Salve a tutti.
Gradirei conoscere il vs. parere sui seguenti punti:
1) Premessa
-La UNI 7129//01 (punto 3.3.1.7), nel caso di contatore situato all'esterno dell'abitazione, richiede sia inserito un ulteriore rubinetto (oltre quello dell'apparecchio) immediatamente all'interno dell'alloggio.
Considerazione:
-La richiesta del "secondo rubinetto" da posizionare immediatamente all'interno dell'alloggio sta ad indicare che UNI 7129 ,ai fini di questo punto, ipotizza che gli apparecchi utilizzatori siano posizionati esclusivamente in ambienti interni dell'alloggio stesso, ad esempio cucine, tavernette, ecc. (non è pensabile infatti che si richieda di posizionare un rubinetto "all'interno" per poi collegare apparecchi posti all'esterno dell'alloggio)
2) Premessa
-Chiarimenti successivi del CIG hanno poi consentito di posizionare questo "secondo rubinetto" anche all'esterno dell'alloggio, ad esempio sul balcone/terrazzo facente parte dell'alloggio stesso
Considerazione:
-Il balcone/terrazzo, pur facente parte dell'alloggio, viene confermato anche nei chiarimenti CIG come entità esterna all'alloggio
Sulla base dei punti precedenti (ove si condividano) derivo la seguente conclusione:
-Un eventuale utilizzatore installato nel balcone/terrazzo, quindi all'esterno dell'alloggio, non necessita di un "secondo rubinetto" in quanto la tubazione gas non entra fisicamente all'interno dell'alloggio. Il "secondo rubinetto" viene infatti richiesto dalla norma solo per apparecchi utilizzatori posti "all'interno dell'alloggio", ove evidentemente è possibile installare tale rubinetto sulla tubazione immediatamente all'interno dell'alloggio stesso, e, qualora questo non fosse possibile per la presenza di ostacoli vari, nel balcone/terrazzo di pertinenza.
Il caso pratico
Ho fatto installare nel terrazzo posto al primo piano di un alloggio disposto su due piani, quindi all'esterno, una caldaietta murale, dotata del solo rubinetto di intercettazione dell'apparecchio. Il percorso della tubazione gas, dopo il tratto interrato al contatore posto in batteria sulla recinzione, avviene in vista sulla facciata del fabbricato, composto da tre unità immobiliari, fino in prossimità dell'alloggio in questione, per poi, attraverso la soletta entrare nel terrazzo di pertinenza per circa 0,8 m. (unico breve tratto utile per l'eventuale inserimento di un secondo rubinetto) prima di allacciare la caldaia nel modo sopra descritto.
A monte di tutto ciò, al piano terra della stessa abitazione, dopo la fuoriuscita della tubazione principale dal terreno, una apposita diramazione allaccia un apparecchio di cottura posto in locale cucina.
In questo caso, oltre al rubinetto di intercettazione dell'apparecchio, è stato correttamente posto un "secondo rubinetto" sulla diramazione immediatamente all'interno dell' alloggio come da norma.
Domanda
Alla luce della normativa vigente, sono da ritenersi fondate eventuali contestazioni per non aver previsto un "secondo rubinetto" (ritenuto in tal caso obbligatorio) per la caldaia sul balcone o, alla luce di quanto precedentemente esposto, trattasi comunque di installazione a norma?
Grazie fin da ora per l'aiuto.
UNI 7129 - quanti rubinetti?
Moderatore: Edilclima
Re: UNI 7129 - quanti rubinetti?
1)Il Cig ha in più occasioni spiegato come il rubinetto principale d'intercettazione debba essere "interno" per evitare manomissioni da parte di terzi. Il balcone di proprietà in un appartamento facente parte di condominio è da considerarsi da questo punto di vista "interno" così come ad esempio il terrazzo di un'abitazione monofamiliare.Danche ha scritto:Salve a tutti.
Gradirei conoscere il vs. parere sui seguenti punti:
1) Premessa
-La UNI 7129//01 (punto 3.3.1.7), nel caso di contatore situato all'esterno dell'abitazione, richiede sia inserito un ulteriore rubinetto (oltre quello dell'apparecchio) immediatamente all'interno dell'alloggio.
Considerazione:
-La richiesta del "secondo rubinetto" da posizionare immediatamente all'interno dell'alloggio sta ad indicare che UNI 7129 ,ai fini di questo punto, ipotizza che gli apparecchi utilizzatori siano posizionati esclusivamente in ambienti interni dell'alloggio stesso, ad esempio cucine, tavernette, ecc. (non è pensabile infatti che si richieda di posizionare un rubinetto "all'interno" per poi collegare apparecchi posti all'esterno dell'alloggio)
2) Premessa
-Chiarimenti successivi del CIG hanno poi consentito di posizionare questo "secondo rubinetto" anche all'esterno dell'alloggio, ad esempio sul balcone/terrazzo facente parte dell'alloggio stesso
Considerazione:
-Il balcone/terrazzo, pur facente parte dell'alloggio, viene confermato anche nei chiarimenti CIG come entità esterna all'alloggio
Sulla base dei punti precedenti (ove si condividano) derivo la seguente conclusione:
-Un eventuale utilizzatore installato nel balcone/terrazzo, quindi all'esterno dell'alloggio, non necessita di un "secondo rubinetto" in quanto la tubazione gas non entra fisicamente all'interno dell'alloggio. Il "secondo rubinetto" viene infatti richiesto dalla norma solo per apparecchi utilizzatori posti "all'interno dell'alloggio", ove evidentemente è possibile installare tale rubinetto sulla tubazione immediatamente all'interno dell'alloggio stesso, e, qualora questo non fosse possibile per la presenza di ostacoli vari, nel balcone/terrazzo di pertinenza.
Il caso pratico
Ho fatto installare nel terrazzo posto al primo piano di un alloggio disposto su due piani, quindi all'esterno, una caldaietta murale, dotata del solo rubinetto di intercettazione dell'apparecchio. Il percorso della tubazione gas, dopo il tratto interrato al contatore posto in batteria sulla recinzione, avviene in vista sulla facciata del fabbricato, composto da tre unità immobiliari, fino in prossimità dell'alloggio in questione, per poi, attraverso la soletta entrare nel terrazzo di pertinenza per circa 0,8 m. (unico breve tratto utile per l'eventuale inserimento di un secondo rubinetto) prima di allacciare la caldaia nel modo sopra descritto.
A monte di tutto ciò, al piano terra della stessa abitazione, dopo la fuoriuscita della tubazione principale dal terreno, una apposita diramazione allaccia un apparecchio di cottura posto in locale cucina.
In questo caso, oltre al rubinetto di intercettazione dell'apparecchio, è stato correttamente posto un "secondo rubinetto" sulla diramazione immediatamente all'interno dell' alloggio come da norma.
Domanda
Alla luce della normativa vigente, sono da ritenersi fondate eventuali contestazioni per non aver previsto un "secondo rubinetto" (ritenuto in tal caso obbligatorio) per la caldaia sul balcone o, alla luce di quanto precedentemente esposto, trattasi comunque di installazione a norma?
Grazie fin da ora per l'aiuto.
2) Deve essere presente una intercettazione generale per evidenti motivazioni di sicurezza immediatamente all'interno dell'abitazione.
Capirai come nel tuo caso, seguendo la logica dei due punti precedenti, sia necessario porre un rubinetto generale sul balcone e quindi scendere alla cucina. Sia la caldaia che la cucina debbono poi essere intercettabili singolarmente nei pressi dell'apparecchio (in modo da consentire l'intervento su una utenza senza pregiudicare la possibilità di funzionamento delle altre).
JACK