Tubazioni gas e collegamenti elettrici

Normativa per gli impianti gas, Legge 46/90, Delibera AEEG 40/04, ecc.

Moderatore: Edilclima

Rispondi
Dorianoz
Messaggi: 572
Iscritto il: gio ott 05, 2006 14:56

Tubazioni gas e collegamenti elettrici

Messaggio da Dorianoz »

Sono stato nominato CTU per un accertamento tecnico preventivo a seguito di una installazione di una caldaia murale con potenzialità inferiore ai 35 kW e ricadente quindi nella norma UNI 7129/08.
Tra le motivazioni che hanno spinto i proprietari ad intraprendere le vie legali, leggo che un perito industriale di parte, ha rilevato dopo sopralluogo che la tubazione di adduzione del gas di collegamento alla caldaia "passa sopra a una scatola elettrica creando una situazione di evidente pericolo".......
io non ci vedo niente di pericoloso, anche se mi riservo di effettuare ovviamente l'accertamento tecnico. Non è espressamente vietato dalla uni 7129 questo particolare. E credo di non sbagliarmi
cooperate
Messaggi: 659
Iscritto il: ven gen 30, 2009 18:04

Re: Tubazioni gas e collegamenti elettrici

Messaggio da cooperate »

devi applicare la norma CEI 31-30, 31-35 e altre dello stesso comitato, valutare le zone di rischio, la distanza massima di sicurezza, e poi andare a fare la sovraposizione della zona di rischio creata dal centro di pericolo con l'utenza elettrica.

Detto in parole più "potabili", un CP (centro di pericolo) è un raccordo filettato o un rubinetto. Una saldatura fatta a brasatura forte non è un CP. Una dolce non saprei.
L'area di influenza (distanza) è di solito non superiore ad una sfera di diametro pari a 30/60 cm (pressione 20 mbar).
Quindi, se la cassetta si trova lontana da raccordi e rubinetti direi che i rischi sono ampiamente tollerabili (secondo norma).
Ovviamente tutto va calcolato e documentato.

buon lavoro
Terminus
Messaggi: 13602
Iscritto il: ven mar 30, 2007 17:40
Località: Umbria

Re: Tubazioni gas e collegamenti elettrici

Messaggio da Terminus »

Confermo.
La situazione comunque negli ultimi anni è andata evolvendosi, quindi occorre stabilire in primis qual'è l'epoca di realizzazione dell'impianto elettrico o dell'impianto di adduzione gas.
Occorre fare riferimento alla Guida CEI 31-35 ed alla Guida CEI 31-35/A (versioni in vigore al momento della realizzazione dell'impianto), le quali stabiliscono le condizioni per considerare una centrale termica un luogo ordinario ai fini della realizzazione dell'impianto elettrico.
Sicuramente la caldaia è un apparecchio certificato CE per la Direttiva Gas e se poi ha potenza inferiore a 35kW, rimane fuori dal campo di applicazione delle guide CEI suddette, le quali comunque costituiscono il principale riferimento per la valutazione.
Se poi si vuole, si può sempre effettuare una valutazione analitica delle zone a rischio esplosione secondo la CEI 31-35 e dimostrare quindi in modo inequivocabile se la cassetta è ricompresa o meno in una delle zone classificate (sempre che ve ne siano).
Rispondi