Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Moderatore: Edilclima
Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Oggi ho visto un corso per diventare "Esperto in Diagnosi Energetiche" in 40 ore.
Leggendo il programma mi sembrava più un corso di "introduzione alla diagnosi energetica".
Di questo passo prima o poi servirà invece un corso per diventare "Dott. Cav. Gran Buff. Figl. di Mignott." almeno sapremo difenderci meglio da questi "esperti".
Leggendo il programma mi sembrava più un corso di "introduzione alla diagnosi energetica".
Di questo passo prima o poi servirà invece un corso per diventare "Dott. Cav. Gran Buff. Figl. di Mignott." almeno sapremo difenderci meglio da questi "esperti".
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Se per questo Enea ha sviluppato e messo in pista un software gratuito (e immagino a prova di neodiplomato) per eseguire diagnosi energetiche. Così da oggi gli orfani di docet potranno anche fare audit energetici, a prezzi che è facile immaginare. Viva l'ItaGlia
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
è il solito problema di trasformare in un obbligo burocratico qualcosa che aveva un'utilità propria anche prima che diventasse obbligatorio.
da un lato c'è chi l'audit lo faceva da anni, con adeguato approfondimento ("lato professionista serio"), perchè sennò il cliente col cappero che pagava, e adesso si trova i pischelli EGE a 40 ore in saldo, con audit a ciclostile (che forza che era il ciclostile, ti sentivi veramente un tipografo, l'avete mai provato? son veramente vecchio
).
dall'altro c'è chi dell'audit non ha bisogno punto, perchè conosce il proprio impianto a menadito ("lato utente evoluto"), però adesso si trova le imprese (cosiddette ESCOrt) che si fregano le mani all'idea di spennarlo grazie all'obbligo di emettere audit inutili.
tipicamente il tentativo della politica di mediare produce ESCOrt infarcite di pischelli che campano alla bell'e meglio succhiando quattro soldi con gli obblighi, rendendo scontenti sia l'utente evoluto che paga poco ma in cambio di niente, sia il professionista serio che o esce dal mercato (magari ritirandosi nella cerchia di clienti "evoluti") o abbassa la qualità del proprio lavoro.
però al tiggì si può dichiarare contenti che è stato emanato il decreto che promuove l'efficienza energetica (che tanto tutti leggono soltanto se c'è la riga che proroga le detrazioni).
qualcosa di buono (si fa per dire
) comunque c'è, ed è la truffa in cui incorreranno i poveri pischelli, scoprendo che al termine del corso di 40 ore, a differenza di quello che millanta la locandina, NON si diventa EGE (per quello occorre sostenere un esame presso un organismo accreditato in cui si verifica l'esperienza nel settore, e per sostenere il quale NON è necessario alcun corso) e tantomeno EDE (i requisiti per gli esperti in diagnosi ancora non sono noti, manca sia la norma che lo schema di certificazione).
PS: tra parentesi, avete visto l'esempio di calcolo dell'investimento sull'involucro della UNI EN 16247-2: manca solo la scritta lampeggiante "11300 = bullshit"
(ammetto che ho furiosamente gioito, pensando al miliardo di pagine della "proposta" CTI, ora finalmente destinate all'uso consono, ovvero la stampa su carta morbida in formato rotolo A6
)
da un lato c'è chi l'audit lo faceva da anni, con adeguato approfondimento ("lato professionista serio"), perchè sennò il cliente col cappero che pagava, e adesso si trova i pischelli EGE a 40 ore in saldo, con audit a ciclostile (che forza che era il ciclostile, ti sentivi veramente un tipografo, l'avete mai provato? son veramente vecchio

dall'altro c'è chi dell'audit non ha bisogno punto, perchè conosce il proprio impianto a menadito ("lato utente evoluto"), però adesso si trova le imprese (cosiddette ESCOrt) che si fregano le mani all'idea di spennarlo grazie all'obbligo di emettere audit inutili.
tipicamente il tentativo della politica di mediare produce ESCOrt infarcite di pischelli che campano alla bell'e meglio succhiando quattro soldi con gli obblighi, rendendo scontenti sia l'utente evoluto che paga poco ma in cambio di niente, sia il professionista serio che o esce dal mercato (magari ritirandosi nella cerchia di clienti "evoluti") o abbassa la qualità del proprio lavoro.
però al tiggì si può dichiarare contenti che è stato emanato il decreto che promuove l'efficienza energetica (che tanto tutti leggono soltanto se c'è la riga che proroga le detrazioni).
qualcosa di buono (si fa per dire

PS: tra parentesi, avete visto l'esempio di calcolo dell'investimento sull'involucro della UNI EN 16247-2: manca solo la scritta lampeggiante "11300 = bullshit"


Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Un po OT cmq
Oggi ho ricevuto mail di casa software che afferma che impari le norme usando il software
......
Oggi ho ricevuto mail di casa software che afferma che impari le norme usando il software
......
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Ho pensato subito la stessa cosa. Mi sono anche detto che il problema però è tutto italiano, paese del garantismo assoluto, per cui mettiamo degli obblighi (a volte necessari, a volte inutili) e poi li edulcoriamo, fino a ridurli a barzelletta.Ronin ha scritto:è il solito problema di trasformare in un obbligo burocratico qualcosa che aveva un'utilità propria anche prima che diventasse obbligatorio.
Succede un po' in tutti i settori, ma ho l'impressione che mai come nel nostro si calchi la mano, istituzionalizzando le pagliacciate non soltanto con un' assenza pressoché totale di controllo sull'applicazione fedele della legge, ma già in sede di stesura delle regole (vedi ape aperti anche agli agronomi, strumenti di calcolo a prova di scimmia e pure gratuiti, etc.).
Il concetto dovrebbe invece essere: dobbiamo introdurre un obbligo di legge? Bene, ma lo standard è lo stesso che si usava quando era facoltativo, o al limite anche più severo. Credo che nei paesi più sviluppati del nostro funzioni così.
In merito alla EN 16247: hai idea di come si incastri con le altre norme sulle diagnosi, tipo 11428 e 16212?
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
la 11428 è una specifica tecnica, e quindi secondo me va anche lei nel rotolo A6 (le parti generali sono specificate dalla 16247-1 che la sostituisce in toto; il diagramma di flusso del punto 4.7 è comunque identico a quello della 16247-3, che però si applica solo ai processi industriali, e non agli edifici).
nel complesso direi che non viene smentita, solo archiviata (un po' come la 16001 superata dalla 50001).
la 16212 non la ho ancora studiata, ma è citata nei riferimenti delle 16247, insieme con la 16231, e due badilate di norme ISO. in fin dei conti le 16247 sono relativamente generiche (dicono cosa mettere nell'audit, ma non come mettercelo), quindi poi la serie EN 162** e ISO 1774* dovrebbero comunque venire usate per fare i calcoli specifici delle misure di efficienza individuate.
la 16247-2 riprende la famosa firma energetica, tra l'altro (sempre in un'appendice informativa).
sugli strumenti di calcolo gratuiti, io penso che non sia un male. intendo dire, fino a che sono destinati a siti che consumano una manciata di kWh (come scuole, uffici ed abitazioni), ci sta che si adotti una metodologia senza inutili complicazioni.
in fin dei conti lo sappiamo fin dai tempi degli ACE, che in queste tipologie di edifici le cose che (forse) si ripagano in meno di 10 anni son quelle quattro in croce. un po' come usare il docet per certificare quel 90% di edifici che sta nelle classi F e G: direi che non si sbagliava molto, oggi ti obbligano a calcolare i ponti termici analiticamente su edifici che hanno muri con U=2,5: fa ridere.
il problema generale che ci allontana dai paesi più avanzati, IMHO è che siamo il paese della forma che prevale sulla sostanza. e globalmente sembriamo più inclini a perseverare, che a guarire...
nel complesso direi che non viene smentita, solo archiviata (un po' come la 16001 superata dalla 50001).
la 16212 non la ho ancora studiata, ma è citata nei riferimenti delle 16247, insieme con la 16231, e due badilate di norme ISO. in fin dei conti le 16247 sono relativamente generiche (dicono cosa mettere nell'audit, ma non come mettercelo), quindi poi la serie EN 162** e ISO 1774* dovrebbero comunque venire usate per fare i calcoli specifici delle misure di efficienza individuate.
la 16247-2 riprende la famosa firma energetica, tra l'altro (sempre in un'appendice informativa).
beh, mi sa che quello della mancata selezione in ingresso è un problema generalizzato: basta vedere cosa è permesso nella prevenzione incendi, che almeno dovrebbe essere trattata con un po' più di cautela. d'altro canto chi vuole rimanere attivo nel settore dell'efficienza energetica probabilmente dovrà presto certificarsi 11339, certificazione piuttosto onerosa e (almeno fino ad oggi) non banale da ottenere.mat ha scritto: ape aperti anche agli agronomi, strumenti di calcolo a prova di scimmia e pure gratuiti, etc.)
sugli strumenti di calcolo gratuiti, io penso che non sia un male. intendo dire, fino a che sono destinati a siti che consumano una manciata di kWh (come scuole, uffici ed abitazioni), ci sta che si adotti una metodologia senza inutili complicazioni.
in fin dei conti lo sappiamo fin dai tempi degli ACE, che in queste tipologie di edifici le cose che (forse) si ripagano in meno di 10 anni son quelle quattro in croce. un po' come usare il docet per certificare quel 90% di edifici che sta nelle classi F e G: direi che non si sbagliava molto, oggi ti obbligano a calcolare i ponti termici analiticamente su edifici che hanno muri con U=2,5: fa ridere.
il problema generale che ci allontana dai paesi più avanzati, IMHO è che siamo il paese della forma che prevale sulla sostanza. e globalmente sembriamo più inclini a perseverare, che a guarire...
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
"il problema generale che ci allontana dai paesi più avanzati, IMHO è che siamo il paese della forma che prevale sulla sostanza. e globalmente sembriamo più inclini a perseverare, che a guarire..."
quoto.
e l'esempio dei ponti termici analitici sull'esistente, in classe G o H, è l'esemplificazione più chiara del concetto.
quoto.
e l'esempio dei ponti termici analitici sull'esistente, in classe G o H, è l'esemplificazione più chiara del concetto.
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Porto la mia esperienza.
Si parla di 40 ore per diventare Esperto in Diagnosi Energetica, ma anche di 80 ore per i tecnici abilitati alla certificazione energetica degli edifici relativamente ai corsi del DPR 75/2013.
Tengo questi corsi per una società di formazione. Partecipano professionisti esperti che non avrebbero nessuna necessità del corso per redigere gli APE ma elevata necessità di crediti. Partecipano anche colleghi che pensano, o meglio "è affermato del legislatore", che con 80 ore si possa diventare un tecnico abilitato ma che alla fine del corso mi dicono: non mi occuperò mai di prestazione energetica nell'edilizia perché il campo è troppo vasto.
In ogni caso a fine corso si constata sempre che le 80 ore sono decisamente poche, forse anche per usare con coscienza il vecchio Docet.
Si parla di 40 ore per diventare Esperto in Diagnosi Energetica, ma anche di 80 ore per i tecnici abilitati alla certificazione energetica degli edifici relativamente ai corsi del DPR 75/2013.
Tengo questi corsi per una società di formazione. Partecipano professionisti esperti che non avrebbero nessuna necessità del corso per redigere gli APE ma elevata necessità di crediti. Partecipano anche colleghi che pensano, o meglio "è affermato del legislatore", che con 80 ore si possa diventare un tecnico abilitato ma che alla fine del corso mi dicono: non mi occuperò mai di prestazione energetica nell'edilizia perché il campo è troppo vasto.
In ogni caso a fine corso si constata sempre che le 80 ore sono decisamente poche, forse anche per usare con coscienza il vecchio Docet.
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
sai quanti ne ho sentiti che hanno detto così e poi fanno invece ape ad minchiam 

Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
cominciano i bandi:
http://www.provincia.pd.it/index.php?ma ... rnid=12101
125 k€ iva incusa per 57 edifici da svolgersi in 2 mesi, con un minimo di 3 esperti. tanto o poco?
http://www.provincia.pd.it/index.php?ma ... rnid=12101
125 k€ iva incusa per 57 edifici da svolgersi in 2 mesi, con un minimo di 3 esperti. tanto o poco?
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Scommetto su un ribasso del 60%. Per molti la certificazione energetica di un intero edificio significa solo riuscire a vendere 1kg di carta per 1000€, un bel business da questo punto di vista....Ronin ha scritto:cominciano i bandi:
http://www.provincia.pd.it/index.php?ma ... rnid=12101
125 k€ iva incusa per 57 edifici da svolgersi in 2 mesi, con un minimo di 3 esperti. tanto o poco?
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Il ribasso vale il 20% del punteggio.
e per favore è un bando per effettuare DIAGNOSI
e per favore è un bando per effettuare DIAGNOSI
Re: Esperto in Diagnosi Energetiche in 40 ore
Stiamo parlando di enti pubblici e siamo in Italia, il ribasso e i chili di carta sono i veri parametri che condizionano l'appalto, tuttalpiù prima dell'aggiudicazione ti chiederanno di integrare con qualche etto di autocertificazioni.