. Infatti il verificatore deve limitarsi a rilasciare il verbale senza commentarlo e sopratutto senza indicare soluzioni e tantomeno a chi rivolgersi per risolvere i problemi. L'utente deve rivolgersi a chi gli ha fatto il lavore il quale dovrà procedere a mettere a norma quanto eseguito scorrettamente.
In questo caso, non essendo nelle vesti di verificatore, ti posso dire che non ti rimane altro da fare che chiamare il tuo installatore ed imporgli la messa a norma. Non hai altre soluzioni che quella di prendere l'aria all'esterno oppure di declassare la caldaia a B23, se il costruttore lo permette ma questo lo fanno tutti perchè una caldaia di tipo C diventa automaticamente B23 se aspira aria dall'ambiente, ed aprire il necessario foro di aerazione dimensionandolo secondo UNI 7129-2001. Attenzione anche allo scarico fumi, siamo in presenza di scarico con ventilatore, perciò in pressione...... vietato scaricare nella canna fumaria esistente.
Per tutte queste operazioni è sempre buona norma rivolgersi ad un progettista termotecnico esperto che provvederà a redarre idoneo progetto. Non rispettare la normativa a volte può costare caro, economicamente e non solo.
Ricordo che gli impianti termici DI QUALSIASI POTENZA, e per impianto termico si intende l'impianto vero e proprio compreso adduzione combustibile e scarico prodotti della combustione, sono soggetti all'obbligo di progetto secondo la legge 10/91. Quelli che sostengono che sotto i 35 kW il progetto non serve raccontano fandonie. La Legge 46/90 limita l'obbligo di progettazione agli impianti superiori ai 35 kW, ma dice anche SALVO ALTRI OBBLIGHI DI LEGGE VIGENTI. E la Legge 10/91 è una legge vigente.... Poi staremo a vedere cosa ha in animo il buon Bersani. Se per semplificare intende lasciare che ognuno si costrisca il suo impianto fai da te o con l'aiuto di un installatore iscritto alla Camera di Commercio, siamo a posto. Di installatori che lavorano senza un minimo di conoscenze tecniche ne conosco tanti, di quelli che lavorano con coscienza e professionalità, ben pochi. E questi, guarda caso, ricorrono al loro termotecnico di fiducia. Ma nemmeno tutti i termotecnici sono affidabili, ho visto di quei progetti....
Progetto?
Ma la mia è una sostituzione di una caldaia del 1986!!
Scusa ma la vecchia caldaia era di tipo B con ventilatore quindi scarico forzato in un camino singolo e sostituita con la stessa tipologia di scarico forzato un camino o canna fumaria singola... e comunque la dichiarazione di conformità me l'ha rilasciata.
Controlla il libretto di caldaia ed il rapporto di controllo (allegato G del 311) che ti ha rilasciato l'installatore e/o collaudatoregsmetanotidaunamano ha scritto:Dichiarazione di conformità: impianto inteso come mera sostituzione
La mia caldaia scarica forzato in camino singolo.
Prima c'era una caldaia di tipo B a camera aperta con ventilatore incorporato ( tipo "adatto") già dalla casa costruttrice.
Allora lo posso denunciare?
Se la caldaia è dichiarata come B23, e ci sono tutte le aperture di ventilazione, ecc.. ecc., ha preso una cantonata il verificatore
N.B. il camino ho qualche dubbio che sia a posto
Se la caldaia è dichiarata come tipo C, è sicuramente una falsa dichiarazione, e regolati di conseguenza ...
- che tipo di installazione hai richiesto?
- che tipo di installazione hai pagato?
- come vuoi che venga sistemata?
gfrank
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la caldaia è una saunier duvall thema fk e nel manuale è indicato tipo C.
la ventilazione non c'è.
ho la cucina con termocoppia con cappa e non ci sono aperture di ventilazione neamche quella da 100 cm quadratici.
io volevo una caldaia sicura a camera stagna in sostituzione di una tipo b con scarico in camino.
non voglio fare aperture di ventilazione perchè fa freddo.
pago qualsiasi cifra ma basta che è a norma...prima che la provincia sanzioni. comunque il tecnico mi dice che l'unica soluzione è fare le aperture..mentre l'accertatore della provincia dice che la caldaia di tipo C deve prendere l'aria da fuori..altrimenti è fuori norma.
???
la ventilazione non c'è.
ho la cucina con termocoppia con cappa e non ci sono aperture di ventilazione neamche quella da 100 cm quadratici.
io volevo una caldaia sicura a camera stagna in sostituzione di una tipo b con scarico in camino.
non voglio fare aperture di ventilazione perchè fa freddo.
pago qualsiasi cifra ma basta che è a norma...prima che la provincia sanzioni. comunque il tecnico mi dice che l'unica soluzione è fare le aperture..mentre l'accertatore della provincia dice che la caldaia di tipo C deve prendere l'aria da fuori..altrimenti è fuori norma.
???
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Mi sembra che tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca, penso che il tuo problema non lo possa risolvere nessuna norma.gsmetanotidaunamano ha scritto:la caldaia è una saunier duvall thema fk e nel manuale è indicato tipo C.
la ventilazione non c'è.
ho la cucina con termocoppia con cappa e non ci sono aperture di ventilazione neamche quella da 100 cm quadratici.
io volevo una caldaia sicura a camera stagna in sostituzione di una tipo b con scarico in camino.
non voglio fare aperture di ventilazione perchè fa freddo.
pago qualsiasi cifra ma basta che è a norma...prima che la provincia sanzioni. comunque il tecnico mi dice che l'unica soluzione è fare le aperture..mentre l'accertatore della provincia dice che la caldaia di tipo C deve prendere l'aria da fuori..altrimenti è fuori norma.
???
Ma almeno l'hai capita o no che la stessa caldaia può uscire dalla fabbrica idonea sia per installazione tipo C che tipo B munita di ventilatore e che quindi l'installatore la può utilizzare sia come caldaia a camera stagna che come caldaia a camera aperta, fatto salvo l'idoneita del locale, della ventilazione, del camino, ecc. nel pieno rispetto delle norme ????
L'hai capita o no ?
10gradiest
Soluzioni ... mmmm....gsmetanotidaunamano ha scritto:la caldaia è una saunier duvall thema fk e nel manuale è indicato tipo C.
la ventilazione non c'è.
ho la cucina con termocoppia con cappa e non ci sono aperture di ventilazione neamche quella da 100 cm quadratici.
io volevo una caldaia sicura a camera stagna in sostituzione di una tipo b con scarico in camino.
non voglio fare aperture di ventilazione perchè fa freddo.
pago qualsiasi cifra ma basta che è a norma...prima che la provincia sanzioni. comunque il tecnico mi dice che l'unica soluzione è fare le aperture..mentre l'accertatore della provincia dice che la caldaia di tipo C deve prendere l'aria da fuori..altrimenti è fuori norma.
???
... paga la multa e fai finta di niente ....
Con l'areazione sei già fuori norma per i fuochi di cottura, quindi fai il foro, e dall'istallatore fai modificare la certificazione
(costo circa 150 euri)
gfrank
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Io l'ho capita che la caldaia di tipo C la si può trasformare in B facendo le aperture di ventilazione.10gradiest ha scritto:gsmetanotidaunamano ha scritto:la caldaia è una saunier duvall thema fk e nel manuale è indicato tipo C.
la ventilazione non c'è.
ho la cucina con termocoppia con cappa e non ci sono aperture di ventilazione neamche quella da 100 cm quadratici.
io volevo una caldaia sicura a camera stagna in sostituzione di una tipo b con scarico in camino.
non voglio fare aperture di ventilazione perchè fa freddo.
pago qualsiasi cifra ma basta che è a norma...prima che la provincia sanzioni. comunque il tecnico mi dice che l'unica soluzione è fare le aperture..mentre l'accertatore della provincia dice che la caldaia di tipo C deve prendere l'aria da fuori..altrimenti è fuori norma.
???
Mi sembra che tu vuoi la botte piena e la moglie ubriaca, penso che il tuo problema non lo possa risolvere nessuna norma.
Ma almeno l'hai capita o no che la stessa caldaia può uscire dalla fabbrica idonea sia per installazione tipo C che tipo B munita di ventilatore e che quindi l'installatore la può utilizzare sia come caldaia a camera stagna che come caldaia a camera aperta, fatto salvo l'idoneita del locale, della ventilazione, del camino, ecc. nel pieno rispetto delle norme ????
L'hai capita o no ?
Ma l'accertatore della provincia di milano mi ha scritto sul verbale che le caldaie di tipo C con lo sdoppiato devono essere collegate all'esterno!!!
Quindi anche se trovava un apertura di ventilazione da 200 cmq non me l'avrebbe messa a norma!!!!!!!!!
Quindi non mi resta altro che cambiare la caldaia con una di tipo B e fare le aperture di ventilazione per caldaia e fornelli.
Grazie
...ma allora sei proprio %ç#! ???? (ed anche il tuo verificatore !)
Hai comperato una caldaia di tipo C - punto !
L'hai installata in modo che è diventata una tipo B - punto !
Adesso puoi fare 2 cose - 2 punti !
1) Rendere a norma l'installazione tipo B (cioè fare le opportune aperture di ventilazione come da UNI1729) - del resto avrebbero già dovuto esserci se era già installata una caldaia tipo B !
2) Rendere a norma l'installazione tipo C (cioè vai a prendere l'aria comburente direttamente dall'esterno, come si conviene ad una caldaia tipo C !)
Adesso forse ti conviene smettere di pensare ed iniziare a fare una delle due cose (quella che preferisci...)
Ciao
Hai comperato una caldaia di tipo C - punto !
L'hai installata in modo che è diventata una tipo B - punto !
Adesso puoi fare 2 cose - 2 punti !
1) Rendere a norma l'installazione tipo B (cioè fare le opportune aperture di ventilazione come da UNI1729) - del resto avrebbero già dovuto esserci se era già installata una caldaia tipo B !
2) Rendere a norma l'installazione tipo C (cioè vai a prendere l'aria comburente direttamente dall'esterno, come si conviene ad una caldaia tipo C !)
Adesso forse ti conviene smettere di pensare ed iniziare a fare una delle due cose (quella che preferisci...)
Ciao
Scusate se mi intrometto, ma forse c'e' una questione di fondo che sfugge: siamo sicuri che una caldaia debba per forza essere A PRIORI una tipo C o una tipo B?
Il produttore potrebbe omologarla per entrambe le installazioni ed allora si potrebbe fare quello che e' stato detto, anche attenendoci alla 7129.
Prendete ad esempio un catalogo della Robur, ad esempio l'M60 e' dichiarato per installazioni sia di tipo B che di tipo C. Non e' detto che sia una caratteristica intrinseca della caldaia, sbaglio?
Il produttore potrebbe omologarla per entrambe le installazioni ed allora si potrebbe fare quello che e' stato detto, anche attenendoci alla 7129.
Prendete ad esempio un catalogo della Robur, ad esempio l'M60 e' dichiarato per installazioni sia di tipo B che di tipo C. Non e' detto che sia una caratteristica intrinseca della caldaia, sbaglio?
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Quello che voi non capite è questo:
UNA CALDAIA DI TIPO C PER ESSERE A NORMA DEVE AVERE IL CANALE DEI FUMI E IL CANALE DELL'ARIA COMBURENTE DIRETTAMENTE ALL'ESTERNO!!! SEMPRE!!! NON E' AMMESSO CHE PRELEVI ARIA DALL'AMBIENTE!!!
QUINDI CARI MANUTENTORI NON INSTALLATE CALDAIE DI TIPO C CON PRELIEVO ARIA COMBURENTE NELL'AMBIENTE DOVE E' INSTALLATA LA CALDAIA.
L'ACCERTATORE DELLA PROVINCIA HA RAGIONE E FA BENE A METTERE FUORI NORMA!!
CAPITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO????!!!!!!!!!!!!!!
UNA CALDAIA DI TIPO C PER ESSERE A NORMA DEVE AVERE IL CANALE DEI FUMI E IL CANALE DELL'ARIA COMBURENTE DIRETTAMENTE ALL'ESTERNO!!! SEMPRE!!! NON E' AMMESSO CHE PRELEVI ARIA DALL'AMBIENTE!!!
QUINDI CARI MANUTENTORI NON INSTALLATE CALDAIE DI TIPO C CON PRELIEVO ARIA COMBURENTE NELL'AMBIENTE DOVE E' INSTALLATA LA CALDAIA.
L'ACCERTATORE DELLA PROVINCIA HA RAGIONE E FA BENE A METTERE FUORI NORMA!!
CAPITOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO????!!!!!!!!!!!!!!
Re: caldaia di tipo c aperture di ventilazione
Per prima cosa la cucina dovrebbe avere le aperture di aerazione/ventilazione secondo la norma UNI7129, poi se non vuoi prolungare l'aspiraizone della caldaia verso l'esterno, penso che il verificatore si accontenti delle prese sulla parete esterna delle dimensioni sufficienti per la cucina e per la caldaia sempre secondo la UNI7129gsmetanotidaunamano ha scritto:Salve ho da porre questa domanda. Ho subito una verifica impianto termico da parte di un verificatore della provincia in cui mi ha redatto un verbale di difformità. L'anomalia è la seguente: caldaia di tipo C a tiraggio forzato con canale da fumo sdoppiato di cui: il canale dei fumi scarica in camino ed il canale dell'aria comburente preleva aria nell'ambiente. Il locale in cui è installato il generatore è una cucina priva dei fori di aereazione e ventilazione. Vorrei sapere cosa posso fare per rimediare. Grazie