Come devo considerare un immobile commerciale che per la zona vendita risulta riscaldato con caldaie e per la zona servizi e magazzino non è riscaldato?
Mi spiego meglio, dovendo fare la certificazione energetica, per la parte non riscaldata, devo considerarla come tale e quindi escluderla dai conteggi di volume e superficie, oppure per quella devo ipotizzare un impianto alimentato ad energia elettrica come previsto dalle linee guida?
Immobile parzialmente non riscaldato
Moderatore: Edilclima
-
- Messaggi: 247
- Iscritto il: gio dic 20, 2012 16:48
Re: Immobile parzialmente non riscaldato
In un caso simile ho fatto due ACE, uno per la zona riscaldata ed uno per la zona non riscaldata.
-
- Messaggi: 247
- Iscritto il: gio dic 20, 2012 16:48
Re: Immobile parzialmente non riscaldato
ma l'immobile è unico...a livello catastale intendo
Re: Immobile parzialmente non riscaldato
Per precisione ti comunico che io vivo in Toscana e non ci sono linee guida regionali particolari.
Io faccio così:
Se la zona non riscaldata è una porzione limitata del fabbricato (vano scale, ripostiglio, ecc..) la trascuro e considero l'intero edificio riscaldato.
Se la zona non riscaldata è significativa rispetto alla zona riscaldata (magazzino di un fabbricato industriale) allora faccio due ACE.
Nel secondo caso hai due ACE per un'unica unità immobiliare, ma in presenza di zone con differente destinazione d'uso e differente prestazione energetica mi sembra corretto. Comunque mi piacerebbe sapere se ci sono altre soluzioni.
Io faccio così:
Se la zona non riscaldata è una porzione limitata del fabbricato (vano scale, ripostiglio, ecc..) la trascuro e considero l'intero edificio riscaldato.
Se la zona non riscaldata è significativa rispetto alla zona riscaldata (magazzino di un fabbricato industriale) allora faccio due ACE.
Nel secondo caso hai due ACE per un'unica unità immobiliare, ma in presenza di zone con differente destinazione d'uso e differente prestazione energetica mi sembra corretto. Comunque mi piacerebbe sapere se ci sono altre soluzioni.
Ultima modifica di ponca il gio apr 18, 2013 14:46, modificato 1 volta in totale.
Re: Immobile parzialmente non riscaldato
salve, anche io mi sto imbattendo in un problema simile
nel mio caso ho un unità con varie stanze destinate ad uffici riscaldate, e corridoio e ripostiglio non scaldati
sarebbe corretto approssimare queste due ultime stanze come scaldatate e considero il tutto come una sola zona termica?
nel mio caso ho un unità con varie stanze destinate ad uffici riscaldate, e corridoio e ripostiglio non scaldati
sarebbe corretto approssimare queste due ultime stanze come scaldatate e considero il tutto come una sola zona termica?
Re: Immobile parzialmente non riscaldato
secondo me certamente si.
Re: Immobile parzialmente non riscaldato
Salve
Io mi sto imbattendo in un caso praticamente simile ad "Alessandro dg" ma sono indeciso sulla soluzione da usare.
Da una parte c'è quella di "ponca" che sarebbe la più logica, dall'altra c'è quella che mi sembra traspare dall'allegato A dell'art. 3 del d.m. 26/06/2009 che riporto testualmente.
"Nel caso di edifici esistenti nei quali coesistono porzioni di immobile adibite ad usi diversi
(residenziale ed altri usi) qualora non fosse tecnicamente possibile trattare separatamente le
diverse zone termiche, l’edificio è valutato e classificato in base alla destinazione d’uso
prevalente in termini di volume riscaldato."
che quindi indica di fare un unico certificato.
C'è qualcuno che mi sa dare una risposta più tecnica e dettagliata
anche perché difronte ad un atto di compravendita, come giustifico al notaio la presenza di due certificazione energetiche ricadenti su una stessa particella?
p.s.: sono in Abruzzo
grazie
Io mi sto imbattendo in un caso praticamente simile ad "Alessandro dg" ma sono indeciso sulla soluzione da usare.
Da una parte c'è quella di "ponca" che sarebbe la più logica, dall'altra c'è quella che mi sembra traspare dall'allegato A dell'art. 3 del d.m. 26/06/2009 che riporto testualmente.
"Nel caso di edifici esistenti nei quali coesistono porzioni di immobile adibite ad usi diversi
(residenziale ed altri usi) qualora non fosse tecnicamente possibile trattare separatamente le
diverse zone termiche, l’edificio è valutato e classificato in base alla destinazione d’uso
prevalente in termini di volume riscaldato."
che quindi indica di fare un unico certificato.
C'è qualcuno che mi sa dare una risposta più tecnica e dettagliata
anche perché difronte ad un atto di compravendita, come giustifico al notaio la presenza di due certificazione energetiche ricadenti su una stessa particella?
p.s.: sono in Abruzzo
grazie