Isolamento cavedi e vani ascensori
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Isolamento cavedi e vani ascensori
Secondo voi eventuali cavedi interni ai locali e/o vani ascensori, sono da considerarsi locali "non dotati di impianti di riscaldamento! e quindi le loro pareti devono rispettare la trasmittanza?
stimp
Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
Direi di si, sempre che i cavedi non siano direttamente comunicanti con l'esterno e a quel punto potrebbero essere anche considerati come locali esterni...studio17 ha scritto:Secondo voi eventuali cavedi interni ai locali e/o vani ascensori, sono da considerarsi locali "non dotati di impianti di riscaldamento! e quindi le loro pareti devono rispettare la trasmittanza?
Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
tanto la trasmittanza da rispettare non cambia.ilverga ha scritto:Direi di si, sempre che i cavedi non siano direttamente comunicanti con l'esterno e a quel punto potrebbero essere anche considerati come locali esterni...studio17 ha scritto:Secondo voi eventuali cavedi interni ai locali e/o vani ascensori, sono da considerarsi locali "non dotati di impianti di riscaldamento! e quindi le loro pareti devono rispettare la trasmittanza?
stimp
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Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
(come ben sapete) premesso che U strutture esterna = U per locali non riscaldati!
Per me bisogna considerare le pareti dei vani tecnici come pareti verso locali non riscaldati!!
osservazione:
Pareti divisorie con vano scala condominiale: è un preblema;
Pareti divisorie con vano ascensore: è un problemone;
Pareti particolari come: pareti sul sottotetto che dividono la parte abitabile dalla parte non abitabile: è un problemaccio;
Pareti verso vani tecnici: è un casino!!!! già erano piccoli, poi ancora di più (con l'acustica), ora diventeranno piccini piccini con il termico!!!
Per me bisogna considerare le pareti dei vani tecnici come pareti verso locali non riscaldati!!
osservazione:
Pareti divisorie con vano scala condominiale: è un preblema;
Pareti divisorie con vano ascensore: è un problemone;
Pareti particolari come: pareti sul sottotetto che dividono la parte abitabile dalla parte non abitabile: è un problemaccio;
Pareti verso vani tecnici: è un casino!!!! già erano piccoli, poi ancora di più (con l'acustica), ora diventeranno piccini piccini con il termico!!!
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
Allora spiegati meglio! Ho capito solo ora qual'era il senso della domanda...studio17 ha scritto:tanto la trasmittanza da rispettare non cambia.ilverga ha scritto:Direi di si, sempre che i cavedi non siano direttamente comunicanti con l'esterno e a quel punto potrebbero essere anche considerati come locali esterni...studio17 ha scritto:Secondo voi eventuali cavedi interni ai locali e/o vani ascensori, sono da considerarsi locali "non dotati di impianti di riscaldamento! e quindi le loro pareti devono rispettare la trasmittanza?


Credevo intendessi chiedere se le pareti di tali vani dovessero rispettare alcun limite di trasmittanza...e ti avevo risposto in base al par. 7 All. I D.Lgs.311/06
Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d’uso all’art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, ad eccezione della categoria E.8, da realizzarsi in zona climatica C, D, E ed F, il valore della trasmittanza (U) delle strutture edilizie di separazione tra edifici o unità immobiliari confinanti fatto salvo il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”, deve essere inferiore o uguale a 0,8 W/m2K nel caso di pareti divisorie verticali e orizzontali. Il medesimo limite deve essere rispettato per tutte le strutture opache, verticali, orizzontali e inclinate, che delimitano verso l’ambiente esterno gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento.
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Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
ideona...
ma se l'aria all'interno del cavedio è in quite posso considerarla come isolante, quindi l'inserisco nel calcolo delle U della struttura... spero di essermi spiegato
ma se l'aria all'interno del cavedio è in quite posso considerarla come isolante, quindi l'inserisco nel calcolo delle U della struttura... spero di essermi spiegato
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
Non sono sup. confinanti.ilverga ha scritto:Allora spiegati meglio! Ho capito solo ora qual'era il senso della domanda...studio17 ha scritto:tanto la trasmittanza da rispettare non cambia.ilverga ha scritto: Direi di si, sempre che i cavedi non siano direttamente comunicanti con l'esterno e a quel punto potrebbero essere anche considerati come locali esterni...![]()
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Credevo intendessi chiedere se le pareti di tali vani dovessero rispettare alcun limite di trasmittanza...e ti avevo risposto in base al par. 7 All. I D.Lgs.311/06
Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d’uso all’art. 3 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, ad eccezione della categoria E.8, da realizzarsi in zona climatica C, D, E ed F, il valore della trasmittanza (U) delle strutture edilizie di separazione tra edifici o unità immobiliari confinanti fatto salvo il rispetto del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”, deve essere inferiore o uguale a 0,8 W/m2K nel caso di pareti divisorie verticali e orizzontali. Il medesimo limite deve essere rispettato per tutte le strutture opache, verticali, orizzontali e inclinate, che delimitano verso l’ambiente esterno gli ambienti non dotati di impianto di riscaldamento.
Cerco di spigarmi meglio: ho un edificio di quattro piani (circa 2000 mq a piano). All'interno dell'edificio ci sono n. 6 cavedi (dim. circa 2 mt x 1 mt cadauno), dove verranno installate le canalizzazioni etc...; sempre all'interno ho n. 2 vani ascensori e n. 2 vani scale che collegano i vari piani.
Le pareti (che sono in cemento armato) che delimitano quasti spazi devono verificare la trasmittanza come se fossere verso ambienti non dotati di riscaldamento? ad essere pignoli penso di si; è pur vero che sono ambienti completamenti all'interno dei locali riscadati e chiusi da una copertura che già rispetta la trasmittanza. Che ne pensate?
stimp
Per le pareti di separazione con vani scala e/o vani corsa ascensori, ovviamente non riscaldati, credo che non ci siano dubbi sulle necessarie verifiche.Le pareti (che sono in cemento armato) che delimitano quasti spazi devono verificare la trasmittanza come se fossere verso ambienti non dotati di riscaldamento? ad essere pignoli penso di si; è pur vero che sono ambienti completamenti all'interno dei locali riscadati e chiusi da una copertura che già rispetta la trasmittanza. Che ne pensate?
Cavedi: se non sono aerati dall'esterno, quindi con aria in quiete ed invece sono collegati ai locali riscaldati, mediante i passaggi degli impianti tecnici (attenzione alle compartimentazioni antincendio) io li considererei come parte del volume riscaldato, senza quindi verificare le pareti verso i locali riscaldati (problemi di acustica a parte).
Concordo su quello che dici anche se è pur vero che le superfici in gioco sono ridicole rispetto all'intero complesso.Terminus ha scritto:Per le pareti di separazione con vani scala e/o vani corsa ascensori, ovviamente non riscaldati, credo che non ci siano dubbi sulle necessarie verifiche.Le pareti (che sono in cemento armato) che delimitano quasti spazi devono verificare la trasmittanza come se fossere verso ambienti non dotati di riscaldamento? ad essere pignoli penso di si; è pur vero che sono ambienti completamenti all'interno dei locali riscadati e chiusi da una copertura che già rispetta la trasmittanza. Che ne pensate?
Cavedi: se non sono aerati dall'esterno, quindi con aria in quiete ed invece sono collegati ai locali riscaldati, mediante i passaggi degli impianti tecnici (attenzione alle compartimentazioni antincendio) io li considererei come parte del volume riscaldato, senza quindi verificare le pareti verso i locali riscaldati (problemi di acustica a parte).
stimp
Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
Con quelle dimensioni non sarai mai in quiete, oltre i 10 cm in pratica la convezione prende il sopravvento. Non e' un caso che la tabella coi valori dell'aria della 10351 si fermi a 10 cm...nicorovoletto ha scritto:ideona...
ma se l'aria all'interno del cavedio è in quite posso considerarla come isolante, quindi l'inserisco nel calcolo delle U della struttura... spero di essermi spiegato

A dire il vero la UNI EN 6946(credo, vado a memoria, cmq ci siamo capiti?) tira anche un po' piu' in la' (30 cm mi pare) ma con valori ridicoli se non ricordo male.
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Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
scusa ma ora ti provoco
ma allora quando consideri il sottotetto come intercapedine d'aria:
http://www.edilclima.it/forum/viewtopic ... 0003#10003
parli di un sottotetto di 30cm?

ma allora quando consideri il sottotetto come intercapedine d'aria:
http://www.edilclima.it/forum/viewtopic ... 0003#10003
parli di un sottotetto di 30cm?
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Per le pareti di separazione con vani scala e/o vani corsa ascensori, ovviamente non riscaldati, credo che non ci siano dubbi sulle necessarie verifiche.
Cavedi: se non sono aerati dall'esterno, quindi con aria in quiete ed invece sono collegati ai locali riscaldati, mediante i passaggi degli impianti tecnici (attenzione alle compartimentazioni antincendio) io li considererei come parte del volume riscaldato, senza quindi verificare le pareti verso i locali riscaldati (problemi di acustica a parte).[/quote]
Sono d'accordo con Terminus, però solitamente isolo più che posso il cavedio tecnico con lana d roccia sia per limitare le dispersioni termiche sia per non compromettere l'isolamento acustico dell'edificio.
Se invece il cavedio è a confine dell'appartamento con il vano scala considero verso vano non riscaldato e quindi almeno una delle due pareti del vano cavedio di confine deve rispettare la trasmittanza.
Non so se mi sono spegata
Cavedi: se non sono aerati dall'esterno, quindi con aria in quiete ed invece sono collegati ai locali riscaldati, mediante i passaggi degli impianti tecnici (attenzione alle compartimentazioni antincendio) io li considererei come parte del volume riscaldato, senza quindi verificare le pareti verso i locali riscaldati (problemi di acustica a parte).[/quote]
Sono d'accordo con Terminus, però solitamente isolo più che posso il cavedio tecnico con lana d roccia sia per limitare le dispersioni termiche sia per non compromettere l'isolamento acustico dell'edificio.
Se invece il cavedio è a confine dell'appartamento con il vano scala considero verso vano non riscaldato e quindi almeno una delle due pareti del vano cavedio di confine deve rispettare la trasmittanza.
Non so se mi sono spegata

KIA
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credo di aver capito.... io invece penzavo di considerare le due pareti + l'intercapedine d'aria.Kia ha scritto:Se invece il cavedio è a confine dell'appartamento con il vano scala considero verso vano non riscaldato e quindi almeno una delle due pareti del vano cavedio di confine deve rispettare la trasmittanza.
Non so se mi sono spegata
esempio:
dall'interno dell'unità verso il vano scala, stratigrafia:
Parete interna + aria intercapedine + parete vano scala = Uparete...
mmmm... lo scritta io e mi fà skifo l'idea
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
Ho capito cosa intendi, ma no, li' mi riferivo al fatto che per il sottotetto mi sento tranquillamente di omettere la verifica imposta per le pareti verso locali NR perche' non lo considero un "locale".nicorovoletto ha scritto:scusa ma ora ti provoco![]()
ma allora quando consideri il sottotetto come intercapedine d'aria:
http://www.edilclima.it/forum/viewtopic ... 0003#10003
parli di un sottotetto di 30cm?
A livello di metodologia di calcolo pero' in quei casi mi comporto come se fosse un locale NR.
Per essere piu' chiaro distinguiamo il metodo di calcolo per determinare la T° del sottotetto (Che e' lo stesso usato per i locali NR), dalla verifica specifica sulla U, che non eseguo perche' non lo considero un "locale".
IN molti casi cerco di appoggiarmi al buonsenso piu' che alla rigida norma, se no non se ne esce piu'...

Re: Isolamento cavedi e vani ascensori
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Ho capito cosa intendi, ma no, li' mi riferivo al fatto che per il sottotetto mi sento tranquillamente di omettere la verifica imposta per le pareti verso locali NR perche' non lo considero un "locale".
A livello di metodologia di calcolo pero' in quei casi mi comporto come se fosse un locale NR.
Per essere piu' chiaro distinguiamo il metodo di calcolo per determinare la T° del sottotetto (Che e' lo stesso usato per i locali NR), dalla verifica specifica sulla U, che non eseguo perche' non lo considero un "locale".
IN molti casi cerco di appoggiarmi al buonsenso piu' che alla rigida norma, se no non se ne esce piu'...
[/quote]
Non credo di aver capito cosa intendi, ma io ritengo corretto isolare il solaio sottotetto considerandolo verso ambiente non riscaldato, anche per una questione di buon senso: il calore va verso l'alto, quindi è bene isolare e tanto l'ultimo solaio.
Semmai ha poco senso rispettare la trasmittanza di 0,8 delle pareti dei locali semiinterrati verso l'esterno o ancor peggio verso terreno, soprattutto quando sono box auto e verso l'esterno hanno praticamente solo le porte. E' come chiudere la porta e lasciare aperta la finestra.
Ho capito cosa intendi, ma no, li' mi riferivo al fatto che per il sottotetto mi sento tranquillamente di omettere la verifica imposta per le pareti verso locali NR perche' non lo considero un "locale".
A livello di metodologia di calcolo pero' in quei casi mi comporto come se fosse un locale NR.
Per essere piu' chiaro distinguiamo il metodo di calcolo per determinare la T° del sottotetto (Che e' lo stesso usato per i locali NR), dalla verifica specifica sulla U, che non eseguo perche' non lo considero un "locale".
IN molti casi cerco di appoggiarmi al buonsenso piu' che alla rigida norma, se no non se ne esce piu'...

Non credo di aver capito cosa intendi, ma io ritengo corretto isolare il solaio sottotetto considerandolo verso ambiente non riscaldato, anche per una questione di buon senso: il calore va verso l'alto, quindi è bene isolare e tanto l'ultimo solaio.
Semmai ha poco senso rispettare la trasmittanza di 0,8 delle pareti dei locali semiinterrati verso l'esterno o ancor peggio verso terreno, soprattutto quando sono box auto e verso l'esterno hanno praticamente solo le porte. E' come chiudere la porta e lasciare aperta la finestra.
KIA
Ma se hai una relazione abbinata ad un pdc per un intero edificio, comprese cantine, garage e quant'altro, come fai a bypassare il comma 7 dell'All'I?tigers ha scritto:Concordo, anche se a volte ci possono essere dei problemi.
Per quanto riguarda i box io non li considero mai come facenti parte dell'"edificio" in senso 311 per cui non li isolo e basta. Se ho locali come lavanderie o simili prescrivo l'isolamento verso altri locali NR interrati.
In questo caso sarebbe chiaro che stai realizzando anche gli ambienti non riscaldati verso cui disperdi.
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- Iscritto il: mar ago 29, 2006 14:54
non ci avevo mai pensato.....
vuoi dirmi che dobbiamo garantire U0.8 anche per le autorimesse, e/o box auto?
se è una casa ... bhè si può fare... ma se è un'autorimessa per un condominio / edificio commerciale io considero l'interrato come esterno.
vuoi dirmi che dobbiamo garantire U0.8 anche per le autorimesse, e/o box auto?
se è una casa ... bhè si può fare... ma se è un'autorimessa per un condominio / edificio commerciale io considero l'interrato come esterno.
Non ho paura della mia ignoranza, anzi, l'affronto ogni giorno!
In effetti per le autorimesse il requisito sarebbe assurdo: vedi obblighi di ventilazione permanente.nicorovoletto ha scritto:non ci avevo mai pensato.....
vuoi dirmi che dobbiamo garantire U0.8 anche per le autorimesse, e/o box auto?
se è una casa ... bhè si può fare... ma se è un'autorimessa per un condominio / edificio commerciale io considero l'interrato come esterno.
Quindi non resta che considerarle come ambiente esterno.
Resta valido però per cantine, vano scale, sottotetti, ecc...
secondo la mia interpretazione, lo 0,8 va applicato a tutti i locali che possono essere fonte di disperdimenti.
Ovvero, se ho una stanza che confina con un garage, considero la parete di confine come esterna e il garage come esterno, ergo non lo isolo.
Se ho un cavedio chiuso pieno di tubi di acqua calda e canali di mandata e ripresa di aria trattata, secondo me questo non può essere considerato fonte di disperdimenti, quindi al massimo si può isolare per ragioni di acustica, ma non per ragioni termiche.
Ugualmente per i vani corsa ascensori, se mettono in comunicazione ambienti riscaldati secondo me non vanno isolati, se invece sono ventilati dall'esterno allora sì. Questo è però un mio punto di vista. Applicando strettamente la normativa, un vano è un'ambiente limitato da pareti e solai rispetto agli altri, quindi nel caso migliore tutti questi vani non dotati di impianto di riscaldamento dovrebbero avere pareti pavimenti e soffitti a 0,8, nel caso peggiore (ventilati) andrebbero considerati esterni con conseguenza di adottare le trasmittanze per pareti esterne.
A livello tecnico non c'è una reale differenza tra le due soluzioni, rimane il fatto che avere un cavedio che tra isolamento e controparete (anche in cartongesso...) si allarga di 20-30 centimetri sta sui maroni a tutti, senza pensare che montare le serrande tagliafuoco su un muro in cls REI120 in modo che abbiano la pala in asse col muro e il servomotore "smanettabile" in presenza di isolamento e controparete non è banale.
Ovvero, se ho una stanza che confina con un garage, considero la parete di confine come esterna e il garage come esterno, ergo non lo isolo.
Se ho un cavedio chiuso pieno di tubi di acqua calda e canali di mandata e ripresa di aria trattata, secondo me questo non può essere considerato fonte di disperdimenti, quindi al massimo si può isolare per ragioni di acustica, ma non per ragioni termiche.
Ugualmente per i vani corsa ascensori, se mettono in comunicazione ambienti riscaldati secondo me non vanno isolati, se invece sono ventilati dall'esterno allora sì. Questo è però un mio punto di vista. Applicando strettamente la normativa, un vano è un'ambiente limitato da pareti e solai rispetto agli altri, quindi nel caso migliore tutti questi vani non dotati di impianto di riscaldamento dovrebbero avere pareti pavimenti e soffitti a 0,8, nel caso peggiore (ventilati) andrebbero considerati esterni con conseguenza di adottare le trasmittanze per pareti esterne.
A livello tecnico non c'è una reale differenza tra le due soluzioni, rimane il fatto che avere un cavedio che tra isolamento e controparete (anche in cartongesso...) si allarga di 20-30 centimetri sta sui maroni a tutti, senza pensare che montare le serrande tagliafuoco su un muro in cls REI120 in modo che abbiano la pala in asse col muro e il servomotore "smanettabile" in presenza di isolamento e controparete non è banale.