![Mr. Green :mrgreen:](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
scartate le travi fredde, mi stavo orientando verso un minimo di aria per igiene (2 vol/h) e pannello radiante a soffitto, e a quel punto mi dico: che senso ha portarci l'acqua calda del primario a 70°C (per la cronaca prodotta con caldaie a rendimento 97%)? proviamo a vedere se si riesce a produrre localmente acqua calda a bassa temperatura con una pompa di calore (aria/acqua) e ottenere un COP adeguato.
che significa adeguato? quite simple: se considerate che l'elettricità (in MT) costa sui 205 €/MWh e che il metano costa sugli 0,72 €/Sm3, una pompa di calore ad assorbimento robur che a 45°C rende il 150% corrisponde a un sistema elettrico con COP pari a 9,59*0,205/0,72*1,5=4,1 (solo che portare il gas lassù è un pain in the ass, come dicono gli inglesi), rispetto a 2,7 delle caldaie.
ora ho per le mani l'ultimo numero dell'aicarr journal, e c'è un bellissimo articolo del past president che mostra delle pompe di calore con COP intorno a 4,5 a 7°C: sfoglio su internet i cataloghi di 5 produttori diversi per la taglia 400-800 kWt e ci trovo COP nominali che se va bene arrivano a 3,2 (con mandata a 45°C). con questi valori di COP chi mai prenderebbe in considerazione l'idea di installare una pompa di calore alimentata elettricamente?
ho capito male? ho cercato nomi di produttori scarsi? o perfino le nostre associazioni (e non solo i cataloghi come dice NNN) parlano di macchine inesistenti nella realtà? il rinnovo della mia tessera aicarr è appeso al filo delle vostre conoscenze...