Quello che sostiene Chilli... dicendo che gli altri NON sono a norma..Ronin ha scritto:a livello europeo la situazione è rovesciata: il perossido è citato come mezzo di disinfezione e altri prodotti invece no.
Che norma è Ronin?
Moderatore: Edilclima
Quello che sostiene Chilli... dicendo che gli altri NON sono a norma..Ronin ha scritto:a livello europeo la situazione è rovesciata: il perossido è citato come mezzo di disinfezione e altri prodotti invece no.
bof, è un regolamento europeo che elenca i prodotti disinfettanti per i quali gli stati devono garantire la libera circolazione.SuperP ha scritto:Quello che sostiene Chilli... dicendo che gli altri NON sono a norma..
Che norma è Ronin?
quello è il classico anticalcare magnetico che oggi viene spacciato per sistema di disinfezione.girondone ha scritto:questo lo conoscete?
http://www.eco-technology.eu/
GLi ho chiesto di mandarmi le "leggi" infatti e per mi ha mai inviato niente.Ronin ha scritto: è più facile che chiamiamo i carabinieri e denunciamo per procurato allarme, diffamazione, ecc. che non firmiamo un contratto per la messa a norma...)
ostia...Ronin ha scritto:non so arkanoid.
i test a temperatura elevata vengono svolti per il semplice motivo che a 50°C le fessurazioni iniziano dopo 5-6 anni, che è un po' troppo anche per il più volonteroso dei ricercatori (nel mio caso, purtroppo, l'esperienza delle rotture è precedente alla "scoperta" degli articoli scientifici che le "prevedevano").
le foto della mia presentazione sono di tubazioni in uso reale (quasi tutte le ho scattate io stesso, prese in impianti che controlliamo noi, con dosaggi mantenuti al livello minimo indispensabile per il controllo delle cariche batteriche): è su quelle che traggo le conclusioni (che poi giustifico con studi) e non viceversa .
Risposta alla tua domanda: nessuno! Anzi ti dirò che le persone che gestiscono l'asilo mi dicono che l'acqua calda la usano pochissimo in generale (principalmente in cucina, poi d'inverno prob miscelano un po' ai lavabi per non avere l'acqua proprio a temperatura acquedotto...).Ronin ha scritto:@mat: in un asilo non sarei tanto preoccupato, quanti bambini si faranno la doccia? i problemi si hanno normalmente nelle strutture dove si pernotta (noi stessi i poliambulatori, ad esempio, non li trattiamo; anche se una scuola in effetti è un po' borderline, ci torni ogni giorno). comunque se lo chiedi a me, ti rispondo che il trattamento, quale che sia la tua scelta, deve essere continuativo, non manuale nè periodico. è strano che la delibera piemontese non contenga delle frasi che dicono che per le strutture collettive si fa riferimento a quanto detto per quelle sanitarie salvo gli aspetti clinici.
Ciao,mat ha scritto:Per concludere: ritengo che dal punto di vista progettuale io non sia tenuto a far installare dispositivi specifici per i trattamenti (tipo il legiomix caleffi, che costa una fucilata), in quanto alla fine tutto è in capo all'accortezza ed allo scrupolo dei conduttori/manutentori dell'impianto. Se esistono delle procedure, queste possono essere applicate tanto con dispositivi manuali quanto automatici (se poi si usa la disinfezione chimica non saprei neanche se esistono i secondi).
io penso quello che dicono le LG dell'emilia romagna (cui nell'ombra ho contribuito non poco): il controllo della legionella va ispirato ad un principio di rapporto costi/benefici. in primo luogo quindi occorre guardare a chi usa l'acqua dell'impianto: in situazioni residenziali classiche (condominio), dove il livello di rischio associato al "paziente" non è prevedibile ma è comunque mediamente pari a quello della popolazione media, va bene anche solo un impianto predisposto per l'installazione di, secondo me.Tu che ne pensi?
Ci mancherebbe, apprezzo sempre le tue opinioni, molto documentate e circostanziate, forse però sarebbe il caso di aprire uno specifico topic?Ronin ha scritto:: Rispondo con calma, sarebbe un peccato mandare in flame tutta la discussione.
Prima di dare del falso chiederei almeno di citare le fonti, se per te ASHRAE é abbastanza autorevole, eccone qui uno: https://www.ashrae.org/File%20Library/d ... 27_326.pdfRonin ha scritto: dire che si rischia di più dal fiume e dal lago che non dall'impianto idrico è una falsità bella e buona comunque: i dati sull'origine delle contaminazioni sono ben chiari: l'impianto idrico è di gran lunga il maggiore responsabile......
la discussione è interressante e ringrazio tutti i partecipanti per il loro contributo, in modo particolare Ronin per la volontà di condividere la sua conoscenza del tema.redHat ha scritto:Prima di dare del falso chiederei almeno di citare le fonti, se per te ASHRAE é abbastanza autorevole, eccone qui uno: https://www.ashrae.org/File%20Library/d ... 27_326.pdfRonin ha scritto: dire che si rischia di più dal fiume e dal lago che non dall'impianto idrico è una falsità bella e buona comunque: i dati sull'origine delle contaminazioni sono ben chiari: l'impianto idrico è di gran lunga il maggiore responsabile......
Se vuoi un altro centinaio di documenti tecnici basta che googli "legionella river lake risk".
se si è corroso il rame non c'è molta speranza per il ferro zincato... le plastiche oltre i 50°C e 4bar alla lunga sono un disastro...se proprio devi usare il trattamento chimico e vuoi avere garanzia di lunga durata allora sarebbero più adatte le tubazioni utilizzate nell'industria chimica e alimentare: i tubi EN 10217-7 in acciaio inox EN 10357.Tom Bishop ha scritto: ↑gio nov 30, 2017 08:22 ..Qualche giorno fa mi si è forato un tubo (nuovo) in corrispondenza dell'iniettore del perossido di idrogeno...
Non personalmente, ma in Italia l'estrusione RCT lo ha a listino anche la Wavin (che non lo produce nello stabilimento italiano); versione monostrato per grossi diametri (e le caratteristiche di pressione a 70°C/50 anni sono più alte di Nupi) e versione a 3 strati con gamma diametri completa.... Qualcuno del forum lo ha già utilizzato? ...
perchè il DPR 412/93 tuttora vigente richiede un impianto ACS a temperatura 48°C +-5, e quindi a 60°C è vietato arrivarci (anche se le linee guida per la legionella chiedono di tenerli nei boiler: quando il legislatore pretende di sostituirsi alle norme tecniche spesso fa più danno che beneficio, e comunque sempre fa una gran confusione).
se intendi che all'epoca sostenevo il multistrato, è vero: solo nel 2011 sono cominciati ad apparire articoli scientifici sulla capacità del biossido di cloro di penetrare il reticolo del PE e distruggere i leganti facendo perdere al tubo resistenza meccanica (cosi si microfessura, il cloro va a contatto con l'alluminio e... BUM!), i nostri guai con quel materiale sono iniziati alcuni anni dopo, a meno di 10 anni dall'installazione nonostante la garanzia di 25 del produttore. peraltro in "solo" dieci anni ne cambiano di cose, non a caso avevo scritto "attualmente".NoNickName ha scritto: ↑mar ott 08, 2019 14:38 Erano solo dieci anni fa: viewtopic.php?t=7394#p45542
No, intendevo che benchè lo si sappia da sempre, sul forum è da dieci anni che si parla di evitare lo zincato e l'acqua calda.Ronin ha scritto: ↑mar ott 08, 2019 15:45se intendi che all'epoca sostenevo il multistrato, è veroNoNickName ha scritto: ↑mar ott 08, 2019 14:38 Erano solo dieci anni fa: viewtopic.php?t=7394#p45542
ho tentato di spiegare come funziona il meccanismo: il cloro è un disinfettante che opera per contatto, quindi disinfetta solo la superficie degli oggetti con cui viene in contatto. legionella è un batterio che è capace di "infiltrarsi" (scusate il termine poco scientifico) all'interno dei protozoi (organismi troppo grossi per farsi "disinfettare", se non con concetrazioni shock), e come tale di "proteggersi" dal cloro; nel biofilm questo effetto è ulteriormente amplificato dal fatto che il biofilm è uno strado di decine di micrometri, e quindi per i disinfettanti assolutamente impenetrabile nei suoi strati più profondi.