Energy Manager

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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cooperate
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Iscritto il: ven gen 30, 2009 18:04

Energy Manager

Messaggio da cooperate »

Dopo la pubblicazione della circolare 18 dicembre del MiSE che modifica le modalità di nomina dell'energy manager ho iniziato ad interessarmi a tale tipo di figura.
In particolare sto valutando se vale la pena fare i corsi per la certificazione o è solo tempo perso.
Cito dal sito FIRE:
Il Responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia (in genere chiamato energy manager) è obbligatorio in tutte le aziende e gli enti dell'industria caratterizzati da consumi superiori ai 10.000 tep/anno e nelle realtà del settore civile, terziario e pubblica amministrazione con una soglia di consumo di 1.000 tep/anno.

Si tratta di un profilo di alto livello, con competenze manageriali, tecniche, economico-finanziarie, legislative e di comunicazione che supporta i decisori aziendali nelle politiche e nelle azioni collegate all'energia. La figura dell'energy manager è fondamentale per supportare le imprese nell'attuare politiche di riduzione dei consumi energetici – e dunque dei costi – e nel tenere conto in modo efficiente dell'energia in tutte le fasi della produzione o della gestione degli edifici.
Ora, vi chiedo, qualcuno ha esperienza in merito?
avete ottenuto la certificazione?
vale la pena farlo?
e soprattutto, vi pagano per questo lavoro di consulenza?
ovviamente, dato che vorrei farlo come consulente esterno, mi interessano soprattutto coloro che non sono direttamente dipendenti dell'azienda per cui fanno l'energy manager.
Poi mi sono chiesto... ma 1000 tep sono tanti o sono pochi? nel senso, quanto consuma un normale edificio, ad esempio una scuola, un edificio pubblico comunale tipo una biblioteca, oppure un tribunale? Avete qualche riferimento anche grossolano?
SimoneBaldini
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Iscritto il: mer set 29, 2010 13:42

Re: Energy Manager

Messaggio da SimoneBaldini »

avete ottenuto la certificazione?
A mio avviso un'altra lobby.
vale la pena farlo?
Ad oggi non ho avuto nessuna richiesta che mi obbligasse ad averla, ma fose sono nel "giro" sbagliato.
e soprattutto, vi pagano per questo lavoro di consulenza?
Anche se ci fosse richiesta, il discorso "pagano" dipenderà unicamente da cosa dovrai dare e da chi verrà "abilitato". Finiremo come i certificatori se non peggio.
ovviamente, dato che vorrei farlo come consulente esterno, mi interessano soprattutto coloro che non sono direttamente dipendenti dell'azienda per cui fanno l'energy manager.
Poi mi sono chiesto... ma 1000 tep sono tanti o sono pochi? nel senso, quanto consuma un normale edificio, ad esempio una scuola, un edificio pubblico comunale tipo una biblioteca, oppure un tribunale? Avete qualche riferimento anche grossolano?
1000 tep sono circa 1,2 milioni di mc di gas, sostanzialmente una spesa energetica annua di circa mezzo milione di euro. Quindi un comune nel suo complesso di edifici puo' superare questa soglia (non ricordo se va per singolo edifico o nel complesso), tieni presente che n'industria il limite è 10.000 tep. Nel privato penso che siano pochi i casi, tanto per farti un esempio faccio consulenza ha un'azienda che consuma 2 milioni di mc di gas (lavorazione acciaio) e un'altra che è una fornace tutte a livello industriale e non rientrano nessuna delle due.
cooperate
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Iscritto il: ven gen 30, 2009 18:04

Re: Energy Manager

Messaggio da cooperate »

SimoneBaldini ha scritto:1000 tep sono circa 1,2 milioni di mc di gas, sostanzialmente una spesa energetica annua di circa mezzo milione di euro.
ok, grazie.
SimoneBaldini ha scritto: tieni presente che n'industria il limite è 10.000 tep.
si, lo sapevo.
Infatti pensavo più al settore pubblico/parastatale.

Non so se qualcuno può darmi un chiarimento: se un'ente (tipo la provincia per intenderci o l'università) ha più sedi che gestisce e per cui paga la bolletta energetica (gas + elettricità) i consumi vanno sommati per verificare se si supera il limite dei 1000 tep o ogni sito va per fatti suoi?
Ronin
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Iscritto il: sab giu 20, 2009 12:57

Re: Energy Manager

Messaggio da Ronin »

i consumi ai fini del raggiungimento della soglia vanno sommati, quindi se un'ente ha 1000 edifici che consumano 1 tep ciascuno è soggetto.
il consumo comunque non è solo di gas, ma anche di elettricità e rientrano anche i consumi dei trasporti (es. la flotta di automezzi di un gestore trasporto pubblico può arrivare ai 1000 tep già da sola). si rientra con 5,35 GWh di elettricità, per es., o con 1 milione di litri di gasolio, o con una combinazione.
in linea di massima tutte le università, le aziende sanitarie, le aziende di trasporti, le regioni, i comuni sopra 20.000 abitanti e le grandi aziende di diritto alla casa dovrebbero rientrare (anche se solo circa 1/5 di questi soggetti è effettivamente presente nell'elenco, che si trova sul sito della FIRE).

in realtà, non occorre alcuna certificazione o abilitazione per diventare EM: EM si diventa per nomina (il rapporto fiduciario con la direzione è essenziale, perchè l'EM esercita il ruolo di supporto al decisore).
la certificazione è stata introdotta per la figura di EGE (esperto in gestione dell'energia): oggi* diventare EGE può essere importante per i seguenti soggetti:
a) EM la cui impresa/ente accede o vuole accedere al meccanismo dei TEE;
b) EM la cui impresa è una grande impresa o un'impresa energivora, ed è quindi soggetta agli obblighi del DL 102/14
c) soggetti che vogliano operare come consulenti di a) o b), o che vogliano impiegarsi in una ESCO

nel settore civile sostanzialmente c'è solo il caso a) ed in linea di massima *non esiste* che un ente pubblico affidi l'incarico di EM all'esterno (gli enti pubblici che rientrano nel caso a) attualmente si contano sulle dita di una mano).
ci sono alcuni casi che smentiscono questa regola generale, ma di solito hanno finalità particolari (es. ottenimento di fondi regionali/europei, oppure remunerazione di altre attività incluse nell'incarico).

* in realtà la scadenza è giugno 2016


PS: d'accordo con simone che è l'ennesima lobby. i costi della certificazione (circa 1.000 € per l'esame, e 300-600 per il corso di ammissione all'esame, più 250 €/anno di mantenimento), il fatto che sia obbligatorio l'esame e non basti il corso, i requisiti di accesso per il momento piuttosto elevati (da 3 a 10 anni di esperienza a seconda del titolo di studio, e dover dimostrare di aver già svolto almeno alcune attività), fanno sperare che non diventi tutto la solita barzelletta all'italiana.
per chi lo desidera, nel gruppo "efficienza energetica e uso razionale dell'energia" di linkedin il tema è ovviamente caldissimo.
cooperate
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Iscritto il: ven gen 30, 2009 18:04

Re: Energy Manager

Messaggio da cooperate »

Grazie
Sei stato molto gentile ed esaustivo
:D
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