COMANDO EMERGENZA ELETTRICO - CASI ANOMALI

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mmaarrccoo
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COMANDO EMERGENZA ELETTRICO - CASI ANOMALI

Messaggio da mmaarrccoo »

Come noto nelle attività soggette prevediamo il comando emergenza per disalimentare gli impianti elettrici (ad esempio di una centrale termica, un'autorimessa, una scuola, ecc.). Tuttavia ci sono dei casi in cui francamente non mi è chiaro, ad esempio:
1. condominio (gli impianti, soprattutto sull'esistente, sono non centralizzati... Mai visto un comando che tolga tensione negli appartamenti)
2. apparecchi "sparpagliati" di cui al DM impianti produzione calore (ad esempio aerotermi o generatori aria calda o termostrisce dislocati in giro per i locali riscaldati) che non costituiscono una vera e propria centrale termica
3. attività sottosoglia che però hanno una norma verticale da rispettare

Che ne pensate?
Terminus
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Re: COMANDO EMERGENZA ELETTRICO - CASI ANOMALI

Messaggio da Terminus »

Tutto si può fare. Se la vdr lo esige, si sgancia tutto.
Negli edifici residenziali, garage a parte, in effetti io non ho mai visto nè previsto sganci generali comprendenti gli impianti privati.
Oggi Il COPI e la RTV14 potrebbero richiederlo (S9 in Livello III o IV): comunque occorre garantire la gestibilità degli impianti elettrici in condizioni di emergenza, pertanto il locale contatori con il sezionamento delle montanti dovrà essere adeguatamente protetto e raggiungibile: volendo si potranno sganciare i vari nmontanti uno per uno o con un comando di sgancio generale posto in loco.
Per i generatori di calore distribuiti, basta alimentarli da un'unica linea generale opportunamente interrompibile. Ma comunque essendo in edifici artigianali/industriali che solitamente hanno già degli sganci generali, il problema non si pone.
Per le sottosoglia dove la RT specifica lo prevede, nulla quaestio. Dove non lo prevede si va di buon senso.
mmaarrccoo
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Re: COMANDO EMERGENZA ELETTRICO - CASI ANOMALI

Messaggio da mmaarrccoo »

Terminus ha scritto: sab ott 07, 2023 16:03 pertanto il locale contatori con il sezionamento delle montanti dovrà essere adeguatamente protetto e raggiungibile: volendo si potranno sganciare i vari nmontanti uno per uno o con un comando di sgancio generale posto in loco.
Per i generatori di calore distribuiti, basta alimentarli da un'unica linea generale opportunamente interrompibile. Ma comunque essendo in edifici artigianali/industriali che solitamente hanno già degli sganci generali, il problema non si pone.
negli edifici civili esistenti non è detto che che ci sia un locale contatori, in alcuni casi sono ancora nei singoli alloggi. Di conseguenza gli impianti non sono sezionabili. E ripeto, non mi sembra che nessuno dica mai niente al riguardo. E anche se i contatori fossero centralizzati viene meno il requisito dell'azionamento dall'esterno dell'edificio. Dico ancora di più, anche negli edifici nuovi, alti, siamo sicuri che ci sia il comando che disalimenti gli impianti dell'alloggio? Se c'è l'autorimessa forse, se non c'è non mi pare.

Per i generatori di calore non è detto, se ho solo quell'attività soggetta (piccoli edifici artigianali) spesso il comando di emergenza non c'è, è proprio per questo che evidenziavo la problematica.

Più che altro le mie riflessioni mi portavano a chiedere cosa fate voi in casi come quelli indicati. L'andazzo generale mi sembra sia di non avere comandi emergenza.
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weareblind
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Re: COMANDO EMERGENZA ELETTRICO - CASI ANOMALI

Messaggio da weareblind »

Non seguo condomini. In attività produttiva qualsiasi, se soggetta, lo sgancio c'è nel 100% dei casi.
Se è soggetta solo la CT, io quella progetto. Con sgancio.
L'azienda ha un RSPP, sarà lui con valutazioni interne.
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