Per quello che mi è parso di capire tale caratteristica, oltre che derivare da una prova di laboratorio, può essere attestata anche mediante calcolo semplificato (UNI EN ISO 10077-1) oppure con calcolo agli elementi finiti in combinazione con il semplificato (UNI EN ISO 10077-2).
A tale proposito sul sito dell'ENEA si propone un esempio di calcolo che rispecchia, in fondo, quello che è stato il mio modo di agire quando effettuo le verifiche secondo DL 311 in assenza di dati forniti dai produttori; oppure si inseriscono i dati indicati nelle raccomandazioni CTI- R 03/3 pur rimanendo consapevole che così facendo non si considerano eventuali ponti termici lineari.
Pertanto mi chiedo se una scheda descrittiva di verifica, sul tipo di quelle generate con EC500, possa essere sufficiente per la certificazione richiesta da un produttore di cassonetti.
Inoltre come Vi regolate con le porzioni di parete interessate dai cassonetti ? Se non erro tali porzioni di parete devono, comunque, rispettare i limiti di trasmittanza indicati nella tab. 2, p.to 2, All. C e pertanto il cassonetto inserito deve avere in genere trasmittanze inferiori al valore di 1 W/mq K citato nelle raccomandazioni CTI.
Avete dei pareri o suggerimenti in merito ?
Ringrazio fin d'ora chi interverrà a proposito.
