Ho eseguito un sopralluogo per il rifacimento di un impianto termico termoautonomo a servizio di un appartamento all'interno di un condominio di 4 unità.
Momentaneamente la caldaia esistente (gas metano) è all'interno di una centrale termica dove è presente un'altra caldaia (somma totale inferiore a 116 kW). Alla centrale termica si accede da disimpegno comune.
Nel rifare l'impianto termico devo cambiare la caldaia esistente, dunque:
1. devo mettere a norma la centrale termica secondo il dm 12 aprile 1996?
Nel dm all'art.6 dice:
" Agli impianti esistenti alla data di emanazione del presente
decreto e di portata termica non superiore a 116 kW, purche'
realizzati in conformita' alla previgente normativa, non e' richiesto
alcun adeguamento, anche nel caso di aumento di portata termica,
purche' non superiore al 20% di quella esistente e purche' realizzata
una sola volta e tale da non comportare il superamento della portata
termica oltre i 116 kW.
In ogni caso successivi aumenti della portata termica
realizzati negli impianti di cui ai precedenti commi, richiedono
l'adeguamento alle disposizioni del presente decreto."
se non interpreto male, nel mio caso, un edificio di trentanni, a patto che sia stato eseguito l'impianto in conformità alla previgente normativa (di sicuro non troverò nulla) se non ho un aumento di portata termica superiore al 20% non dovrei adeguarmi?? so per certo che in quella centrale termica hanno tolto una caldaia anni fa, però sarebbe una diminuzione di portata termica... devo adeguare la centrale termica?
2. se devo adeguare la centrale termica, siccome non posso fare un accesso dall'esterno, devo mantenere l'accesso dal disimpegno che la norma mi dice deve essere realizzato in modo tale da evitare la formazione di sacche di gas. Perciò mi viene in mente di fare un condotto che dal disimpegno passando dalla centrale termica sfocia all'esterno oppure mi viene in mente abbasso il soffitto del disimpegno rispetto a quello della centrale termica?
3. altra soluzione e spostare la caldaia nella cucina dell'appartamento... siccome a fare il giro esterno del fabbricato ci saranno 80 mt da scavare per mettere il PE, dal tubo esistente in centale termica risulterebbe molto più breve attraversare il disimpegno (di cui sopra) e poi entrare in appartamento. Posso attraversare una parte comune? devo controtubare tutto il tubo di adduzione?? se entrassi in centrale termica (contenente l'altra caldaia) con il tubo in ferro in controtubo, attraverso il disimpegno comune sempre in controtubo e arrivo nell'appartamento? in appartamento posso viaggiare in sottotraccia o rimanere a vista?
grazie dell'aiuto
centrale termica con due caldaie
Moderatore: Edilclima
Re: centrale termica con due caldaie
ti rispondo anche di qui
ciao Gio... dunque, da quel che ho capito la caldaia nuova è < 35 kw, quindi di per se l'installazione impiantistica è sotto 7129, il dm lo usi solo per le caratteristiche del locale (resistenza REI, altezza, accessi ecc...).
ora, se lasci la caldaia nel locale centrale termica mi sa che devi adeguarlo al dm (a meno che tu non abbia un documento - leggi dichiarazione di conformità - che attesti la preesistenza dell'impianto così come lo hai trovato (e quindi ci vorrebbe anche un progetto, degli allegati obbligatori ecc...), quindi in questo caso, secondo me, devi fare come hai descritto per l'aerazione del disimpegno.
se invece metti la nuova caldaia in cucina, la 7129/08 in effetti consente di passare nelle parti comuni ma faccio alcune considerazioni leggendo la norma (mi riferisco alla parte 1):
4.4.1.1 Le tubazioni del gas devono essere posate preferibilmente all’esterno dell'edificio (per esempio cortili, pareti perimetrali, muri di cinta, ecc.) limitando quanto più è possibile il percorso all’interno dei locali [...]
4.4.2.4 Non è consentita la posa delle tubazioni sotto traccia, compreso sotto pavimento, nei locali costituenti le parti comuni dell’edificio.
e poi quanto stabilito al punto
4.6.3 Disposizioni generali per la posa in opera delle tubazioni all’interno nelle parti comuni dell’edificio multifamiliare
Le tubazioni devono essere mantenute preferibimente all’esterno dei muri perimetrali e il
tracciato all’interno dell’edificio deve interessare, prevalentemente, i locali da servire. Ove non sia possibile il collegamento diretto dall’esterno attraverso i muri perimetrali, è
ammesso attraversare i locali ad uso comune (o parti comuni) operando nel rispetto delle
disposizioni antincendio ed applicando le cautele e raccomandazioni sotto riportate: [...]
secondo me la questione è quella dell'"ove non sia possibile il collegamento diretto dall'esterno" ... cioè, dove sia possibile passare all'esterno (e mi pare il caso in esame, anche se la tubazione sarebbe lunga) bisogna fare così...

ciao Gio... dunque, da quel che ho capito la caldaia nuova è < 35 kw, quindi di per se l'installazione impiantistica è sotto 7129, il dm lo usi solo per le caratteristiche del locale (resistenza REI, altezza, accessi ecc...).
ora, se lasci la caldaia nel locale centrale termica mi sa che devi adeguarlo al dm (a meno che tu non abbia un documento - leggi dichiarazione di conformità - che attesti la preesistenza dell'impianto così come lo hai trovato (e quindi ci vorrebbe anche un progetto, degli allegati obbligatori ecc...), quindi in questo caso, secondo me, devi fare come hai descritto per l'aerazione del disimpegno.
se invece metti la nuova caldaia in cucina, la 7129/08 in effetti consente di passare nelle parti comuni ma faccio alcune considerazioni leggendo la norma (mi riferisco alla parte 1):
4.4.1.1 Le tubazioni del gas devono essere posate preferibilmente all’esterno dell'edificio (per esempio cortili, pareti perimetrali, muri di cinta, ecc.) limitando quanto più è possibile il percorso all’interno dei locali [...]
4.4.2.4 Non è consentita la posa delle tubazioni sotto traccia, compreso sotto pavimento, nei locali costituenti le parti comuni dell’edificio.
e poi quanto stabilito al punto
4.6.3 Disposizioni generali per la posa in opera delle tubazioni all’interno nelle parti comuni dell’edificio multifamiliare
Le tubazioni devono essere mantenute preferibimente all’esterno dei muri perimetrali e il
tracciato all’interno dell’edificio deve interessare, prevalentemente, i locali da servire. Ove non sia possibile il collegamento diretto dall’esterno attraverso i muri perimetrali, è
ammesso attraversare i locali ad uso comune (o parti comuni) operando nel rispetto delle
disposizioni antincendio ed applicando le cautele e raccomandazioni sotto riportate: [...]
secondo me la questione è quella dell'"ove non sia possibile il collegamento diretto dall'esterno" ... cioè, dove sia possibile passare all'esterno (e mi pare il caso in esame, anche se la tubazione sarebbe lunga) bisogna fare così...