Bollitori per ACS
Moderatore: Edilclima
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Bollitori per ACS
Buongiorno, ho la necessità di collegare bue bollitori per aumentare il volume di acqua calda sanitaria.
Il primo bollitore è di 300 litri ed il suo scambiatore è collegato ad una caldaia.
il secondo bollitore è di 500 litri ed il suo scambiatore è collegato ad un altra caldaia.
Volendo ottenere 800 litri di acqua calda sanitaria , dovrei collegare l'uscita dell'ACS dei due bollitori in serie o in parallelo?
Mi date qualche consiglio , grazie
Il primo bollitore è di 300 litri ed il suo scambiatore è collegato ad una caldaia.
il secondo bollitore è di 500 litri ed il suo scambiatore è collegato ad un altra caldaia.
Volendo ottenere 800 litri di acqua calda sanitaria , dovrei collegare l'uscita dell'ACS dei due bollitori in serie o in parallelo?
Mi date qualche consiglio , grazie
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Re: Bollitori per ACS
In parallelo se ti serve grande portata, in serie se ti serve grande capacità.
Ma il controllo della temperatura dell'acqua come lo fai? Come sequenzi le caldaie?
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
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Re: Bollitori per ACS
grazie , perchè sarebbe meglio il parallelo , mi puoi dare una spiegazione tecnica ? mi potresti far capire meglio il perchè il parallelo è meglio del collegamento in serie? grazie
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Re: Bollitori per ACS
Perché secondo me se li colleghi in serie uno dei due lavorerà sempre di meno. La capacità di scambio del secondo scambiatore della serie sarà minore e caricherai più del dovuto uno dei due sistemi. Ad ogni modo cosa vuoi ottenere? La domanda è troppo generica.
Tom Bishop
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Re: Bollitori per ACS
Grazie , per la risposta.
Il mio intento è ottenere più litri di acqua calda , per adesso nell'impianto vi è solo un bollitore da 300 lt , insufficiente per le nuove esigenze , ma il cliente ha a disposizione un altro bollitore da 500 lt , quindi vorremo inserirlo per ottenere 800 litri di ACS . grazie
Il mio intento è ottenere più litri di acqua calda , per adesso nell'impianto vi è solo un bollitore da 300 lt , insufficiente per le nuove esigenze , ma il cliente ha a disposizione un altro bollitore da 500 lt , quindi vorremo inserirlo per ottenere 800 litri di ACS . grazie
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Re: Bollitori per ACS
Mi ripeto. Meglio il parallelo. È più semplice lo schema, fai un collegamento Tichelmann per bilanciare (lato secondario) e sei a posto. Se li metti in serie aumenti la capacità, ma alla fine sfrutti solo uno scambiatore e la portata rimane la stessa. Almeno questo è il mio punto di vista.
Tom Bishop
Re: Bollitori per ACS
In serie, senza dubbio.
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Re: Bollitori per ACS
Perchè in serie ? e non in parallelo , sapresti darmi una motivazione tecnica , grazie
Re: Bollitori per ACS
Perché funziona e, se fai una regolazione intelligente ("stratificazione"), consuma meno.
Re: Bollitori per ACS
Comunque, perché non provi? Bastano tre valvole in più per passare da una all'altra soluzione.
Re: Bollitori per ACS
Buongiorno a tutti.
Mi è capitato in qualche occasione di trovarmi in questa situazione. Se il parallelo con tichelmann e' quello che in ogni caso andrei a fare, il dubbio che ho sempre avuto è: le perdite di carico del "corpo"dei bollitori sono le stesse? Cioè: per il bollitore da 500 e quello da 300, hanno il medesimo diametro per i manicotti di allacciamento, l'altezza dei bollitori è la medesima, il tempo in cui l'acqua dall'ingresso freddo sposta la calda verso l'uscita, le altezze dei "depositi" caldo e freddo nei bollitori sono le stesse? I miei dubbi non riguardano i primi minuti di erogazione dell'acqua calda, ma quelli successivi: dopo aver prelevato 300+300 litri di acqua calda, nel bollitore da 300 non c'è più la temperatura adeguata e lo scambiatore non può fornire istantaneamente acqua alla temperatura desiderata. Quindi? Ho inserito delle valvole motorizzate all'ingresso dell'acqua fredda al bollitore più piccolo (corsa rapida, pochi secondi), normalmente aperte, comandate in chiusura da un termostato, con sonda posizionata in "zona significativa" e con pozzetto sufficientemente lungo per arrivare nelle vicinanze dell'uscita calda dal bollitore. La logica è quella di intervenire quando, nel bollitore a capacità minore, l'acqua in uscita non ha più la temperatura desiderata. Il risultato atteso è evitare la miscelazione tra acqua ancora calda dal bollitore a capacità maggiore e quella "non calda" dall'altro. Con questo sistema credo anche di proteggermi dai transitori dovuti ai differenti tempi di riscaldamento dei bollitori per le differenze dimensionali degli scambiatori. Un'altra questione è regolare correttamente la portata agli scambiatori dei bollitori, secondo me fattibile solo con una valvola di taratura per ogni scambiatore. Ho provato ad immaginare l'utilizzo in serie , ma come già detto da Tom Bishop, lavorerebbe meglio lo scambiatore con maggiore differenziale di temperatura tra acqua fredda nel bollitore e lo scambiatore. Che ne pensate?
Mi è capitato in qualche occasione di trovarmi in questa situazione. Se il parallelo con tichelmann e' quello che in ogni caso andrei a fare, il dubbio che ho sempre avuto è: le perdite di carico del "corpo"dei bollitori sono le stesse? Cioè: per il bollitore da 500 e quello da 300, hanno il medesimo diametro per i manicotti di allacciamento, l'altezza dei bollitori è la medesima, il tempo in cui l'acqua dall'ingresso freddo sposta la calda verso l'uscita, le altezze dei "depositi" caldo e freddo nei bollitori sono le stesse? I miei dubbi non riguardano i primi minuti di erogazione dell'acqua calda, ma quelli successivi: dopo aver prelevato 300+300 litri di acqua calda, nel bollitore da 300 non c'è più la temperatura adeguata e lo scambiatore non può fornire istantaneamente acqua alla temperatura desiderata. Quindi? Ho inserito delle valvole motorizzate all'ingresso dell'acqua fredda al bollitore più piccolo (corsa rapida, pochi secondi), normalmente aperte, comandate in chiusura da un termostato, con sonda posizionata in "zona significativa" e con pozzetto sufficientemente lungo per arrivare nelle vicinanze dell'uscita calda dal bollitore. La logica è quella di intervenire quando, nel bollitore a capacità minore, l'acqua in uscita non ha più la temperatura desiderata. Il risultato atteso è evitare la miscelazione tra acqua ancora calda dal bollitore a capacità maggiore e quella "non calda" dall'altro. Con questo sistema credo anche di proteggermi dai transitori dovuti ai differenti tempi di riscaldamento dei bollitori per le differenze dimensionali degli scambiatori. Un'altra questione è regolare correttamente la portata agli scambiatori dei bollitori, secondo me fattibile solo con una valvola di taratura per ogni scambiatore. Ho provato ad immaginare l'utilizzo in serie , ma come già detto da Tom Bishop, lavorerebbe meglio lo scambiatore con maggiore differenziale di temperatura tra acqua fredda nel bollitore e lo scambiatore. Che ne pensate?
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Re: Bollitori per ACS
Penso che se ti serve grande capacità, devi collegarli in serie. Come già scritto sopra.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”