CHIARIMENTI CONTABILIZZAZIONE DIRETTA

Normativa nazionale, contabilizzazione dei consumi, ripartizione delle spese

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Alexandros82
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Iscritto il: ven nov 14, 2008 12:26

CHIARIMENTI CONTABILIZZAZIONE DIRETTA

Messaggio da Alexandros82 »

Buongiorno, questi dubbi sono sorti nella mia mente a seguito dei ragionamenti sui vari scenari possibili per effetto dell'adeguamento in un condominio all'obbligo di contabilizzazione del calore. La distribuzione è di tipo a zone quindi è possibile fare una contabilizzazione diretta. Bisogna allargare la nicchia per inserire le nuove strumentazioni. Leggendo l'art. 9 comma 5 let. d del 102/2014 non nomina l'obbligo di termoregolazione.
Quindi mi chiedevo:
1) per far risparmiare i condomini, installando solamente i contacalorie diretti senza valvola di zona e cronotermostato a parete sono in regola con la legge? In questo caso non avrebbero un granchè di controllo nei consumi, tranne quando vanno via nei weekend o per periodi + lunghi e chiudono la valvola di inercettazione del collettore. In questo caso è possibile derogare ai limiti di ore di funzionamento dell'impianto imposti per legge?
2) se oltre al contacalorie vogliono anche le valvole di zona, si vengono a creare gli stessi problemi che con l'installazione delle valvole termostatiche (impianto da portata fissa a portata variabile) rendendo necessario l'installazione di una elettropompa di circolazione a giri variabili (studio del bilanciamento dell'impianto)?
3) cosa pensate del contacalorie in centrale termica? E' una spesa utile/necessaria o è sufficiente calcolare il valore di energia termica utile dal calcolo del rendimento della caldaia?
Poi c'è da verificare il discorso del fabbisogno di energia per metro quandro > del 50% e dire ai condomini se vogliono derogare la uni 10200 scegliendo il 70/30 oppure procedendo con il calcolo dei millesimi di fabbisogno secondo la UNI.
La situazione è un pò ingarbugliata e vorrei dare dei consigli tecnici giusti e delle previsioni corrette ai condomini, anche se a volte a dare troppe informazioni si crea più confusione. Quali potrebbero essere gli scenari di spesa futura possibili?
Nel caso 1 probabilmente gli abitanti dei primi piani pagheranno un pò più di prima a parità di millesimi di proprietà solo perchè gli arriva più calore essendo più vicini alla caldaia, mentre quelli al piano superiore ne pagheranno di meno ma non è detto perchè se l'impianto è bilanciato bene ecc ecc.
Forse è troppo voler fare delle previsioni...
Si dovrebbero fare due conti, applicando la ripartizione con la Uni 10200 e poi con il 70/30 vedere cosa succede e poi consigliare ai condomini?à sempre
Ma poi in base alla vostra esperienza con i calcoli fatti con la UNi 10200, se i condomini scelgono il 70/30 non si arriva più o meno ai calcoli fatti con la uni? Certo se scelgono di suddividere il 90% al consumo e il 10% qualcuno potrebbe vedere la propria bolletta stravolta.
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